
Buona luce!
Quando mi augurano “buona luce” lo sopporto veramente male. È un augurio che proprio digerisco male e, se devo essere proprio sincero, mi risulta poco chiaro cosa significhi…
Questa formula dovrebbe significare che mi viene augurato di trovare una buona luce dove andrò a scattare? Ma come? Non dovrei essere io a “fare” la luce? Non dovrebbe essere il fotografo che gestisce, misura, interpreta o crea, all’occorrenza, la luce che vuole e che gli occorre per realizzare il suo scatto?
Questa è la ragione per cui abitualmente auguro sempre “buone foto”. Auguro a te e agli altri amici fotografi di saper realizzare buone foto grazie alle competenze acquisite e alla capacità di saper vedere, leggere, misurare e interpretare la luce. Credo che la luce sia sempre buona… se la si sa vedere e interpretare! E se manca la luce? Beh, facile! La si crea, no? 🙂
Uno dei requisiti fondamentali per trovare la luce giusta o per crearne una ottima in modo semplice e accurato è avere la possibilità di fare delle misure in modo preciso. Lo strumento che serve per misurare la luce ti è sicuramente noto e immagino tu sia abituato a utilizzarlo costantemente: l’esposimetro!
Ma quale esposimetro usi? Ormai tantissimi fotografi si affidano solo all’esposimetro integrato nella macchina fotografica e, grazie al digitale, spesso si è portati a dimenticare la praticità e precisione che una lettura esposimetrica a luce incidente può fornire.

Lo ammetto! Anche io molte volte mi ritrovo a utilizzare l’esposimetro in macchina e a fare qualche test variando i settaggi di luce e fotocamera guidato solo dall’esperienza e dall’abitudine, ma quando ho a disposizione un buon esposimetro e posso permettermi di usarlo (durante i matrimoni è quasi impossibile nella maggior parte delle situazioni) le cose vanno molto più lisce. La luce diventa buona più rapidamente e si ha molto più tempo per rifinire lo scatto invece di occupare tempo (perdere tempo!) cercando i settaggi più opportuni.
Recentemente è capitato sulla mia scrivania uno strumento che attirava la mia attenzione da diverso tempo: si tratta dell’esposimetro Sekonic Litemaster Pro L-478DR.
Le caratteristiche che più mi attiravano erano:
- la compatibilità con i trigger PocketWizard (di cui, come probabilmente sai, sono un grande fan!);
- la programmabilità (tutte le volte che c’è qualcosa da programmare esce la mia anima geek);
- la curiosità di vedere come uno strumento così “semplice” potesse essere stato migliorato.
La prima cosa che si nota prendendo in mano il Sekonic L-478DR sono sicuramente le dimensioni. Considerata tutta l’elettronica incorporata e paragonandolo a un vecchio esposimetro alto di gamma è veramente stupefacente quanto sia piccolo e compatto.
Da grande fan Apple quale sono, la cosa che meno apprezzo sono i manuali di istruzioni. Mi piace estrarre uno strumento dall’imballo, accenderlo e iniziare ad usarlo… così… in modo spontaneo ed intuitivo. Se qualcosa non riesco a capire come funziona nel giro di pochi secondi, perdo abbastanza velocemente interesse (salvo poi ritornare ad indagare… visto che sono una scimmia curiosa e testarda! 🙂 ). Nel caso di questo esposimetro, nonostante l’aspetto iper-tecnologico e sofisticato (non è certo un Sekonic L-308!) in pochissimi istanti si capisce come ottenere la misurazione della luce che si desidera, nonostante le modalità operative siano molte e disparate.
L’interazione con il display touch è immediata e piacevole anche se la responsività non è certo all’altezza di uno schermo touch capacitivo di un buon smartphone. Gli schermi resistivi, come in questo caso sono meno “veloci” nella risposta, ma hanno dalla loro parte la capcità di dare maggiormente la sensazione della “fisicità” dei tasti proprio grazie a una responsività con un piccolo “lag”.
La sensazione di semplicità d’uso cede il passo molto rapidamente alla percezione di quante siano le funzionalità “nascoste” sotto la superficie. Il manuale presentato nella confezione è piuttosto corposo. Le potenzialità dello strumento sono veramente molte e la customizzazione alla quale si può arrivare è incredibile.
Una funzionalità incredibilmente utile è quella che consente di creare un profilo specifico per il sensore della tua macchina fotografica in modo da avere sempre con te una referenza reale e precisa di quale sia la gamma dinamica della foto che andrai a realizzare. Misurando la luce con un Sekonic L-478DR (anche con il modello L-478D) calibrato sulla tua macchina saprai sempre esattamente se le luci saranno bruciate o le ombre troppo chiuse senza nemmeno dovere fare uno scatto di prova! Grazie alla calibrazione del sensore l’esposimetro saprà dirti e segnalarti graficamente sul display se la tua misurazione è all’interno della gamma dinamica del sensore o meno! Detto così può sembrare solo “carina” come funzionalità, ma in realtà si tratta di una (uso un termine tecnico) figata pazzesca!

E la compatibilità con il sistema PocketWizard?
Inizialmente credevo che l’unica cosa che avrei potuto fare sarebbe stato comandare remotamente il triggering per effettuare una misurazione. Già questa caratteristica sarebbe risultata sufficientemente interessante, ma scavando un po’ oltre la superficie ho scoperto che questo benedetto esposimetro poteva fare decisamente di più. Il Sekonic L-478DR (SOLO il DR!) è perfettamente compatibile e integrato con lo standard ControlITL di PocketWizard. Ciò vuol dire che dall’esposimetro, grazie all’interfaccia touch e a dei pratici slider è possibile regolare la potenza dei flash a slitta (sia Canon che Nikon) che fanno parte della tua dotazione, effettuare una misurazione e trovarli pronti e regolati. Come se non bastasse l’esposimetro riesce anche a fornire una misurazione precisa e puntuale di quale sia l’influenza percentuale del flash rispetto alla luce ambiente rendendo molto più semplice e intuitivo regolare i flash e prendere decisioni riguardo alla preponderanza dei flash sulla luce ambiente o viceversa. Tutto questo naturalmente senza nemmeno dover scattare un’immagine di test, tutto dal display del Sekonic.
Dopo un primo impatto durante il seminario di Fotografia Europea 2014 poco positivo riguardo all’accuratezza di misurazione della luce, mi sono (fortunatamente) dovuto ricredere. L’accuratezza di misurazione è decisamente elevata. Dopo varie prove successive lo strumento si è rivelato preciso e consistente nelle misurazioni. Ottimo! Da un esposimetro Sekonic non mi aspetterei nulla di diverso!
Per aumentare ulteriormente la versatilità e la precisione dello strumento Sekonic lo ha dotato della possibilità di regolare la lumisfera (il sensore che registra e misura la luce) in due diverse posizioni: completamente esposta oppure ritratta per effettuare misurazioni sì a luce incidente, ma molto più precise e direzionali.

Per gli amanti della misurazione con luce riflessa o per chi si occupa di cinema esiste anche un accessorio che consente una lettura “spot” della luce come avviene all’interno della macchina, ma con tutti i vantaggi e le migliorie che un esposimetro dedicato come questo è in grado di offrire. Io non sono particolarmente fan della luce riflessa, preferisco la lettura con luce incidente, ma in alcuni settori specifici potrebbero non esserci alternative.
Unica nota dolente che mi sento di dover evidenziare è la leggibilità del display in particolari condizioni di luce, soprattutto all’aperto in luce diretta durante le giornate particolarmente luminose. Sicuramente il display touch a colori è comodissimo e pratico da utilizzare, ma decisamente meno leggibile del classico display LCD monocromatico al quale ero abituato. La diminuzione di leggibilità che si nota rispetto al suo uso in studio (dove è perfetto) non ne impedisce sicuramente l’utilizzo.
Se sei interessato ai dettagli più tecnici e alla scheda del prodotto, ecco il link diretto al sito web di Sekonic.
Le funzionalità del Sekonic Litemaster Pro L-478DR non sono terminate qui, ma io non ho ancora avuto tempo e modo di passarle in rassegna tutte!
Sto continuando ad usarlo e a sperimentare… lo trovo uno strumento decisamente affascinante, ma soprattutto praticissimo e utilissimo da usare!
La misurazione della luce riflessa che la macchina offre è ottima se ci si sa accontentare oppure si ha particolarmente fretta e un soggetto in continuo movimento, ma l’accuratezza e la precisione di un esposimetro a luce incidente sono impossibili da eguagliare.
Buona luce non è un augurio, ma piuttosto il risultato dell’impegno e dell’utilizzo degli strumenti giusti! 😉
Buone foto
Simone Conti