
Fujifilm X-T3: colpo di fulmine per una videomaker
Come avrai visto dai nostri canali social, ho avuto il piacere e la possibilità di provare la nuova nata in casa Fujifilm: la tanto attesa X-T3 😀
Subito poco dopo aver saputo che Fujifilm avrebbe inviato la nuova X-T3 in agenzia per permetterci di testarla, ha avuto ufficialmente inizio la mia intrepida attesa: ogni campanello che suonava, ogni fattorino che arrivava era motivo di batticuore. Era il pomeriggio di Halloween quando il fattorino ha suonato alla porta della nostra agenzia dicendo “Ho una spedizione per voi da parte di Fujifilm!”.
Sono scattata dalla sedia: l’attesa era terminata e finalmente potevo spacchettarla e stringerla fra le mie mani!
Ho potuto testarla giusto per qualche giorno, ma è stato il tempo necessario per innamorarmi a pieno di una fotocamera “senza specchio” come questa.
Ne ho approfittato, allora, per vivermi Reggio Emilia dietro l’obiettivo e provare questo gioiellino che tanto desideravo 😀
Il mio set-up video era il seguente :FUJINON XF35mmF2 R WR (equivalente a un 53mm nel
formato 35 mm) e XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR (equivalente a un 76- 214 mm nel formato
35 mm), monopiede e stabilizzatore elettronico Zhiyun Crane.
Devo essere sincera: lavoro con attrezzatura Fujifilm da quando faccio parte del team di FotografiaProfessionale ed il mio non è stato amore a prima vista con la sorella minore Fuji X-T2.
Da anni utilizzo con grande soddisfazione Panasonic, precedentemente Gh4 e ora Gh5, quindi il mio non è stato un approccio immediato al sistema Fuji. Dopo aver utilizzato la XT-2 in svariati video realizzati, ho iniziato decisamente a familiarizzare con il suo sistema 🙂
Il menù non è sempre molto intuitivo e la grande mancanza di un display completamente ruotabile la rendevano non molto simpatica ai miei occhi. Così, ho deciso di testare la nuova X-T3 per due giorni utilizzandola come se non avessi mai preso in mano una macchina Fuji prima d’ora e senza preconcetti.
La X-T3 si presenta come una macchina dalla risoluzione di 26.1 MP (contro i 24 MP della sorella minore) e il processore è il più avanzato X-Processor 4.
Si è posta sul mercato strizzando fortemente l’occhio ai videomaker Pro e, rispetto alla sorella minore, ha subìto forti upgrade in campo video, ma non solo: anche rispetto alla cugina X-H1 sono state introdotte decisive migliorie che la rendono, a mio parere, fortemente competitiva e performante.
Ora basta chiacchiere: vediamo nel dettaglio qualche specifica interessante 🙂
Il design ricalca quello della Fuji XT-2
1. DESIGN – CONTROLLI – MENU
Il corpo macchina della X-T3 è davvero simile a quello della sorella, ormai minore, X-T2. Una delle cose che decisamente mi ha colpita è il suo stile vintage ed elegante. La sua ergonomia è ottima e ha una presa salda: essendo una ragazza con le mani piccole non ho avuto problemi ad impugnare la mirrorless, ma garantisco un’ottima impugnatura anche a chi vanta mani grandi 🙂
La mia XT-3 non era dotata di battery grip, ma per chi ne avesse necessità di una presa ancora più salda, Fujifilm offre il comodo vertical battery grip o l’hand grip che estende maggiormente la superficie di presa per la mano destra e una presa più bilanciata in caso di utilizzo di lenti come il 50-140 ( non proprio di piccole dimensioni!).
I controlli sono disposti praticamente come nella X-T2: ghiera degli ISO sulla sinistra e ghiera dei tempi a destra.
Facili da settare, rapidi da raggiungere ed entrambi dotati del pulsante di blocco per evitare cambi improvvisi durante il suo utilizzo. Cosa molto utile per noi videomaker è stata l’introduzione, sotto lo sportellino a destra della camera, dell’ingresso microfono, uscita cuffie, ingresso HDMI mini e un comodissimo ingresso USB-C: questo risulta davvero utilissimo per il passaggio dei file direttamente da camera a computer (i possessori di Mac gioiranno), ma comodissimo anche per una ricarica extra della batteria se, ad esempio, si è in viaggio e si necessita di una ricarica veloce: basterà collegare la macchina tramite cavo al Mac et voilà!
Sul lato opposto della camera invece troviamo il doppio slot per le schede di memoria SDHC e SDXC, entrambe con capacità UHS-II.
Ho davvero apprezzato il fatto che, a differenza della X-T2, non fosse più necessario possedere il battery grip per attivare la modalità boost (ricordo che attivando tale modalità viene potenziata la performance elettronica della macchina e aumenta il frame rate del mirino da 60 a 100 fps). Personalmente consiglio l’utilizzo del battery grip poiché, in questo modo, l’autonomia della macchina viene notevolmente aumentata grazie all’utilizzo di tre batterie interne 🙂
Tutti i pulsanti presenti sono personalizzabili ed il display da 3 pollici, in questa nuova release, diventa touch (funzione attivabile dal menù interno: la macchina arriverà infatti con questa funzione disattivata).
Una delle facilitazioni del sistema touch a display risulta senza dubbio la possibilità, in modalità video, della selezione del fuoco semplicemente premendo l’area d’interesse sul display stesso.
Se non lo sapevi già, la X-T3 possiede un totale di 425 punti AF , che coprono l’intera superficie del sensore.
Unica nota negativa è il menù interno della macchina, che ho trovato un po’ complesso: sono presenti molte schede secondarie che, ad un primo utilizzo, non risultano molto intuitive 🙂
Il display è orientabile di 45° verso il basso e 90° verso l’alto, con possibilità di aprirlo a libro verso l’esterno: questa particolarità può essere utile in caso si dovesse fotografare in verticale o, perché no, girare video in verticale 😉
Purtroppo non è ancora possibile ruotare in modo completo lo schermo oppure orientarlo verso di noi in caso volessimo guardarci mentre parliamo in camera (se siete dei Vlogger, sentirete la mancanza di tale funzione).
Ho trovato però il display molto luminoso e facilmente leggibile anche in esterno: purtroppo quando ho testato la macchina, come puoi vedere dal video, non era una giornata particolarmente luminosa e non ho un riscontro della resa del display sotto la piena luce del sole.
2. AUTOFOCUS
Ho sentito sempre parlare davvero molto bene dell’autofocus di Fujifilm ed ero davvero curiosa di testarlo: effettivamente i produttori hanno fatto davvero un ottimo lavoro! C’è possibilità di scegliere tra rilevamento del volto, tracking del solo occhio sinistro, destro o entrambi 🙂
Devo dire che, in caso si utilizzasse la X-T3 per interviste o per video dove si ha la necessità di ottenere una ripresa accurata e sempre a fuoco di un volto, beh questa opzione non vi deluderà assolutamente: il tracking è fedele e non perde un colpo 😉
Ne ho avuto una percezione diversa, invece, spostandomi nelle riprese da un punto A ad un punto B: l’autofocus in questi casi mi è apparso troppo netto e poco naturale, infatti anche andando ad agire nei settaggi interni alla macchina il risultato non ha subìto molte variazioni. Potrebbe essere, in realtà, una mia percezione visto il breve periodo in cui ho potuto testare la mirrorless: mi riserverò di approfondire questa questione in (un non lontano) futuro 🙂
3. SENSORE – STABILIZZAZIONE – CROMIE
Ora arriviamo alla parte che preferisco: quella che mi ha fatto davvero innamorare di questa “piccolina” dall’anima da gigante 🙂
Ebbene, la X-T3 possiede un sensore X CMOS 4 retroilluminato da 26MP e processore elaborazione immagini X-Processor 4. Ho strabuzzato gli occhi quando ho saputo che permetteva di girare in 4K (4096×2160) e Ultra HD (3840x 2160) a 60fps con un campionamento colore a 4:2:0 a 10 bit o addirittura 4:2:2 a 10 bit, con registratore esterno (tramite HDMI) senza nessun crop! 😀
Purtroppo è assente la stabilizzazione del sensore in camera, presente invece sulla Fujifilm X-H1: se proprio voglio essere pignola, questa può essere avvertita come una leggera mancanza in quanto, avendo un sensore stabilizzato in macchina, potremmo utilizzare qualsiasi ottica che sia “vintage” o di altri produttori, mentre in questo caso per ricorrere ad una resa più stabile dell’immagine bisognerà ricorrere ad una lente stabilizzata.
Nel mio caso, dovendo spesso lavorare a progetti dove ho necessità di muovermi con velocità magari facendo riprese a mano e con ottiche non sempre stabilizzate, avere un corpo macchina con sensore stabilizzato faciliterebbe molto il lavoro senza dover ricorrere a sistemi di stabilizzazione come i mini-gimbal elettronici come quello della Zhiyun Crane o il Ronin-s della Dji (questi risultano essere utilissimi ma aggiungono un carico notevole in termini di peso da sorreggere).
Fujifilm, per favore, aggiungi la stabilizzazione in camera! 💘
Altre grandi novità presenti nella X-T3 sono l’introduzione della pellicola Eterna (devi sapere, infatti, che Fujifilm ha proposto una serie di simulazioni pellicola tutte diverse e valide, sia per la fotografia che per il video) e la possibilità di girare con un profilo colore interno desaturo, ossia il famoso F-LOG.
Vi vedo corrugare la fronte mentre perplessi vi chiedete cosa sia questo sconosciuto F-LOG: ma non preoccuparti, perché nel Glossario del Videomaker potrai trovare la sua spiegazione 🙂
In questo video, inoltre, potrai notare ancora più la differenza 🙂
4. ISO
Avendo testato la nuova nata Fuji anche per qualche ripresa notturna, ho volutamente alzato gli ISO sino a 12.000 circa.
Lo confesso: non amo alzare gli ISO e non supero quasi mai i 1600 (almeno con la mia GH-5), quindi provavo un leggero timore nel spostare la ghiera degli ISO sino a 12.000, ma ho voluto testare la macchina esagerando e non ne sono rimasta per niente delusa 🙂
Devo dire che sono rimasta colpita dal fatto che, sino a 6400 ISO, il file rimane comunque utilizzabile anche se con un normale rumore; a 12.000 ISO ritengo che non si produca un file piacevole e di buon utilizzo. Consiglio da parte di una videomaker: in caso di scarsa luminosità, non affidatevi al Log interno perché soggetto a molto rumore, se non propriamente esposto. Consiglio allora l’impiego di un profilo decisamente più strutturato come quelli che troverete nella macchina di casa Fujifilm: ne sono forniti ben sedici, mica male eh 😉
5. CONCLUSIONI
Come ho detto in precedenza, è davvero da pochissimo tempo che mi sono approcciata a corpi macchina Fuji ed il mio non è stato immediatamente amore 🙂
Mi ero già infatuata della Fuji X-H1 durante un Workshop nel quale ho potuto testarla, ma ora devo dire che il mio utilizzare attrezzatura Fuji si è trasformato in vero e proprio amore!
La X-T3 è una macchina davvero potente, piccola, leggera e pratica: insomma tutto quello che un videomaker può desiderare di trovare in una mirrorless in questa fascia di prezzo 😉
Io utilizzo molto lo slow motion e avere la possibilità di un 60fps in 4K senza perdite di qualità o crop è stato un vero sogno 😀
Lavorando spesso su produzioni low budget, ho la necessità di avere con me materiale leggero, facilmente manovrabile e trasportabile e trovo che questa sia una delle soluzioni migliori sul mercato ad oggi.
Le ottiche Fuji rendono la pasta del video ancora più cinematografica: io utilizzerei sempre il 50-140 😉
La simulazione pellicola Eterna, poi, è un grande aiuto in caso di post-produzione rapida: è possibile ottenere la massima resa cromatica in maniera rapida e soprattutto valida 😉
Purtroppo non ho potuto testare la macchina per molto, ma il breve periodo in cui ho potuto farlo mi è bastato per decidere di vendere la mia Sony e ordinare la mia nuova fiamma X-T3 a mamma Fujifilm 😀
Dite che mi è piaciuta “giusto un po’”? 😉
Roberta