
Fotografia, composizione e arte… culinaria – parte 2di3
“[…] STRUTTURA
Ogni immagine ha una sua struttura, e per essere un’immagine forte, dovrà avere prima di tutto una struttura attraente.
Che vuol dire?
Se cerchi sul dizionario scopri che il concetto di struttura ha a che vedere con il modo in cui le parti di qualcosa sono disposte tra loro, cosicché i vari elementi vadano a costituire l’ossatura della cosa.
Il termine struttura è molto utilizzato anche in chimica.
Non sono un chimico, ma possiamo prendere in prestito un’immagine che tutti conosciamo in modo intuitivo, quella struttura di una molecola, dove i vari elementi sono legati tra loro e vanno a comporre una figura più complessa.
Bene, anche le immagini hanno una loro struttura.
In un’immagine la struttura è data dai vari elementi che la compongono e dal modo in cui sono disposti nella composizione, da come interagiscono tra loro andando a creare l’ossatura dell’immagine stessa.
Attenzione! Non importa che cosa siano questi elementi! Non importa se stiamo parlando di persone, oggetti, cieli, nuvole, o montagne (o cibo N.d.r.)!
Tutto ciò che compare, e anche ciò che non compare (vedremo poi che cosa intendo quando parleremo di spazio negativo) in un’immagine è un elemento di quell’immagine.
Quando analizziamo la struttura di un’immagine, tutti i suoi elementi diventano forme, linee, fasce di colori, e non ci importa (per ora) che cosa siano in realtà!”
Cit. Simone Scurzoni – eBook Shoot to Thrill.
Ho deciso di iniziare questa seconda puntata sul food styling e la food photography con una breve citazione da uno degli eBook di FotografiaProfessionale: Shoot To Thrill.
Oggetto dell’eBook è la composizione fotografica.
Ci sono alcuni elementi fondamentali, presenti in ogni immagine, sia essa fotografia o dipinto.
Questi elementi, quando presenti tutti insieme e sapientemente utilizzati, permettono all’immagine di diventare un’opera d’arte!
Imparare a conoscere ed utilizzare questi elementi, anche nella food photography, renderà sicuramente i tuoi piatti più appetitosi.
La composizione di uno scatto food, consiste di fatto nella sistemazione del soggetto primario dello scatto e di eventuali soggetti secondari in un frame di spazio predefinito. Rispetto allo scatto fotografico paesaggistico, o di street photography, dove i soggetti dell’immagine non sono facilmente riposizionabili a nostro piacimento e volere, secondo le regole compositive, scattare food permette di manovrare e spostare gli elementi dello scatto per ottenere composizioni equilibrate.
Per cominciare quindi, conosciamo da vicino i 6 elementi fondamentali che devono essere presenti e correttamente utilizzati in uno scatto, cominciando con l’elencarli:
Linee
Colore
Spazio
Profilo (o silhouette)
Forma
Texture
LINEE
Credo la definizione di linea ti sia già nota, perciò non ti annoierò con la definizione geometrica, ma bensì vorrei focalizzarmi sul suo uso in fotografia e più in generale in arte… Le linee sono usate nella maggior parte delle fotografie, a volte in maniera evidente a volte in maniera meno immediata… ma ci sono, anche come curve… che sono linee a pari merito! 😉
Osserva le due immagini qui sotto e cerca le linee, le curve.
Sono uno strumento compositivo potentissimo a tua disposizione. Imparare a posizionare i soggetti del tuo scatto, qualsiasi essi siano, in modo che le linee siano funzionali al tuo fine, ti permetterà di aggiungere forza compositiva al tuo “messaggio”.
Che le linee siano binari che guidano l’attenzione verso il soggetto principale, che demarchino i terzi, o che costituiscano semplicemente un elemento grafico ornamentale all’interno dell’immagine, o che siano meno evidenti ma comunque presenti, costituiscono elemento fondamentale a livello compositivo all’interno del tuo scatto.

COLORE
Contrasti cromatici e complementarietà assumono un ruolo chiave nello scatto food: una composizione colorata ben bilanciata da vita all’immagine facendola saltare all’occhio dell’osservatore. Un’immagine di paesaggio può avere grande impatto anche se in bianco e nero… pensa all’immagine qui sotto in bianco e nero… sarebbe ugualmente appetitosa agli occhi? Avrebbe la stessa forza?
Il colore, nella food photography, è fondamentale!
La tonalità del colore, la sua luminosità e la sua intensità (saturazione) devono essere propriamente gestiti sullo scatto: possono davvero fare la differenza.


L’uso della teoria del colore aiuta a rafforzare il tuo messaggio, inserendo all’interno del fotogramma elementi cromatici che richiamano i colori del piatto, o utilizzando sfondi/fondi di colori complementari ai colori contenuti nel piatto da fotografare.
Al pari delle linee, il colore propriamente gestito ti permetterà di guidare l’occhio dell’osservatore verso il principale soggetto dell’immagine.
SPAZIO
Lo spazio nell’immagine è semplicemente l’area contenuta all’interno della “cornice”. Disporre propriamente di questo spazio può fare una differenza sostanziale sulla tua fotografia. Può distruggerla, se usato impropriamente, o darle una forza incredibile se propriamente usato.
Lo spazio all’interno dell’inquadratura è definito dall’uso e posizionamento del soggetto principale del tuo scatto.
Il rispetto di alcune delle regole universali di composizione, anche in questo caso, aiuta, come ci insegna Simone Scurzoni.
Viene definito spazio positivo, lo spazio occupato dal soggetto principale dell’immagine.
Tutto il resto intorno è lo spazio definito negativo.
Scegliere dove posizionare il soggetto principale, oltre ad essere fondamentale per la creazione di una composizione appealing, può essere anche funzionale all’utilizzo dell’immagine e di conseguenza dello spazio negativo: uno scatto destinato ad una campagna pubblicitaria dovrà considerare che lo spazio negativo è necessario per l’inserimento del lettering e la veicolazione del messaggio commerciale.
Il tutto deve essere quindi sapientemente composto perché l’immagine sia appetitosa e al contempo funzionale.

Ottimo esercizio è impratichirsi sull’uso di questi elementi affrontandoli prima singolarmente, per poi aggiungere uno alla volta gli altri.
Noterai strada facendo quanto possa cambiare l’immagine, giocando con linee, colore e spazio all’interno del fotogramma.
Nella terza ed ultima parte dedicata agli elementi artistici presenti nello scatto food, prenderemo in analisi profilo, forma e texture.
Buona lettura e… buon appetito… fotografico.
Ingrid
P.S.: Se leggendo l’articolo ti è venuta fame… di fotografia, prova a dare uno sguardo al nuovissimo “Ricettario Luminoso per uno Still Life più Gustoso” di Simone Conti