
Lavorare nel mondo della fotografia: l’Assistente Digitale
Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo che affronta un tema a mio modo di vedere fondamentale: il cambiamento come opportunità professionale, personale e di business.
L’articolo lo puoi leggere qui e credo che possa essere interessante anche per te, se vuoi lavorare nel mondo della fotografia e della postproduzione o se stai già lavorando nell’ambiente e magari ti trovi, come tanti, in difficoltà nel trovare il tuo spazio e la tua collocazione.
Non è semplice, soprattutto oggi, trovare un lavoro che ti appassioni e ti dia soddisfazione e, allo stesso tempo, ti possa garantire il giusto riconoscimento economico.
Ora, dando per scontato che la nostra passione più grande è legata al mondo della fotografia e a tutto ciò che ad esso ruota intorno, ho cercato di fare un’analisi della situazione e di trovare delle soluzioni. Sì, delle soluzioni, perché le chiacchiere, scusa la franchezza, contano veramente poco e rimanendo su Facebook a lamentarsi non si trovano né clienti e nemmeno posti di lavoro 😉
Il punto, come scrivevo anche nel precedente articolo, è rendersi conto che i cambiamenti non sono reversibili e che il cambiamento che c’è stato nel mercato della fotografia ha modificato per sempre le regole di accesso e di remunerazione.
Per usare una metafora semplice semplice: è come trovarsi davanti ad una grande porta che anni fa era spalancata, negli ultimi tempi era socchiusa e oggi è sprangata. Puoi continuare a tirare testate contro la porta e farti venire una fortissima emicrania, oppure guardarti intorno… potresti scoprire che ci sono decine di finestre o di altre porticine aperte, che aspettano solo te.
Se la porta sprangata è il ruolo di fotografo come veniva concepito qualche anno, le diverse porte e finestre aperto sono:
– nuove tipologie di fotografi, più organizzati e competenti su diversi aspetti della gestione delle immagini e del business fotografia
– figure professionali che sono borderline fra il fotografo e altri ruoli, ad esempio gli assistenti, che iniziano occupandosi di una parte del servizio per poi crearsi delle opportunità come fotografi vero e proprio o specilizzandosi PROPRIO COME ASSISTENTI

Già, perché quella di assistente è una professione vera e propria con delle caratteristiche peculiari, delle competenze necessarie e addirittura delle agenzie specializzate.
Infatti l’avvento del digitale ha sì aumentato la concorrenza nel mondo della fotografia (e alzato DRASTICAMENTE il livello medio dei fotografi “dilettanti”), ma anche creato spazio per una serie di figure professionali che prima non esistevano. Una di queste è sicuramente quella dell’Assitente Digitale.
Chi e che ruolo svolge un ASSISTENTE DIGITALE?
L’Assistente Digitale è un professionista che riunisce in sé una serie di caratteristiche tipiche del fotografo ed altre tipiche del ritoccatore: si occupa infatti della gestione delle attrezzature digitali e del controllo della qualità dell’immagine, lasciando così al fotografo la possibilità di concentrarsi COMPLETAMENTE sull’inquadratura e sul rapporto con il soggetto.
L’Assistente Digitale conosce le fotocamere più diffuse e i dorsi digitali più utilizzati in modo da essere un valido supporto per il fotografo. Se per uno shooting si sceglie di noleggiare un nuovissimo dorso digitale Phase One o l’ultima Hasselbald, dovrà essere l’Assistente Digitale a documentarsi sulle principali caratteristiche e sul funzionamento della fotocamera, in modo da rendere più semplice il lavoro del fotografo e da garantire risposte competenti e supporto qualificato in caso di problemi tecnici.
L’Assistente Digitale prepara la macchina e le schede di memoria per lo shooting e controlla che le batterie siano cariche, le ottiche in perfetto stato e il sistema di trasmissione da macchina a computer (se si lavora in acquisizione diretta) sia funzionante e performante. La cosa più fastidiosa che possa succedere sul set di uno shooting è perdere tempo perché il sistema digitale non funziona o è lento in fase di trasmissione dati.
L’Assistente Digitale deve essere il primo responsabile e consapevole della situazione, in modo da poter apportare i dovuti correttivi o suggerire al fotografo la giusta strategia operativa da seguire. Per questo il lavoro dell’assistente digitale comincia qualche giorno prima dello scatto, quando inizia a studiare l’attrezzatura che dovrà utilizzare e prepara le eventuali contromosse.
La “borsa” dell’assistente digitale è composta dall’attrezzatura A, dal piano B nel caso l’attrezzatura A dia problemi, dal piano C nel caso A e B non funzionino, dal piano D ecc… 🙂
Il vero valore aggiunto dell’Assistente Digitale entra in gioco al momento dello scatto. Grazie a sistemi per lo scatto in acquisizione diretta come Capture One di Phase One (giuro che non faccio pubblicità, è solo il più utilizzato dai professionisti con i quali ho avuto modo di lavorare), mentre il fotografo scatta, l’assistente può controllare, in tempo pressochè reale, tutte le caratteristiche dello scatto. L’Assistente Digitale è responsabile del controllo dell’esposizione, della messa a fuoco e di eventuali possibili problemi.
Sul set fotografo e assistente si interfacciano di continuo e fanno un briefing MOLTO PRECISO prima ancora di iniziare a scattare: in questa fase il fotografo potrà spiegare all’assistente che tipo di scatti ha intenzione di realizzare, se vuole l’esposizione in high-key o in low-key, così che l’assistente possa apportare i dovuti correttivi e dare indicazioni durante lo shooting. Non è raro sentire, durante un servizio, assistenti digitali che indicano al fotografo di “alzare di uno stop” o di “chiudere un po’ il diaframma” perché la messa a fuoco rischia di dare problemi. Se si scatta con Hasselblad e un tessuto crea problemi di moirée, deve essere l’assistente digitale ad accorgersene e deve essere lui (o lei) ad alzare la mano e a suggerire l’uso di un corpo macchina con filtro antialias più adatto per quello scatto.
Il ruolo dell’Assistente Digitale non è non può essere semplicemente quello di un manichino che monta l’attrezzatura, il computer e se ne sta lì a guardare le foto che arrivano! DEVE essere un vero partner per il fotografo ed è, come dicevo all’inizio, una figura professionale fondamentale per la riuscita di un servizio.
L’Assistente Digitale è anche responsabile delle immagini scattate: non solo “cambia le schede” e scarica i file sul computer, ma divide gli scatti in cartelle secondo il sistema concordato con il fotografo ed effettua il back-up di tutti gli scatti. Non è un lavoro semplice, anzi! Serve professionalità, velocità e competenza operativa perché gran parte dei momenti fondamentali passano fra le mani dell’Assistente Digitale.

E non finisce qui!
L’Assistente Digitale concorda con il fotografo (ed eventualmente con il cliente) l’aspetto e l’atmosfera delle fotografie e lavora le immagini in sviluppo per realizzare una prima “bozza” degli scatti finiti. È una sorta di galleria Polaroid che l’assistente realizza con gli scatti scelti per ogni situazione, per dare al cliente (o al fotografo) un’idea più chiara e immediata del risultato finale del lavoro. Se le immagini scattate devono essere inserite in un fotomontaggio o in una gabbia grafica, l’Assistente Digitale realizza un pre-montaggio o un pre-inserimento nella gabbia grafica. Questo sviluppo e questa preview devono essere realizzate in pochi minuti, sul set, senza rallentare il lavoro e senza perdere di vista tutti gli altri aspetti.
Ho svolto il ruolo di Assistente Digitale decine di volte, l’ultima qualche settimana fa, sul set di uno scatto automotive: dovevo assistere il fotografo (Simone Conti), fare una rapida post degli scatti e scontornare velocemente l’auto per montarla in una serie di scatti ambientati. Questo lavoro era importantissimo perché dovevamo essere assolutamente certi che l’inclinazione e la prospettiva degli scatti fosse corretta.
Insomma, chi fino ad ora ha pensato che il ruolo di Assistente Digitale fosse, in fondo, un ripiego rispetto alla professione di fotografo o a quelle di assistente “classico”, credo abbia sottovalutato la professionalità e le capacità richieste. Conosco fotografi che, pur avendo grandissimo talento nel loro mestiere, sarebbero letteralmente persi senza il loro esperto assistente digitale, chiedete a loro se l’assistente digitale è davvero un ruolo marginale 😉
Non è raro vedere Gianluca (uno degli assistenti digitali di maggior talento che conosco e anche un eccellente fotografo) SCEGLIERE le foto al posto del fotografo. Scena vista più volte sul set: l’Assistente Digitale scorre le foto e mette le “flag” sugli scatti scegli, il fotografo è dietro di lui, in silenzio. Ogni tanto (di rado) l’assistente si gira e lo guarda, in dubbio se “tenere” o meno uno scatto, il fotografo risponde solo “si” o “no“. In tutto questo c’è di fondo un rapporto di grandissima fiducia e stima reciproca.
Ora rimane l’ultimo punto: come fare per diventare un Assistente Digitale di talento e con le giuste competenze?
Beh, la risposta è semplice: studiare, prepararsi con attenzione, costruire il proprio profilo professionale con grande cura e dedizione e mettersi a disposizione dei fotografi, delle agenzie specializzate e degli studi, facendo in modo che tutti lo sappiano!
Come? Puoi sicuramente iniziare dai nostri video-corsi, ma stiamo preparando una sorpresa davvero interessante per darti una mano a trovre nuove strade nel mondo della fotografia professionale 😉
Per ora è top-secret, ma non dovrai aspettare tanto…
A presto e buon lavoro!
Simone Poletti