
“JON AND ALEX” – 2014 © MADS NISSEN
WPP Gender Bender: una questione di genere
Mi ha scosso, non che tu mi abbia mentito, ma che io non ti creda più.
(F. Nietzsche)
Il fotogiornalismo è da sempre una questione di fiducia: in questo grande bacino, in questo insieme eterogeneo di soggetti, situazioni, momenti, il filo conduttore è proprio la fiducia.
Per metà fotografia e per metà giornalismo, questo potente mezzo di comunicazione di massa deve sottostare alle regole di due mondi, non sempre chiare e chiarite, camminando su un vero e proprio filo sospeso fra
a) il documentare storie nella maniera più veritiera possibile (giornalismo)
b) il farlo tenendo un occhio puntato alle aspettative del pubblico nei confronti delle immagini che si troverà davanti (fotografia come linguaggio).
Solitamente, non si pone così tanto in discussione cosa sia e cosa non sia il fotogiornalismo quanto nei giorni seguenti alla premiazione del WPP, il World Press Photo, come se ci ricordassimo tutti improvvisamente che ci sono questioni ancora (o sempre) aperte che necessitano di essere affrontate in profondità.
Ebbene, mentre da una parte c’è chi si aspetta che una foto documentativa sia corredata da una didascalia che ne completi il senso, o che l’immagine basti a sé stessa per raccontare un fatto (ma la foto arricchisce una notizia divulgata o la sintetizza?), dall’altro c’è chi gioisce della strada che sta imboccando quello che viene definito come “nuovo fotogiornalismo”, più mediato, più riflessivo, forse meno diretto anche quando più brutale.
Non è di questo che si compiace chi apprezza le scelte dei giudici del World Press Photo? LEGGI TUTTO >>
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WORLD PRESS PHOTO 2014
Immagina una chiesa bianca di Lucca
Immagina una chiesa, bianca, non tanto grande, nascosta fra le vie di una Lucca invasa dai turisti e dagli abitanti in cerca di un regalo di natale, oppure di un semplice raggio di sole, finalmente, dopo tanta pioggia.
Immagina di entrare in questa chiesa e di percorrere in pochi passi un anno di avvenimenti, pochi passi per centinaia di km, lì, tutti insieme, davanti ai tuoi occhi, su pannelli che mostrano fotografie in grado di lasciarti a bocca aperta, di farti piangere, di farti conoscere storie di cui magari non sapevi niente, in un silenzio che non sai bene se sia un riflesso incondizionato per il “rispetto del luogo” o, piuttosto, per il rispetto delle immagini che ti circondano.
Bene.
Adesso puoi smettere di immaginarlo e decidere di andare in questa chiesa, che è San Cristoforo in via Fillungo, e visitare la mostra dei vincitori del World Press Photo 2014, organizzata dal Photolux Festival.
Lo scrivo subito: non sarà facile uscirne senza ferite, ma non puoi nemmeno far finta di niente.
È il WPP, è la realizzazione fisica di una citazione che avrai sentito fin troppe volte:
“Se la foto non è buona, significa che non eri abbastanza vicino”
diceva Capa.
Indubbiamente aveva ragione, e la ragione è tutta qui, in questa chiesa. LEGGI TUTTO >>
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CANON VS NIKON… AL VIA SCATENATE L’INFERNO!
Canon vs. Nikon… al via scatenate l’inferno!
Chi mi conosce sa che sono praticamente “marca-agnostico”. Poco importa se si parla di Canon, Nikon, Fuji, Mamiya o altro. Quello che realmente vado a considerare è il reale valore della tecnologia, le prestazioni effettive, in cosa si rivela migliore uno strumento piuttosto che un altro.
Eh, sì perché di questo si tratta! La macchina fotografica è solo uno strumento, un mezzo tecnico per raggiungere uno scopo. Sarebbe sempre opportuno riuscire ad utilizzare il migliore strumento per raggiungere il risultato desiderato in ogni situazione ecco perché spesso la marca conta veramente poco.
Mi astengo totalmente da dimostrazioni campanilistiche e difese sfegatate a spada tratta di un marchio piuttosto che un altro… tranne durante i nostri workshop dove, giusto per scaldare un po’ l’ambiente, un ci piace a volte gettare giusto “un bicchiere di benzina sul fuoco” per vedere l’effetto che fa.
Se ci siamo incontrati sai probabilmente che scatto abitualmente con Canon e Fuji, ma che se si parla di qualità dei sensori mi sentirai tessere le lodi di Nikon e Fuji. Se si parla poi di flash a slitta probabilmente ti parlerò molto bene di Nikon.
Allora ti chiederai: «…e di Canon non parli mai bene?»
Assolutamente sì! Quando si parla di lenti mi sentirai parlare bene di Canon, Zeiss e della nuova serie Art di Sigma.
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