
Mangiare con gli occhi
Sono le 11:30 mentre scrivo… e inevitabilmente introdurre questo argomento mi ha portata ad attingere ad una delle mie scorte di snack nel cassetto!
Quante volte hai comprato un dolce confezionato dal banco-frigo di un supermercato, attirato dall’immagine appetitosa stampata sulla confezione?
Quante volte hai scelto un piatto al ristorante perché la sua immagine ti ha fatto venire voglia di provarlo, più che il contenuto?
E cosa dire di quei bellissimi libri di cucina, che compri perché ti invogliano a cucinare e ricreare quei piccoli pezzi d’arte e portarli sulla tua tavola (anche se non sempre il risultato è uguale 😉 )?
Credo che ti sia capitato, come a me, almeno una volta.
Negli ultimi anni i blog dedicati al cibo sono cresciuti esponenzialmente di numero e la diffusione della smartphotography ci porta ad assaggiare piatti prelibati di ristoranti lontani miglia di chilometri da casa nostra, semplicemente grazie ad una foto.
Tralasciando gli scatti amatoriali, vorrei oggi concentrarmi su una categoria fotografica davvero appetitosa, la food photography, o meglio ancora, di cosa sta’ dietro ad un bel piatto fotografato.
È innegabile il potere ammaliante di un “ritratto” perfetto di una meringa dorata ad arte e composta come una scultura, almeno tanto quanto è improbabile che tra le nostre mura domestiche l’effetto della meringa sia quello… la bontà non si mette in discussione, mentre l’effetto scenico si!

Se anni or sono lo scatto di pietanze per l’editoria, la pubblicità o i risturanti era compito interamente curato dal fotografo e dal cuoco, oggi, tra le professioni correlate alla fotografia, si delinea quella del Food Stylist.
Spesso denominato/a in Italia Home Economist (per un’incorretta associazione in fase di traduzione dall’inglese, tra la figura di chi aveva studiato economia domestica per poi applicarne il know-how e diventare Food Stylist), il Food Stylist oggi è un profilo professionale che affianca il fotografo food quando il risultato deve essere impeccabile.
Chi è il Food Stylist? Cosa fa? Quali sono le sue armi del mestiere? Quale al sua formazione?
Delineare un profilo ben definito non è semplice. Il back ground di questo profilo professionale può essere dei più svariati. Certo è però che sono tutti accomunati da alcune caratteristiche fondamentali, prima tra cui, la passione per il cibo.
Dal cibo si parte, ma lo si plasma secondo criteri di composizione precisi, al pari di quanto si farebbe componendo un dipinto. Linee, figura, forma, colore, spazio e texture sono gli elementi (o vogliamo dire, ingredienti) fondamentali per comporre un piatto impeccabile.

Il tutto per rendere in 2D qualcosa che siamo abituati a vedere in 3D, altrettanto appetibile.
Come ogni stilista che si rispetti, anche nel campo food, i professionisti si distinguono per lo styling. Penso quindi che la cosa migliore per conoscere da vicino questa gustosa professione, e i suoi segreti, è incontrare gli addetti ai lavori in persona.
Con la prossima intervista ti presenterò il primo dei food stylists che ho deciso di intervistare: William Smith, dalla Windy City (Chicago, US).
A presto e… buon appetito.
Ingrid