Chi siamo

  • FotografiaProfessionale

Trainer e staff

  • Simone Poletti
  • Simone Conti
  • Nicola Montanari
  • Marco Onofri
  • Giorgio Cravero
  • Fulvio Maiani
  • Diego Vigarani
  • Giovanni de Sandre
  • Paolo Baccolo
  • Emanuela Gandolfi

I nostri videocorsi ed ebook

  • Auto & Moto
  • Fashion
  • Paesaggio
  • Ritocco
  • Ritratto
  • Still Life
  • Corsi di Photoshop
  • Corsi di Lightroom
  • Corsi di Capture One
  • Corsi di Fotografia

Accademia di Fotografiaprofessionale

  • Crea, gestisci e promuovi la tua impresa fotografica di successo
  • Accademia di Post Produzione
  • Accademia di Fotografia

live

  • WS Photoshop Base
  • WS Photoshop Intermedio
  • WS Lightroom vs Capture One
  • Workshop Luci da Pro
  • Masterclass

Blog

  • Blog

I nostri partner

  • Partner Ufficiali
  • Eizo
  • Fujifilm
  • Wacom

Info

  • Contatti
  • FAQ
  • Condizioni di vendita
  • Condizioni di privacy
  • Skip to content
  • Skip to footer
FotografiaProfessionale.it

FotografiaProfessionale.it

Soluzioni e Tecniche dai Professionisti della Fotografia e della Postproduzione

0 0,00€
Interviste
Torna al sito
  • Fotografia
    • Tecnica Fotografica
  • Post-produzione
    • Tecnica Post-Produzione
  • Recensioni
  • Interviste
  • News ed Eventi
  • Cronologia articoli

In viaggio con un paesaggista: Enrico Pescantini

Interviste 12/10/2018 Lorenzo Montanari

“In viaggio con un paesaggista” è uno spazio dove intervisto un fotografo paesaggista italiano. Ma non paesaggisti a caso, gente importante eh 😉

Enrico Pescantini è l’intervistato di oggi.

Gli piace viaggiare, e far viaggiare le persone con le sue foto.
Gli piace viaggiare ovunque, e intendo letteralmente ovunque: in aria, in acqua e sulla terra. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove viste.

Ah, tra l’altro, Enrico ha pure recentemente vinto, grazie ad una sua foto scattata da un drone, un premio di National Geographic come Fotografo di Viaggi dell’anno, nella sezione “Città”.

Allacciate le cinture, si parte.

Allora, intanto ciao e grazie di aver accettato di fare questa breve intervista 😊

Partiamo dalla cosa più importante, la meta: come la scegli?

Innanzitutto diciamo che mi considero più un fotografo di viaggio che paesaggista: attraverso i miei scatti, mi pongo l’obiettivo di far conoscere a tutti le meraviglie del nostro pianeta, siano esse naturali, paesaggistiche o wildlife. La scelta della meta è molto di cuore, oltre che le ovvie valutazioni economiche del viaggio. Negli ultimi anni prediligo mete dove la natura è predominante, e posso alternare diversi tipi di fotografia, da quella tradizionale, a quella aerea e subacquea. Una destinazione che mi permette di scattare fotografie con tecniche e soggetti molto diversi è sicuramente preferita rispetto a una meta “monotona”.

Io, da aspirante paesaggista, mi trovo sempre a dover coniugare due approcci per me differenti, ma complementari, alla fotografia di paesaggio: la pianificazione e il semplice vagare in cerca di ispirazione. Una volta scelta la meta, tu come procedi all’organizzazione del viaggio? Pianifichi nei minimi dettagli (con tanto di software per la posizione del sole e ore di golden e blue hour) ogni scatto, o “vagabondi” in cerca di idee?

I miei viaggi sono tutti organizzati e pianificati da me in prima persona, in ogni loro aspetto: tappe, alberghi, ristoranti, escursioni, ogni cosa. C’è un notevole lavoro di mesi di ricerca dietro ogni viaggio, al fine di trovare i posti e le esperienze migliori dove scattare. Tuttavia, al di là di alcuni “must” fotografici che scelgo prima di ogni viaggio, all’interno di ogni luogo mi muovo abbastanza in libertà, lasciandomi ispirare. Ovviamente cerco di essere nei posti giusti all’ora del giorno giusta, ma in un viaggio, soprattutto se molto intenso, è impossibile pianificare ogni cosa, e bisogna lasciare spazio ad imprevisti, e creatività. La fotografia è arte, non è scienza o ingegneria, e credo che una esagerata pianificazione soffochi la creatività necessaria ad ottenere dei buoni scatti.

Lo zaino di un paesaggista tende a riempirsi facilmente tra ottiche, corpi macchina e accessori vari. Tu come gestisci la tua attrezzatura? Meglio viaggiare leggeri, o meglio avere sempre tutto con sé onde evitare imprevisti?

Scattando fotografia “tradizionale”, fotografia aerea e anche sott’acqua, la scelta dell’attrezzatura è fondamentale. Personalmente devo portarmi 3 tipologie di attrezzatura diverse, quindi cerco di avere il meno possibile con me, della qualità migliore possibile. Nel mio ultimo viaggio ad esempio, in Namibia, sono quasi riuscito ad avere tutto in un unico zaino. Per la fotografia tradizionale, una mirrorless fullframe con il “tuttofare” 24-70mm, con in più un 70-300 per le sessioni di safari e un 14mm 2.8 per le fotografie della via lattea. Come fotografia aerea un drone DJI Mavic, da poco sostituito con il Mavic 2 PRO, compatto ma con ottima qualità fotografica. Per gli scatti “action” o acquatici una GoPro Hero 6 Black, che uso come “jolly” dove non posso avere con me attrezzatura migliore ma più “delicata”

In base all’attrezzatura, quindi, bisogna scegliere il modo più adatto per portarsela con sé. Tu usi uno zaino, una tracolla, o qualche prodotto che ancora noi non conosciamo?

L’attrezzatura e il modo per trasportarla dipendono molto dalla pianificazione di scatti che ho in mente di fare: se affronto un viaggio su strada, mi permetto di avere tutto con me a disposizione in auto, e prendere di volta in volta l’attrezzatura necessaria. Durante escursioni miste, ho con me uno zaino Kata che mi permette di avere obiettivi, drone e go pro in un unico comodo zaino. Per giornate “urbane”, o durante la visita di siti archeologici dove sono richieste tante ore di esplorazione, ho con me solo la fullframe con il 24-70, fissata attraverso un cinturone con “fondina” laterale, proprio come una pistola, di modo che non pesi nulla sulle spalle, e sia facilmente “estraibile”. È impensabile per me soffrire troppo per portare l’attrezzatura, rischio di rovinarmi la giornata e soprattutto non essere nello spirito giusto per realizzare gli scatti con ispirazione artistica.

Ultima domanda, molto libera: lascia un consiglio ai lettori, su come affrontare al meglio la fotografia di paesaggio. 

L’attrezzatura, gli obiettivi e la macchina fotografica sono un mezzo, non un fine. Troppi fotografi passano più tempo a leggere schede tecniche di attrezzatura invece di vivere l’ambiente ed immergersi in esso. La fotografia è arte, è un mezzo di espressione, al di là dei risultati che potete avere. Fatelo per voi stessi, fatelo perché vi piace e sicuramente otterrete degli scatti migliori!

Puoi seguire Enrico:
Sul suo sito: http://www.pescart.com/
Su Instagram: https://www.instagram.com/pescantini/

Lorenzo

Tecniche Paesaggio 3

I nostri Partner

Footer

AREA CLIENTI
  • Il tuo Account
  • Richiedi supporto
  • Contatti
  • Blog
CORSI
  • Video-Corsi Pro
  • Video-Corsi Free
  • Eventi Live
  • Accademia di Fotografia Professionale
PARTNER
  • Diventa Partner
  • Prog. Affiliazione
  • Facebook
  • Instagram
  • Linkedin
  • YouTube

Registrati o fai login per avere accesso a tutti i tutorial free

Iscriviti al sito e potrai subito accedere a tutti i nostri video-corsi ed ebook gratuiti, per sempre, senza limiti di tempo e senza obbligo d’acquisto.

Registrati
Login
Copyright © 2009-2021 - FotografiaProfessionale.it è una divisione di WHYnot? sas - P.IVA 01867760355 - REA RE 230578 - Privacy Policy - Cookie Policy - Impostazioni Cookie - Website by Black Studio