Il Digitale è più economico della Pellicola! Sicuro?
- I cari buoni vecchi rullini!
Il nuovo anno è iniziato ed è tempo di bilanci e budget… nella vita come in azienda!
Anche io, in questo periodo, sto facendo il mio personale budget 2011 e proprio in questo contesto mi sono soffermato a pensare alla dicotomia analogico/digitale. Una decina di giorni fa è andata per sempre in “pensione” la famosa e fantastica pellicola Kodachrome, le pellicole istantanee Polaroid sono sempre più introvabile (fortunatamente c’è “Impossible Project”) e anche i rullini medio formato stanno scomparendo dagli scaffali.
Personalmente amo scattare ancora in pellicola anche se ormai il digitale è diventata una scelta obbligata in ambito lavorativo per fare fronte alle richieste sempre più pressanti dei clienti soprattutto in relazione ai tempi di consegna e alla delocalizzazione del lavoro (non ci fosse l’FTP saremmo persi!)
La cosa che più mi lascia perplesso è però la diffusa e radicata credenza che il digitale abbia portato solo benefici e soprattutto abbia portato con se un grande risparmio monetario… Ma è veramente così? Personalmente non sono così sicuro…
Analizzando la cosa superficialmente dire che il digitale sia più economico dell’analogico sembra un’affermazione inattaccabile!
Con una macchina fotografica a pellicola ogni volta che si fa “click” si “spreca” uno scatto del rullino… e su ogni rullino 35mm possono esserci solo fino ad un massimo di 36 pose! Ognuna delle 36 pose ha pertanto un costo ben preciso e definito composto dal prezzo del rullino, dallo sviluppo e dalla stampa di ciascun fotogramma (o almeno della realizzazione del provino). Credo di non scrivere una castroneria se affermo che il costo di ogni scatto in pellicola si aggiri mediamente intorno a 1 Euro.
Ora veniamo al digitale. Quanto costa scatto? Bhé… nulla! Lo posso fare, tenere, buttare scaricare sul computer e metterlo online. Non ci sono rullini che si consumano, non c’è sviluppo e stamperò solo le foto per cui il mio Cliente pagherà. Quindi il digitale è chiaramente più economico della pellicola e del processo analogico? Sembrerebbe di sì… ma NON È COSÌ!!!
In tutti questi calcoli è stato considerato solo il prodotto finale, lo scatto, la fotografia, risultato, l’output… chiamiamolo come più ci piace… In questo conteggio non è minimamente stata presa in considerazione l’attrezzatura necessaria per arrivare a quel risultato finale.
Un fotografo digitale per effettuare professionalmente e al meglio il suo lavoro necessita di:
- due corpi macchina
- un abbondante corredo di lenti
- un paio di lettori di card performanti
- flash, illuminatori dedicati e vari “modificatori di luce” (softbox, bouncers, stativi, ecc.)
- un computer portatile per il lavoro sul campo
- un computer fisso per la postproduzione e l’archiviazione
- un monitor per cromie
- una stampante di buona qualità
- hardware e software per la correzione cromatica e il color management
- periferiche esterne per la conservazione sicura dei file e il backup
I listini li possiamo consultare tutti online… un’attrezzatura di questo tipo arriva agilmente a costare intorno ai 35.000 Euro!!! La cosa ancora più “drammatica” è che, come tutte le cose in cui la tecnologia è coinvolta, è necessario rimanere al passo con i tempi… sicché un’attrezzatura di questo tipo ha una vita media che si aggira, al massimo, intorno ai 5 anni.
Dall’altra parte della barricata, invece, un fotografo totalmente analogico per svolgere il suo lavoro al meglio, qualche anno fa (certe cose ormai non sono nemmeno più reperibili in commercio!) avrebbe probabilmente speso una cifra intorno ai 15.000 Euro… meno della metà! Ancora meno se si considera che l’obsolescenza di un’attrezzatura analogica è molto più lenta e il ciclo di vita può arrivare tranquillamente fino ai 10 anni.
Tecnologia | Costo Attrezzatura | Ciclo di Obsolescenza | Costo Medio Annuo |
ANALOGICO | 15.000 Euro | 10 anni | 1.500 Euro |
DIGITALE | 35.000 Euro | 5 anni | 7.000 Euro |
Risulta pertanto evidente che per arrivare al punto di pareggio sia necessario fare almeno 5.500 scatti in un anno e, si sa, chi è (o era) abituato a scattare in pellicola difficilmente scattava (e scatta) lunghe “raffiche” di fotografie.
Inutile dire che questo post voleva semplicemente essere provocatorio e spingere alla riflessione. Spesso nella formulazione del prezzo del nostro lavoro ci dimentichiamo di considerare tutti questi “costi occulti”. Ancora più spesso risulta difficile farli percepire al Cliente. Se si impara a conoscere il mercato è facile capire quanto l’attrezzatura invecchi in fretta: una macchina fotografica compatta di oggi è probabilmente allo stesso livello qualitativo (come resa fotografica) di una reflex digitale di 5 anni fa, un iPhone (e notoriamente la fotocamera degli iPhone non è la migliore del comparto telefonia) ha una resa fotografica migliore di una reflex digitale di 10 anni fa!
E tu? Cosa ne pensi?