No ai compromessi… più spazio all’illuminazione!
Ciao a tutti,
spesso sentiamo parlare di HDR… ma cos’è?…
L’HDR è una tecnica utilizzata per poter avere range di illuminazione più ampi (Hig Dynamic Range).
Vi è mai capitato di trovarvi in condizioni di luce tale da costringervi ad effettuare una scelta determinante su dove impostare l’esposizione, scegliendo se penalizzare le ombre o le alte luci?
Scelta che porterà a valorizzare solo parte dell’immagine lasciando il resto non leggibile o con colori inadeguati?
Bene… Qualsiasi scelta noi faremo… sarà sempre un compromesso… e sacrificherà particolari importanti del paesaggio o del soggetto che vogliamo fotografare.
A meno che…
… e qui viene in aiuto la tecnica dell’HDR, che unisce più immagini con valori di esposizione diversi. Si ha quindi il totale controllo sull’immagine in ogni suo punto e senza limiti di illuminazione.
Le immagini in HDR infatti memorizzano i valori fisici della luminosità e della radianza che possono essere osservate nel mondo reale, non solo quelli che possono essere riprodotti sullo schermo. Rappresentando una gamma di illuminazione più elevata, richiedono un maggior numero di bit (16-32). Si consiglia quindi di scattare in RAW, così da avere a disposizione file di partenza con il maggior numero di informazioni possibile.
Ma come si deve fare per realizzare un HDR?
L’HDR va pensato e ragionato a partire dallo scatto… e non improvvisato.
Lo scatto deve essere sempre lo stesso… cioè fatto dallo stesso punto di vista (si consiglia il cavalletto)… a variare sarà l’esposizione (alcune macchine fotografiche danno la possibilità di effettuare il Braketing/BKT che crea una serie automatica di immagini con diverse esposizioni).
Per completare l’opera bisogna disporre di un programma adeguato di elaborazione, come Photomatix, Photoshop…
Il resto è molto semplice, e i programmi in questione ci danno molte possibilità di regolazione dell’immagine per ottenere risultati ottimi.
Ok tutto questo è molto bello… ma voi vi chiederete… se i monitor o le stampanti hanno range più bassi come lo visualizzo l’HDR? Avete ragione… ebbene si… bisogna modificare e comprimere il range HDR, e i programmi elencati sopra, tramite la mappatura dei toni (tone mapping), riescono a rendere compatibile l’immagine a gamme più ridotte riuscendo comunque a mantenere l’aspetto iniziale dell’immagine HDR!!! 😀
La tecnica dell’HDR offre la possibilità di ottenere risultati spettacolari, che valorizzano tutta la gamma tonale dell’immagine con nitidezza dei particolari in ogni sua area. Una strada che permette ai fotografi di avere un controllo totale sui dettagli e sulle luci dell’immagine … senza dover effettuare scelte obbligate… e senza compromessi… 🙂