
Il plagio e il furto in fotografia: come difendersi? (1/3)
Questa guida è stata liberamente tratta ed adattata da un articolo di Robert Baggs pubblicato su www.diyphotography.net, nel quale il fotografo riportava una situazione in cui, magari, ti sei ritrovato anche tu: una delle sue foto di maggior successo era stata plagiata da un fotografo, che l’aveva ricreata partendo da zero. Stesso soggetto, stessi effetti, stesso… tutto, a partire dall’idea.


Il fotografo in questione non aveva né rubato la sua immagine né ne stava vendendo una “copia”, ma aveva comunque rubato un’idea per cui si poteva certo entrare nell’ambito del furto di proprietà intellettuale.
Come farsi valere legalmente, però, in una situazione di questo tipo? È possibile proteggere le proprie immagini anche in caso di plagio?
Questa guida nasce dall’intento di unire tutte le informazioni più rilevanti in questo ambito, per aiutare te e gli altri fotografi a trovare soluzioni utili ad uno dei problemi che sembra affliggano amatori e professionisti senza distinzioni.
Sono 3 le parti principali:
1. prevenzione: primo passo, come prevenire o scoraggiare il plagio o il furto delle tue immagini;
2. ricerca: secondo passo, come individuare e identificare qualunque immagine o idea che sia stata rubata – internet è vasto e trovare le tue immagini dove non le hai pubblicate tu stesso è un arduo compito!
3. reazione: terzo passo, i diversi modi con cui puoi reagire se scopri che una o più delle tue immagini o idee sono state rubate.
DEFINIZIONE DI PLAGIO
Per prima cosa, è importante conoscere le differenti tipologie di plagio e quando qualcosa rientra o meno in questa casistica. Il Vocabolario Treccani definisce il plagio come “il fatto di chi pubblica o dà per propria l’opera letteraria o scientifica o artistica di altri; anche con riferimento a parte di un’opera che venga inserita nella propria senza indicazione della fonte”.
Per maggior precisione, la definizione legale è la seguente:
“Il plagio è definito come la parziale o totale attribuzione di parole, idee, ricerche o scoperte altrui a se stessi o ad un altro autore, a prescindere dalla lingua in cui queste sono ufficialmente presentate o divulgate, o nell’omissione della citazione delle fonti. Il plagio può essere intenzionale o l’effetto di una condotta non diligente”
(Il plagio: riferimenti normativi e casi giurisprudenziali, Prof. Avv. Alberto Musso)
Quindi, prendere il lavoro di un altro e spacciarlo per proprio non si riferisce esclusivamente al caso più ovvio, ovvero quando qualcuno usa una foto che hai fatto tu e dichiara di averla scattata lui stesso. Questo è certamente un caso di furto e nonostante la facilità della sua individuazione, è ancora pesantemente il più comune.
Il tutto si è notevolmente aggravato sia per il passaggio delle foto dall’analogico al digitale (come “produzione” e come “archiviazione”), sia per l’avvento di internet; questo, banalmente, per dire che un fotografo che fa soltanto foto su pellicola e non ha una presenza online può dormire sonni tranquilli.
Tuttavia, i vantaggi dell’era digitale superano di gran lunga gli svantaggi, quindi non mi dilungherò in merito. A volte, è meglio rischiare 😉
Il furto diretto di un’immagine non è l’unico modo in cui un fotografo risulta vulnerabile al plagio. Vi è una lunga lista di esempi di plagi visuali che riguarda il furto di un’idea o di un concetto; la linea che separa idee simili dal furto di un’idea originale è quasi sfocata al di là della distinzione (nota: “quasi”).
Se, per esempio, scattassi una foto ad una donna in abito rosso di fronte alla Tour Eiffel, non dovresti sentirti offeso se vedessi la foto di un altro in cui compare una donna in abito rosso di fronte ad un punto di riferimento del genere… sempre che i dettagli della foto non siano stati seguiti troppo da vicino, e allora si tratterebbe di certo di un caso di plagio.
Il plagio è un problema profondo e difficile nella fotografia, oggi più che mai, e se dovessi scrivere un articolo onnicomprensivo in merito, somiglierebbe certo di più ad un vero e proprio tomo che ad un semplice articolo.
Quindi, spostiamoci al punto più importante: la prevenzione.
1. PREVENZIONE
Ho messo la prevenzione come passo più importante semplicemente perché “prevenire è meglio che curare”, e il plagio non fa eccezione. Quindi, ecco alcuni modi per evitare i furti di immagini.
1.1 WATERMARK
Questo è uno dei modi più ovvi per scoraggiare potenziali furti delle tue foto e uno dei più semplici da seguire. Un watermark è semplicemente il logo o il nome dell’autore, spesso accompagnati dalla data e dal fidato ©. Vale la pena di aggiungere che non è vero che le immagini senza © non sono protette dalla legge sul copyright – si tratta di una leggenda!
La filigrana è strumento molto utile per due motivi:
– per prima cosa, funziona come deterrente – più lavoro il ladro deve fare, più cercherà altre facili alternative;
– inoltre, ha i suoi scopi promozionali.
I modi più comuni ed efficaci per aggiungere il watermark alle tue immagini possono essere effettuati sia con Lightroom che con Photoshop.


Le filigrane sono una scelta facile, ma sono anche facilmente neutralizzabili. Ad esempio, se il marchio si trova in uno degli angoli della foto, può essere tagliato via e la foto, con il crop, risulterà ancora senza nome. Inoltre, spesso non sono particolarmente difficili da clonare con Photoshop. Ancora una volta, bisogna sottolineare che le filigrane funzionano come deterrente e non sono certamente un metodo a prova di proiettile 😉
1.2 COPYRIGHT DALLA MACCHINA
Un altro semplice modo per avere un ulteriore livello di protezione è aggiungere le informazioni di copyright direttamente in macchina, in modo che ogni immagine contenga già gli EXIF dell’autore, le informazioni sul copyright e così via.
Se non sai come farlo, ti consiglio la lettura di queste due guide (in inglese):
1.3 FACILITÀ DI ACQUISIZIONE
1.3.1 Siti di condivisione foto
Per evitare che le tue foto siano rubate direttamente, devi essere sempre vigile e spesso uno dei modi più facili ed importanti è quello più trascurato.
Se un ladro può trovare le tue foto, fare click con tasto destro e “salva come” sul file di dimensioni originali, allora è il caso di gestire diversamente le proprie immagini su internet 😉
Il caso più esemplare in merito è quello delle immagini su Flickr: un gran numero di foto ad alta qualità può essere cliccata con tasto destro, selezionata a piena risoluzione e scaricata immediatamente e senza problemi.
Per scoraggiare il download selvaggio, Flickr mette a disposizione diverse licenze di utilizzo delle immagini che “consentono di controllare le modalità di utilizzo delle tue foto da parte degli altri utenti. Puoi limitare l’utilizzo dei contenuti da parte degli altri utenti o consentirlo senza restrizioni”.
Ma
“Nonostante l’opzione “Visualizza tutte le dimensioni” sia ancora disponibile in seguito alla disattivazione della dimensione originale, il formato grande e quelli inferiori saranno comunque accessibili dagli altri.
Se la possibilità di scaricare il formato grande ti mette a disagio, puoi sempre scegliere di caricare la foto a dimensioni inferiori.”
(https://it.aiuto.yahoo.com/kb/flickr/Lopzione-Visualizza-tutte-le-dimensioni-viene-comunque-visualizzata-dopo-aver-disattivato-il-download-della-dimensione-originale-sln7545.html)
Si può comunque impostare una preferenza globale per controllare chi può visualizzare la versione originale delle tue foto, che finiscono con combinarsi con le impostazioni sulla privacy; inoltre, se hai applicato una licenza Creative Commons, gli originali possono essere scaricati da tutti, per cui è bene cambiare la licenza predefinita (leggi le info qui).
1.3.2 Portfolio
Un altro problema comune è il portfolio di un fotografo. Lo stesso problema evidenziato poco fa con Flickr può essere riproposto, anche se in grado minore, anche sul tuo sito. Se il click+tasto destro è consentito assieme al “salva immagine” sulle tue foto, allora potresti dover ripensare a come condividere queste immagini 😉
Questo può essere risolto usando un portfolio che abbia disabilitata la funzione del click+tasto destro, o in alternativa usando un portfolio Flash con le stesse opzioni.
Se una persona è anche lontanamente consapevole di come funzionano i computer, allora saprà che questa non è certo la soluzione definitiva. Non c’è niente che possa fermare un utente dal fare uno screenshot della schermata e ritagliare l’immagine che desiderano salvare, ma certamente, avrà soltanto una versione a bassa risoluzione che sarà davvero poco utile 🙂
1.4 PAGARE I DIRITTI
Non è semplice da ammettere ma sì, per ottenere la miglior protezione per il tuo lavoro devi pagare per far sì che la legge venga applicata in tutto e per tutto a garanzia dei tuoi diritti. Ci sono altre due strade percorribili per prevenire il plagio o il furto in questo senso, eccole di seguito.
1.4.1 Copyright

Il primo metodo è registrare il copyright. Per una guida completa sui passi da seguire, cosa fare e quali diritti offre al fotografo, ecco una pagina molto utile: http://www.copyright.it/deposito-di-registrazione-del-diritto-d-autore.html.
Anche se la registrazione del copyright di un’immagine non è certo economica – soprattutto se stai pensando di farlo per una certa mole di lavoro – ha comunque i suoi vantaggi.
Non può impedire che il furto si verifichi ma significa che, se dovesse succedere, ci si può trovare in una posizione migliore – legalmente parlando – ed è la garanzia migliore per ricevere il risarcimento più alto possibile.
1.4.2 Digimarc
Di tutti i metodi di prevenzione elencati fino ad ora, il Digimarc è probabilmente quello più completo ed efficace. Ecco la descrizione di ciò che fa per le immagini:
Digimarc® per Immagini ti permette di inserire impercettibili, persistenti filigrane digitali nelle tue immagini, per comunicarne la proprietà ed altre informazioni – ovunque le immagini viaggino su Internet.
Offrono un certo numero di pacchetti che variano a seconda delle esigenze del professionista; in breve, aggiunge un watermark digitale sulle immagini che, che non può essere né rimosso o modificato, e ciò significa che le immagini registrate sono tracciate inesorabilmente.
I prezzi sono ragionevoli, soprattutto se non devi farlo su migliaia e migliaia di immagini all’anno, ma, come gli altri deterrenti e modi di proteggere le immagini elencati sopra, anche questo non è infallibile. Le immagini registrate possono ancora essere rubate e i diritti rimangono i medesimi che senza Digimarc, ma il vantaggio della registrazione è quello di permetterne rapidamente l’identificazione.
Questo ci porta alla sezione successiva: come trovare le immagini che sono state plagiate o rubate.
Lo vedremo, però, nel prossimo articolo 😉
Ti sei mai trovato in una situazione di plagio o furto delle tue foto? Come hai agito?
Hai mai utilizzato uno dei metodi di prevenzione di cui sopra o ne hai altri da suggerire?
Aspetto i tuoi commenti!
Gloria