
Ma che bel castello! La Thursday Post di Giugno.
Eccoci di nuovo all’appuntamento mensile con la PostProduzione del Giovedì! In rigoroso ritardo, ecco la Thursday Post(production) di Giugno, la rubrica che ti permette di seguire un lavoro di post-produzione passo dopo passo e SOPRATTUTTO di scaricare il PSD originale e scrutare fra i livelli per scoprire tutti i miei segreti.
Il mese scorso abbiamo affrontato un montaggio “tropicale” che puoi trovare qui.
Questo mese ho scelto un’immagine che ho realizzato qualche anno fa per una specie di contest fra “malati” di post-produzione: dovevamo realizzare un fotomontaggio complesso in poche ore, ispirandoci ad una bellissima elaborazione digitale realizzata da Taylor James, una delle agenzie di Photo editing migliori al mondo.
Il risultato del mio lavoro (e di circa 4h di Photoshop) è quello che vedrai in questo post. Credo che sia la dimostrazione che non servono grandi mezzi per realizzare un buon montaggio (la foto originale era un jpeg scaricato dal web) e che anche una vecchia versione di Photoshop (in questo caso la CS4) ha tutto ciò che ti serve per realizzare un ritocco professionale.
Il mio elaborato è ispirato alla crisi del mercato immobiliare e si intitola…
Real Estate Market Crisis!
La prima cosa da fare per realizzare un montaggio come questo è SCEGLIERE LE FOTOGRAFIE!
Ho pensato a quale soggetto volevo produrre e ho immaginato un castello di carte un po’ più grande di quelli che si fanno in spiaggia 🙂 e quale castello meglio di Neuschwanstein poteva rispondere alle mie esigenze? Sembra il castello della Disney (ne ha ispirato il disegno) e si trovano centinaia di fotografie anche di buona qualità.
Quella che ho scelto non è meravigliosa per toni e colori, ma ha l’inquadratura che volevo e anche un po’ di ponteggi per il restauro che posso aiutare a dare un po’ di realismo alla mia immagine.
Ecco l’immagine di partenza!

Su questa immagine ho iniziato le elaborazioni, scontornando, per prima cosa, il castello e la collina boscosa in primo piano per “separare” i piani focali dell’immagine e poter gestire soggetto e sfondo separatamente… mi sono insomma “riappropriato” di alcune peculiarità della fotografia che in post-produzione non sarebbero gestibili 😉
Scontornato il castello una volta sola, ho la maschera da utilizzare per tutto il lavoro di post! Ho quindi sfocato lo sfondo e applicato un livello di regolazione per renderlo più scuro.
Così ho “staccato” maggiormente il soggetto dallo sfondo! Ecco il risultato:

A questo punto però dovevo modificare il placido cielo di una assolata giornata bavarese per ottenere un effetto più minaccioso e adatto al messaggio che volevo trasmettere.
La maschera di livello già pronta mi ha aiutato nel fotomontaggio di un cielo scuro, minaccioso e pieno di nubi che ho estrapolato da un’altra immagine (dalla prospettiva coerente).
Fondamentale è uniformare colore (bastano un paio di livelli di regolazione) e grana dell’immagine: di rado due scatti trovati su web hanno la stessa grana e la stessa definizione. Si uniforma tutto all’immagine PEGGIORE, filtrando quella più definita e meno rumorosa con “Aggiungi disturbo” e “Intermedio” per rovinarla 😉
Ho iniziato anche a cancellare alcune parti del castello, perchè il “rivestimento” da applicare le avrebbe lasciate visibili…

Le regole che ho seguito in questo montaggio sono semplici, sono le stesse che spiego con dovizia di particolari nel mio ebook “I 7 Samurai” e che mi sono servite per i videocorsi di “Postproduzione Estrema” e “Ritocco Creativo“.
A questo punto, ero pronto per i passi successivi: ho dato un po’ di volume alle nuvole con la tecnica del Dodge&Burn e mi sono preparato a costruire il mio castello di carte.
La prima idea, quella che avrei portato a termine se avessi avuto a disposizione uno studio e qualche mazzo di carte, la prima idea dicevo era quella di costruire un enorme castello di carte e poi fotografarlo.
Ma sono uno degli uomini più maldestri del mondo e non avevo nessuna voglia di vedere il mio castello crollare più volte! E, soprattutto, non avevamo ancora messo a punto il nostro fantastico studio fotografico interno… quindi?
Quindi ho scansionato un intero mazzo di carte (si, TUTTO) e un paio di retri (uno rosso e uno blu) e ho deciso di usare la post per creare qualcosa che, altrimenti, non sarei riuscito a riprodurre.
Ma come mettere le carte nel modo giusto?
Per prima cosa: RISPETTARE LE PROSPETTIVE del castello originale. In secondo luogo, può aiutare avere uno schizzo sotto. Sotto dove? Ma su un livello no? 🙂
Tavoletta grafica, penna e qualche minuto per disegnare la posizione delle carte, e sono pronto a procedere!

Bene, ormai il più è fatto! No eh…
Mi sono dovuto armare di TANTA pazienza per scontornare le carte una ad una e posizionarle (UNA AD UNA) seguendo lo schizzo e i muri del castello fotografato.
Gli strumenti di trasformazione hanno lavorato alla grande per seguire le linee della prospettiva e alcune regolazioni dei toni e del colore sono state fondamentali per dare volume.
I ponteggi per il restauro mi hanno aiutato a dare l’idea che ci fossero davvero dei piccoli omini intenti a costruire un mega castello di carte da gioco!
Ho quindi copiato luci e ombre dal castello originale, riportandole sulle pareti di carte per renderle più realistiche. Ammetto che ho semplificato un po’ la struttura del castello eliminando alcuni spigoli e nicchie che sarebbero stati difficili da riprodurre con le carte, ma il risultato mi pare renda comunque riconoscibile il soggetto 😉

Ma, appena posate… le carte stanno già volando via!
È importante, a mio parere, inserire sempre un elemento divertente e inconsueto nei fotomontaggi: aiuta a far sorridere lo spettatore e… a distogliere l’attenzione dai difetti 😉
Un volta sistemate le carte ho sentito il bisogno di trovare una fonte per tutto quel vento di tempesta, le nuvole non mi bastavano più. Che fare? Un tornado? Una tromba d’aria? Un maxi ventilatore? (Buona idea, magari in futuro produrrò una variante!)
No, io volevo un drago! Un drago di nuvole che soffi sul mio castello di carte! Come fare? Tu lo sai disegnare un drago realistico a mano libera? Io NO!
Quindi mi sono avvalso di una “reference”, cioè ho trovato una bellissima immagine creata per il film Dragon Wars e ho RICALCATO le ombre e le luci del drago disegnandole a mano su un fondo del colore delle nuvole. In questo modo, con un po’ di manualità e di pazienza, ecco il mio feroce drago di tempesta!

Beh, ormai il tempo da dedicare al mio montaggio era quasi scaduto, si avvicinavano le 4 ore di lavoro e dovevo terminare l’immagine.
Quindi, ho aggiunto nuvole sia in primo piano che sullo sfondo, per rendere meno visibili sia l’orizzonte che gli alberi più vicini, nascondendo così qualche difetto.
Ho usato un pennello sfumato e molto grande ad un’opacità bassissima (<10), passando più volte diversi colori per riuscire ad ottenere una serie di velature più o meno intense. Tutto questo per cercare di ottenere un risultato il più possibile realistico. Obiettivo centrato solo in parte, dovrei lavorare ancora e meglio su quelle nuvole 😉
Le nuvole mi servono, anche e soprattutto, per INCORNICIARE la scena principale e portare tutta l’attenzione sul drago e sul castello.

Ormai il lavoro è terminato, ma mancano i tocchi finali, quelli che determinano il successo o il fallimento di un’immagine:
– Più dettaglio con un bel Double Focus (poi abbassato al 60%)
– Più volume con due livelli (uno bianco e uno nero) utilizzati per “aprire” le luci e “chiudere” le ombre. Livello bianco e livello nero in sovrapponi e un po’ di lavoro sulle OPZIONI DI FUSIONE per un risultato di grande qualità.
– Una bella desaturata per abbassare quei toni bluastri e un filtro fotografico caldo.
Ed ecco il risultato finale!

Bene, montaggio finito e immagine pronta!
Si tratta di un lavoro fatto per gioco, e quindi il requisito fondamentale era… divertirsi nel farlo. Obiettivo raggiunto 😉
Come promesso, qui puoi scaricare il file PSD dell’intero ritocco così potrai scoprire ogni singola operazione e curiosare fra i livelli.
Ti chiedo, ovviamente, di non pubblicare l’immagine senza credits, ma se vuoi esercitarti e provare a ripetere il mio ritocco (o magari a far meglio, perché no?), sei liberissimo di farlo, anzi, sarò felice di ricevere i tuoi scatti ritoccati e di commentarli con te: s.poletti@fotografiaprofessionale.it
Non mi resta che darti appuntamento al prossimo post, buon lavoro e buon divertimento!
Simone Poletti