
Come organizzare uno shooting (8/9 di 11): gestisci i rapporti e prepara un…Piano B!
In questo periodo di vacanze credo che, come me, l’ultima cosa di cui vorrai sentir parlare siano problemi e stress 🙂
infatti oggi parliamo di come gestire il gruppo e gli imprevisti, in modo da ridurre lo stress al minimo e fare in modo che tutto fili liscio.
Chi mi conosce sa che sono un tipo piuttosto “sanguigno” e un po’ burbero, ma con il tempo e soprattutto grazie al lavoro fatto insieme a persone molto più brave di me a gestire i rapporti, qualcosina ho imparato…
Quindi oggi vediamo come gestire i rapporti con il tuo team e come gestire gli eventuali imprevisti, i problemi sono all’ordine del giorno in un servizio fotografico, gli imprevisti sono talmente frequenti da essere diventati… prevedibili! Allora, meglio partire preparati!
Iniziamo dalla gestione dei rapporti sul set. La prima cosa che devi ricordare sempre, sarà una banalità, è che tu sei il punto di riferimento di tutto il team.
Verranno da te a chiedere chiarimenti, ed è importante che tu abbia le idee chiare e un piglio deciso e pratico. Se tu sei confuso e poco chiaro nello spiegarti, non potrai poi pretendere che il tuo team lavori rapidamente e con uniformità di intenti.
Può valer la pena fermarsi tutti 10 minuti, prima di inziare, per impostare insieme il lavoro e condividere layout, orari e reciproche aspettative. Ogni membro del team deve sapere: cosa ti aspetti da lui, in che tempi e con quali modalità.
Se hai preparato un layout preciso (ricordi cosa dicevo nel articolo sul layout?) avrai già un ottimo strumento per fornire un brief chiaro, ma scendere nei dettagli del lavoro di ognuno, dal parrucchiere ai modelli, è davvero importante.
La seconda cosa fondamentale, è comunicare con il resto del team, in modo il più possibile produttivo. La tua squadra ha bisogno di feedback sul lavoro che sta facendo, non puoi abbandonarli a se stessi e poi lamentarti del risultato 😉
Soprattutto coi i modelli, devi parlare spesso, dicendo loro cosa ti piace e cosa no, stimolandoli a dare il meglio e mostrando loro quali sono le pose che preferisci. Un modello professionista sa come “venir bene” in foto, ma ha la necessità di essere diretto da un regista presente e chiaro: tu!
Mentre scatti parla con i tuoi soggetti, fermati spesso per far vedere loro il lavoro, per mostrargli cosa ti piace e cosa meno, saranno felicissimi di avere indicazioni che gli permettano di fare bene il loro lavoro!
Lavorando da anni con grandi fotografi, mi sono stupito di come (soprattutto i migliori) comunichino in modo informale e continuo con tutto il team e di quanto lo facciano… il fotografo sul set parla con la modella, le da indicazioni precise, le fa complimenti e la sprona; contemporanemante chiede l’intervento del parrucchiere per un ritocco ai capelli, della stylist per una cintura messa male, dialoga con l’assistente digitale per essere certo che esposizione ed fuoco siano ok ecc… ecc… ecc…
Se vuoi una squadra efficace e affiatata, devi esserne il totem: disponibile con tutti, professionale e cortese, ma anche autorevole e deciso su ciò che vuoi.
Cerca di non innervosirti inutilmente, tutti sono sul set per dare il meglio. Se ti accorgi di un problema, di qualcosa che non sta venendo come dovrebbe, ad esempio il trucco, non aspettare che il lavoro sia concluso per poi dire “Non mi piace” e far rifare tutto. Vai dalla truccatrice e spiegale le modifiche che vorresti, in corso d’opera.
Fai in modo di valorizzare al massimo il lavoro di tutti, se hai svolto con cura la programmazione della logistica (di cui parlavo nella scorsa puntata), nessuno perderà tempo e tutti saranno pronti con il loro “pezzo del puzzle” al momento giusto.
Sfrutta i momenti di pausa, il pranzo, la pausa caffè, per stringere rapporti con i membri del team che conosci meno e per dar loro feedback sul lavoro che stanno facendo,
se devi correggere il lavoro di un membro del team, fallo il più possibile in privato e vis-a-vis… a nessuno fa piacere essere “ripreso” davanti a tutti.
Se i ruoli sul set sono chiari e se dirigi con attenzione il tuo team, con il timone ben saldo, potrai scattare nelle migliori condizioni possibili e ottenere grandi risultati.
UN CONSIGLIO: prima dello shooting organizza un Pre Production Meeting con tutto il team, una riunione in cui spiegherai ad ognuno cosa vuoi e come vuoi che sia fatto, aiuterà tutti a conoscersi e soprattutto ad arrivare sul set preparati e con le idee chiare!
Affrontiamo ora la possibilità (io la definirei probabilità) che sul set si verifichino degli imprevisti. Hai pronto un Piano B?
Cosa intendo per Piano B? Tutta quela serie di alternative e accorgimentio che ti possono permettere, in caso di imprevisto, di riuscire comunque a realizzare lo shooting, senza far perdere una giornata inutilemnte a tutto il team, e senza buttare un sacco di soldi! 🙂
Facciamo un po’ di esempi di “Piani B” da preparare?
Hai preparato un secondo corpo macchina? Se malauguratamente la tua reflex decidesse di abbandonarti al secondo scatto del servizio, DEVI avere un’alternativa, anche meno performante, che ti permetta di finire il lavoro. Lo stesso discorso vale per le ottiche (non ti serve un doppione di ogni lente, ma avere un’alternativa valida è importante), per i computer portatili ecc…
Scatti in esterno, e inizia a piovere… Devi predisporre una seconda location, che ti permetta di scattare in interni il lavoro, in caso di maltempo! In alternativa, puoi prevedere un “weather day” cioè un giorno di opzione per tutto il team in caso di maltempo… ma ti costerà parecchio! Quindi, quando preapri lo shooting, pensa ad un luogo (vicino) che ti permetta di “mettere al coperto” tutto il team e lavorare in barba al maltempo!
Inizi a scattare e le luci che hai scelto non ti convincono! Sarebbe bene avere un set di flash o di riflettori alternativi, che ti permettano una seconda scelta.
Dopo la prima sessione di scatti il cliente, ache aveva approvato il layout, non è contento del risultato… che fai? Ti butti dalla finestra? Avere pronta un’alternativa efficace e bella, ti può salvare da un momento di tensione notevole.
Per risolvere efficacemente gli imprevisti devi avere una certa elasticità mentale, e lavorare bene sotto pressione. Non è facile per tutti, ma l’esperienza aiuta… soprattutto però aiuta la preparazione fatta prima dello shooting e l’avere a disposizione le giuste alternative, il tuo “Piano B” per ogni evenienza!!!
Bene, per oggi ho finito, appuntamento alla prossima settimana, siamo vicini alla conclusione! 🙂
Ciao e buon lavoro
Simone Poletti