
SCOPRIAMO INSIEME LUMINAR PER MAC
Alla scoperta del pianeta Luminar
Ti guiderò nei primi passi sulla superficie di Luminar, il nuovo editor per le immagini dedicato agli utenti Apple, che sfida Lightroom Photoshop e Capture One.
Luminar è un software per l’editing delle tue fotografie prodotto da MacPhun, azienda che già ha “sul campo” plug-in e software per Mac come Intensify e Aurora HDR. MacPhun inoltre ha ricevuto da Apple il riconoscimento come “Best of the Year” per le proprie applicazioni per ben 5 anni consecutivi, dal 2012 ad oggi.
Luminar si presenta come una total-workflow app, cioè copre tutte le fasi del lavoro, dallo sviluppo del RAW al ritocco più complesso.
Con questi presupposti e una presentazione in pompa magna, devo dire che Luminar mi ha incuriosito parecchio 🙂

Mi ha anche un po’ insospettito, perché troppe volte ho sentito parlare del “nuovo Photoshop” o del “nuovo software professionale più potente sul mercato“, per poi trovarmi davanti a software con un evidente complesso di inferiorità che tentavano (al massimo) di essere al livello di Photoshop, senza proporre un vero punto di vista differente.
Mi spiego, ho provato Affinity Photo e tanti altri software che, negli anni, si sono proposti come “valida alternativa” o come appunto “the new Photoshop“. Spesso (per ora, sempre) questi software vengono pubblicizzati con iperboli e assoluti che sicuramente incuriosiscono, ma al acconto dei fatti i risultati sono sempre stati deludenti.
Perché?
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PERCHé I FOTOGRAFI NON CONSEGNANO I FILE RAW AI CLIENTI?
Perché i fotografi non consegnano i RAW: una guida per i tuoi clienti
È un’idea che mi frulla in testa da un po’ di tempo: sempre più spesso, durante i nostri workshop di fotografia e post-produzione o nelle “chiacchierate” con le Balene dell’Accademia, uno dei temi su cui ci confrontiamo maggiormente non riguarda tanto questa o quella tecnica, la scelta di un obiettivo piuttosto che un altro, ma la GESTIONE DEI RAPPORTI CON IL CLIENTE.
Si tratta di un tasto dolente tanto per il professionista che ha appena avviato la propria attività, quanto del fotografo con esperienza decennale.
Perché?
Perché i tempi cambiano ed evolve anche la clientela: se una volta una persona poteva portare un rullino a sviluppare e ritirare le stampe senza colpo ferire, dal momento che ogni processo veniva demandato al fotografo, adesso ci si trova davanti ad un cliente più consapevole che chiede consigli su corpi macchina più performanti, che si diletta con una post-produzione base, che… chiede i file RAW del servizio che hai realizzato per il suo matrimonio.
COSA?!
Respiri e conti mentalmente: 1, 2, 3, 4, 5… 10.000…
Mentre cominci a sentire nella tua testa “O Fortuna” di Carl Orff e conti fino ad un numero improponibile, il cliente sta ancora aspettando che tu gli dica “sì”.
Solitamente, la risposta è “no”.
Ma ecco che appena il cliente si rassegna, sentendosi anche un po’ maltrattato per il rifiuto, ne arriva un altro che chiede la stessa cosa.
Ti è capitato?
A me puoi dirlo, non lo saprà nessuno (più o meno :D): ti sei sentito un po’ maltrattato anche tu, vero? Magari incompreso, perché sappiamo tutti perfettamente che il file RAW è grezzo, che è incompleto, che la foto finita ha bisogno di cure, di riduzione del disturbo e di tutti quei procedimenti che rendono una foto la TUA foto: trattamento colore, contrasto del dettaglio, effetti particolari.
Tutti lo sanno, dicevo… ma tutti chi?
Sei sicuro che il tuo cliente, abituato a sentir parlare solo di megapixel, di zoom ottici, di “filtri integrati”, nelle pubblicità o nei centri commerciali, sappia DAVVERO cos’è un RAW? 🙂
La frustrazione de “il tizio X mi ha chiesto anche la consegna dei RAW, ma secondo te…”, è come un cane che si morde la coda: tu ti senti un po’ offeso, il cliente non capisce perché rifiuti la richiesta, e ognuno resta a rimuginare.
Come fare?
Semplice: credo che il modo migliore per evitare domande come questa sia FARE INFORMAZIONE.
In FotografiaProfessionale facciamo formazione a fotografi e ritoccatori, ma sempre di più mi sono resa conto che in generale si dovrebbe pensare anche al cliente che a loro si rivolge, perché se è vero che il digitale ha reso la fotografia più famigliare, allo stesso tempo è necessario che ci sia la giusta confidenza e che certi argomenti vengano trattati in modo più approfondito. Insomma: a ognuno il suo!
Di seguito troverai 10 punti sul “Perché i fotografi non consegnano i RAW”, utili sia per te (perché possono darti uno spunto per una risposta articolata), ma soprattutto utili per i tuoi clienti, perché capiscano che rifiuti non perché vuoi tenere le foto per te, ma perché vuoi consegnare il miglior lavoro possibile.
Si tratta delle motivazioni che la fotografa Jessica Kobeissi ha condiviso in un video di qualche minuto, che ho pensato di tradurre per chi non mastica di inglese tanto quanto di fotografia 😉
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1. I file RAW non sono il prodotto finale
Come dice Simone Conti, è come andare in un ristorante e pretendere che il cuoco ti dia gli ingredienti e non il piatto finito 😉
2. I potenziali clienti vedono le foto finite nel tuo portfolio, non i RAW
Il tuo stile è il connubio perfetto fra come scatti le foto e come le post-produci
3. I RAW hanno bisogno di sviluppo e procedimenti specifici
“Non lo sai ancora, ma tu NON vuoi fare sviluppo e post. Potresti iniziare a piangere“
4. Potrebbero esserci editing e post senza il tuo consenso
È come dare a qualcuno la bozza di un tuo manoscritto e poi vedere il libro pubblicato con correzioni ed aggiunte fatte da terzi
5. A volte, la post è davvero necessaria
Correzione dei difetti e rimozione degli elementi indesiderati sono fra gli elementi che rendono le foto il risultato del lavoro di un professionista, e non il frutto del caso. La cura è sia durante lo scatto, che dopo 🙂
6. Molti clienti non sono contenti delle foto non postprodotte
“Se la post è fatta bene, sembra così naturale che non pensi che ci sia… ma c’è, fidati” 😉
7. Qualità più che quantità
“Preferisci avere 150 foto bellissime, sviluppate e postprodotte con attenzione al dettaglio, o preferisci avere 2.000 foto non ritoccate, grezze, come se le avesse scattate tuo cugino?“
8. Non ce l’ho con te. Parliamone
“Non sto dicendo che non ti darò i file RAW perché non voglio che tu sia felice“
9. Non voglio che venga giudicato il mio lavoro non finito
“Voglio assicurarmi che qualunque cosa vedano le persone, rappresenti il mio lavoro completo”
10. Perdita di potenziali clienti
La fotografia è un flusso che va dallo scatto alla post, e solo la foto “finita” lo rappresenta pienamente
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Posto che ci sono punti che non ritengo necessari condividere (ad esempio l’ultimo, non è un problema del tuo attuale cliente se rischi di perderne altri, è un TUO problema), sicuramente informare la persona che hai davanti, piuttosto che pretendere che immagini o capisca da sola argomenti che conosci perché fanno parte del tuo lavoro, è un buon modo per ritrovarsi a metà strada:
tu sarai tranquillo perché non dovrai “giustificarti”, il tuo cliente capirà che non può avere i file RAW perché si tratta di materiale incompleto e che ci tieni a dare il massimo consegnando fotografie scattate bene e postprodotte in modo professionale.
Ti è mai capitato di sentirti chiedere i RAW? Com’è andata a finire?
Ci sono altri motivi che, magari, hai utilizzato tu stesso e che non hai trovato nell’elenco?
Scrivilo in un commento, la tua esperienza potrebbe essere d’aiuto anche ad altri (o potrebbe essere d’aiuto a te per sentirti meno solo in questo mondo di persone che fanno domande che non vorresti sentire… 😉 )
Gloria
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PROFILO DI CALIBRAZIONE, CHI ERA COSTUI?
Lightroom: un piccolo profilo segreto per iniziare al meglio lo sviluppo
Ciao, oggi voglio darti un consiglio semplice, veloce ma davvero molto utile per migliorare la qualità del tuo sviluppo fin da subito.
Da quando esiste la fotografia digitale abbiamo tutti un rapporto con la tecnologia molto più stretto e simbiotico: forse perché un po’ tutto il mondo è cambiato e la tecnologia è entrata in ogni singolo ambito. La tendenza di molti, io per primo, è quella di dare per scontato che il prodotto che ci viene fornito sia già impostato nel modo migliore possibile.
Non discutiamo i settaggi della macchina fotografica perché, almeno all’inizio, diamo per scontato che sia già impostata nel modo giusto; come non resettiamo i canali del digitale terrestre “fino a quando si vedono” 😉
Insomma, un po’ per pigrizia e un po’ per paura di sbagliare, lasciamo tutto com’è, salvo poi lamentarci del risultato…
Riportato alla PostProduzione, questo è il motivo per il quale, di solito, nessuno controlla le Opzioni degli strumenti di Photoshop prima di usarli, con risultati spesso deludenti e con conseguente spreco di tempo per capire “cosa è successo???”
Ecco, il piccolo (grande) segreto che voglio svelarti oggi riguarda proprio la Post, in particolare lo sviluppo e una singola, piccola regolazione che può cambiare DRASTICAMENTE il risultato del tuo lavoro e la qualità della tua immagine.
Partiamo da un piccolo assunto, fondamentale per capire ciò che succede e perché succede.
Come al solito cercherò di privilegiare la chiarezza al linguaggio tecnico, qualche ingegnere si scandalizzerà, ma l’importante è che tutti capiamo al meglio la sostanza 😉
Il RAW è un file “grezzo” che contiene tutti i dati raccolti dal tuo sensore e che viene elaborato dallo sviluppatore RAW durante l’acquisizione per restituirti la migliore qualità possibile dell’immagine. I dati che il software “riceve”, vengono interpretati da un Algoritmo di Demosaicizzazione ed influenzati da un Profilo di Calibrazione Fotocamera che dovrebbe darne la miglior traduzione possibile, tenendo conto delle caratteristiche della tua macchina fotografica.
Trovi questo profilo in Lightroom, nel modulo sviluppo, nella sezione Calibrazione Fotocamera.
Lightroom è, in questo momento, il software più utilizzato per lo sviluppo e per la post in generale, negli ultimi anni ha superato anche Photoshop con il quale, a mio parere, costituisce una accoppiata molto ben assortita.

Di default in Lr questo profilo è impostato su Adobe Standard, cioè il profilo che Adobe ritiene il più adatto per ottenere la miglior qualità possibile nella traduzione del tuo RAW. Il fatto che questo profilo sia modificabile dovrebbe però farti venire qualche sospetto 😉 LEGGI TUTTO >>
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LIGHT COMES FROM THE DARK (IMMAGINE WHYBECAUSESCIENCE.COM)
Capture One 9: ho visto la luminanza!
Come sai se leggi i miei articoli e le mie recensioni, difficilmente mi esalto tanto per l’uscita di un nuovo software… a meno che non si tratti di una release davvero innovativa di Photoshop, ma quando ho visto la presentazione del nuovo Capture One Pro 9 ho avuto l’immediata sensazione di trovarmi di fronte a qualcosa di molto interessante.
Ho iniziato a lavorare con Capture One anni fa, ma solo dopo l’uscita di Capture One 8 ho preso davvero seriamente in considerazione l’idea di spostare il mio flusso di sviluppo da Lightroom allo sviluppatore prodotto da Phase One.
Ho testato C1 in fasi di lavoro intense e stressanti e ho realizzato una prova comparativa Lightroom Vs Capture che, devo ammettere, ha creato un po’ di scompiglio e “convertito” tanti fotografi alla “Morte Nera”. Io, personalmente, continuo ad usare entrambi e a ritenere sia Lightroom che C1 ugualmente validi, in momenti e per usi leggermente differenti 😉
Oggi esce la nova release di Capture e non si tratta di un piccolo upgrade di poco conto: le modifiche non sono tantissime ma sono sostanziali e davvero importanti per i risultati che permettono in sviluppo; vediamo di scoprirli rapidamente insieme, ecco le novità più importanti di Capture One Pro 9! LEGGI TUTTO >>
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FIRMA I TUOI SCATTI
Firma le tue foto con Lightroom: come fare… in pochi secondi
È da qualche settimana che l’ufficio di FotografiaProfessionale vive un momento di stallo:
da una parte Gloria insiste – Voglio il tutorial!
e dall’altra io rispondo – No, prima finisco il video-corso…
Alla fine ho ceduto e, visto che molti di voi hanno chiesto – C’è un metodo per mettere la mia firma sulle foto rapidamente? – e visto che il video-corso (di Lightroom CC) l’ho finalmente terminato, ho preso una foto scattata qualche giorno fa ad Orvieto ed ecco il mio…
METODO RAPIDO PER INSERIRE FILIGRANA O WATERMARK NELLE TUE FOTO, IN SVILUPPO
Firma le tue foto con Lightroom seguendo il mio metodo, risparmierai un sacco di tempo e di stress… LEGGI TUTTO >>
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SVILUPPO DEL RAW CON CAPTURE ONE
Che caldo che fa… con questi RAW!
Non è solo colpa dell’estate se le temperature si sono alzate: almeno qui in FotografiaProfessionale, il tema caldo è stato lo sviluppo del RAW – se sei un fotografo o un ritoccatore (magari entrambi), è probabilmente uno dei temi che ti tocca più da vicino 😉
Da anni, ormai, una delle nostre missioni è quella di promuovere una conoscenza sempre maggiore di questo formato.
Perché?
Perché il RAW è un formato grezzo, contiene tutti i dati che il sensore della fotocamera ha raccolto; il JPEG, invece, è un formato compresso i cui dati sono già stati interpretati dal processore della macchina fotografica, tra i quali contrasto e saturazione.
Questo significa che il JPEG è l’interpretazione che proprio la macchina fotografica ha realizzato di quei dati, mentre il RAW è in attesa che sia TU a decidere come la foto debba essere!
Ovviamente, ognuna delle due strade implica consapevolezza: non è detto che tu debba per forza scattare in un formato o nell’altro, ma devi sapere che cosa ciascuno implichi 🙂
Ad esempio, una delle cose dalle quali non puoi assolutamente prescindere nel caso del RAW è lo sviluppo digitale del file.
A proposito dei due software di sviluppo più utilizzati, Lightroom e Capture One, Simone Poletti ha scritto un articolo comparativo che ti consiglio di leggere prima di cominciare ad avere “le mani in pasta” con questi due programmi: ti aiuterà a capire pregi e difetti di ciascuno, dandoti un’ampia panoramica e, magari, a chiarirti le idee su quale dei due sia più adatto alle tue esigenze (ma puoi anche mixarli!). Leggilo qui.
Per permetterti di sapere quali sono i vantaggi di scattare e sviluppare i file RAW piuttosto che scattare in JPEG, ti abbiamo messo a disposizione diversi videocorsi in merito. Ecco quelli più recenti: LEGGI TUTTO >>
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LIGHTROOM CONTRO CAPTURE ONE: CHI VINCERÀ?
Lightroom vs Capture One: quale scegliere?
Era da tempo che diversi amici fotografi mi dicevano “guarda che è migliorato“, “non è più quello di una volta“, “provalo“… così mi sono fidato (lo faccio sempre) e qualche mese fa ho installato l’ultima versione di Capture One, il software di Phase One per l’acquisizione in tethering e per lo sviluppo del RAW.
Ci ho lavorato sopra per un po’, mantenendo contemporaneamente il mio workflow classico su Lightroom e Photoshop e affiancandolo quindi con quello Capture + Photoshop, e piano piano ci ho “fatto la mano” e mi sono anche fatto un’idea di quali siano i suoi punti di forza e le sue debolezze.
In queste settimane, dopo avere studiato il software con attenzione e averne carpito anche i più piccoli segreti, mi sono dedicato alla realizzazione di due videocorsi: il primo è un corso completamente gratuito di Introduzione a Capture One che puoi scaricare da qui, il secondo è il videocorso Completo di Capture One che annunceremo fra qualche giorno 😉
Dopo l’annuncio del corso introduttivo ho ricevuto tantissime email e tanti messaggi che chiedevano, sostanzialmente, sempre la stessa cosa: “Ma io che uso Lightroom (o Camera Raw) devo passare a Capture One?” E mi sono reso conto di avere creato un po’ di scompenso.
Quindi ho “parcheggiato” in doppia fila l’articolo sulle tavolette grafiche che stavo scrivendo e mi sono dedicato anima, corpo e polpastrelli alla stesura del confronto defintivo!
Dopo Goldrake vs Mazinga, Alì vs Foreman, Cicciolina vs Moana e dopo Italia-Germania 4-3… ecco la sfida che tutti aspettavano: Lightroom 5 vs Capture One 8.1 (anzi 8.2): chi ne uscirà vincitore?
Ora, per evitare di dare opinioni surreali e motivate da… nulla, ho provato a cercare un metro di giudizio comune e ho testato i software sullo stesso campo, cioè lavorando con le stesse immagini e giudicando le stesse funzionalità. LEGGI TUTTO >>
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REVIEW DEGLI SCATTI AL TERMINE DI UN CONCERTO
I sogni son desideri…
…nascosti in fondo al cuore! Lo cantava Cenerentola e ognuno di noi ha i propri, piccoli e grandi. Io da lungo tempo ne ho uno piccolo, ma “insistente” legato a Lightroom e al mio iPad.
Capita anche a te di avere voglia o addirittura necessità di rivedere, editare o semplicemente scremare delle collezioni di immagini e ti piacerebbe poterlo fare in mobilità? Cosa ne so, in auto, in treno o in aereo senza il Mac davanti (o il PC se ami le finestre, io amo la frutta! 😉 )?
Sono anni che gli utenti chiedono a gran voce una versione per iPad di un buon software per lo sviluppo, l’editing e la selezione dei RAW, ma nessuno è mai riuscito, a mio avviso, a mettere insieme la soluzione definitiva. (se sei a conoscenza di software validi in questo contesto… aspetto con ansia le tue segnalazioni!!!)
Ieri finalmente Adobe ha rilasciato la nuova versione di Lightroom 5. Si tratta della versione 5.4.
Ovviamente mi dirai: «E questo cosa c’entra?»
La risposta è: quasi nulla. La differenza è nel “quasi”! 🙂
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È ARRIVATO LIGHTROOM 5!
Arriva Lightroom 5, tutti in riga e facciamo la ruota!!!
È arrivato Lightroom 5!
E tu dirai: bella forza, sono già due mesi che è uscito! Si, ma prima di recensire un prodotto è meglio usarlo, e cercare di capire bene come funziona, quali sono i pregi e i difetti.
Bene, dopo avere stressato Lightroom 5 in operatività giornaliera per qualche tempo, finalmente sono pronto a dirti la mia sull’ultima versione dello sviluppatore RAW di Adobe.
Per farlo, non solo ho scritto qoesto articolo, ma soprattutto ho realizzato un video-corso di 40 minuti COMPLETAMENTE GRATUITO che ti guiderà passo passo alla scoperta di tutte le novità principali di Lightroom 5, svelandone pregi e difetti ed insegnandoti ad utilizzarle con facilità. Il vieo corso di chiama Le Novità di LIGHTROOM 5 e lo puoi trovare qui!
Quindi, se vuoi, scarica il corso e goditi le novità di Lr5 in diretta 😉
Ma veniamo a noi! Le novità di Lightroom 5 sono fondamentalmente 4:
1) Anteprime Dinamiche
2) Strumento per la Rimozione delle Macchie
3) Sfumatura Radiale
4) Strumento Upright
Vediamole uno alla volta, partendo proprio dalle ANTEPRIME DINAMICHE!
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PROBLEMATICHE DEL PAESAGGIO INNEVATO
Bianco come la neve!
Ebbene si! L’inverno è arrivato portando freddo e… la neve! In questi giorni si vedono tetti imbiancati, campi lunari e alberi vestiti di bianco! Che spettacolo! È vero lo so, la neve è sporca e fastidiosa per chi è alla guida ma per chi ama scattare foto di paesaggio, la neve è una vera e propria scenografia che compare, da un giorno all’altro, sui paesaggi che siamo soliti vedere. Tutto cambia in poche ore, un fascino irresistibile… al quale si dedica sempre qualche scatto. E allora via!!! Tutti fuori!
Questi paesaggi sono una gioia per il cuore e per gli occhi!!!… wow fantastico… si… fino a quando non guardi le tue foto… e la gioia si trasforma in delusione perchè il risultato non è come immaginavi! Dov’è finito tutto quel bianco? Il candore della neve è diventato una coltre grigiastra o peggio ancora azzurina… sarà l’inquinamento 😉 ? LEGGI TUTTO >>
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