
FOTOGRAFARE AD UN CONCERTO: IL MURO DEL CANTO AL KALINKA DI CARPI
Fotografare ti distrae da ciò che stai vivendo?
È una credenza comune: fotografare ti distrae da quello che stai vivendo. Uno studio recente potrebbe dimostrare il contrario
“Ma come fai a goderti un concerto se non fai altro che fotografare?”
Dopo “Quanti anni hai?” e “Cosa significano i tuoi tatuaggi?”, quella iniziale è certamente la domanda che mi viene rivolta più spesso e, a differenza delle altre due, è anche l’unica cui non sono ancora riuscita a dare una risposta vera e propria.
Fotografo concerti per passione, quindi la domanda è certamente lecita. Il problema è che quando non lavoro ho SEMPRE la macchina fotografica con me nella borsa, anche se la rende scomoda e pesante; i miei amici sanno che quando usciamo, c’è anche la 6D con me (mi deridono? Alla grande), anche se a volte non la uso.
“Come fai a goderti quello che fai se pensi a fotografarlo?”
Oggi mi sono imbattuta in un articolo di PetaPixel in cui si parla di un esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sul “Journal of Personality and Social Psychology” meno di 10 giorni fa, il 6 giugno.
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