
Ogni mese una post e il mio PSD per “spiare” fra i livelli
La redazione di FotografiaProfessionale.it è un locale condiviso, nel quale abbiamo tutti la possibilità di guardarci in faccia e condividere idee e pensieri. Questo ci permette un confronto costante e passiamo buona parte del nostro tempo a cercare idee per migliorare il sito e la community, in modo da mettervi a disposizione contenuti interessanti e, se possibile, strumenti “didattici” davvero utili e funzionali.
Per questo, durante uno dei nostri brainstorming, abbiamo pensato di pubblicare, ogni mese, una fotografia scattata e postprodotta dal team di FotografiaProfessionale e di mettervi a disposizione sia i dati di scatto che, soprattutto, tutte le fasi della post-produzione. Per rendere ancora più interessante e utile questa nuova “rubrica”, ho deciso di metterti a disposizione il file .psd dell’immagine con tutti i livelli di correzione. Così potrai guardare fra il livelli e scoprire come affronto la post delle mie immagini e come ottengo i risultati che vedi.
È ovvio che, in questo caso, abbiamo “slegato i cavalli” e spesso esagerato con la post… a qualche purista del “Sacro Culto dello Scatto Intoccabile” potrà dare fastidio, ma non si impara se non facendo esercizio, e per essere in grado di fare 10 in totale sicurezza, devi saper fare 100.
Spero che la cosa ti sia gradita e che possa diventare un modo per confrontarci fra le diverse tecniche e i diversi utilizzi di Photoshop, credo che ci sia molto più da imparare da un’attenta analisi di un psd, piuttosto che da mille parole… datemi il psd di un ritoccatore e vi dirò che musica ascolta 🙂 (scherzo eh, non sono ancora capace di farlo…)
Cominciamo da questo giovedì con la prima immagine del nostro Thursday Post, il giovedì della postproduzione svelata!
Escaping Light
Iniziamo con uno scatto particolare, realizzato da Simone Conti sulle colline di Reggio Emilia. Simone ha realizzato questa serie di fotografie, in compagnia di alcuni amici crossisti, per testare i nuovi Flash Monotorcia Profoto B1 Air (e presto troverai la recensione proprio su questo sito), in un ambiente decisamente “ostile”, fra fango, pioggia e sentieri.
Ecco lo scatto originale, ed ecco i dati di scatto:
Macchina: CANON 7D
Ottica: EF24-105 f4 IS USM
Sensibilità: ISO 160
Focale: 58mm
Tempi: 1/200 sec
Diaframma: ʄ 9,0
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2 Flash Monotorcia Profoto B1 Air 500 Watt/s:
– 1 full power senza modificatori (a sinistra)
– 1 full power con honeycomb 10° (luce sul soggetto)

Una volta preso in mano lo scatto originale, la prima fase di correzione ha riguardato lo sviluppo in Lightroom: ho cercato di recuperare luminosità e di creare delle aree di colore differente, per realizzare quell’accostamento di colori complementari (sfondo freddo e soggetto caldo) che permette di rendere l’immagine più efficace e impattante.
In questa fase è FONDAMENTALE il confronto con il fotografo e Simone Conti mi ha dato indicazioni precise su quali zone raffreddare o scaldare e su come creare le giuste “cadute di luce”.
Ho cercato di sfruttare le potenzialità di Lightroom sia sulla correzione del colore che sul miglioramento dei toni. Prima di tutto, ho recuperato LUCI e OMBRE, rendendo l’immagine più luminosa e contrastata senza bruciare le alte-luci.
In seguito ho agito con filtri graduati per rendere lo sfondo più freddo, luminoso e contrastato.
Infine, un primo lavoro sulla tridimensionalità dell’immagine, senza “chiudere” le ombre e lasciandomi un buon margine di ulteriore contrasto dei toni per i ritocchi in Photoshop. Lo faccio spesso: i miei RAW, appena siluppati, sembrano un po’ “piatti” e poco contrastati, ma è solo una scelta, per evitare di “far danni” nelle successive elaborazioni con Photoshop.
Ecco il risultato dello sviluppo:

Ora sono finalmente pronto per i ritocchi a Photoshop!
Un primo controllo veloce di eventuali difetti e dettagli da correggere per poi passare subito al contrasto del dettaglio. Ho scelto, per questa immagine, il metodo più INTENSO di enfatizzazione del dettaglio, perchè il carattere “duro” dell’immagine si presta molto bene a questo tipo di scelte.
In seguito, un primo lavoro sulle luci e sulle ombre e l’aggiunta di un livello colore per saturare lo sfondo e dargli il tono migliore, una prima vignettatura dello sfondo e alcuni dettagli sulla figura.
Ho estremizzato il contrasto negli occhi, perchè volevo che, dietro la maschera, il mio crossista avesse uno sguardo deciso e in linea con lo stile dell’immagine; ho inserito alcune luci pittoriche sulla tuta e sulla moto e dato più forza alle ombre sul soggetto.
Creare un’area di maggior contrasto e saturazione nella zona del soggetto è utile a guidare lo sguardo dello spettatore e piacevole esteticamente.
Ne parliamo più diffusamente nell’ebook sulla Composizione Fotografica “Shoot to Thrill” e anche nell’omonimo Workshop Live!
Ecco il risultato della prima fase di ritocco, che ne dici?

Ora è tutto pronto per l’ultima fase di ritocco… gli EFFETTI SPECIALI!!!
Come primo ritocco in questa fase ho “acceso” il fanale della moto!
Avevo già preparato la scena per questo coupe de theatre, illuminando il sentiero davanti alla moto e alcune frasche sui lati… è importante, non possiamo accendere luci dimenticando che avranno un effetto sull’ambiente circostante! 😉
Ho poi applicato un filtro (l’odioso “Dipinto ad Olio” di cui parlo anche in questo articolo), ma facendolo lavorare SOLO sugli alberi sullo sfondo e SOLO sulle ombre, per ammorbidire la grana ed eliminare il disturbo residuo.
Quindi ho aggiunto ancora un po’ di ombre per “chiudere” la scena sul soggetto… è un trucco che si usa fin dalla pittura rinascimentale, niente di nuovo 😉
Ancora effetti speciali, con l’aggiunta di tre livelli separati per creare la pioggia e di altri livelli per fare in modo che le gocce d’acqua si infrangano in modo coerente sulla moto, sulla tuta, sul casco e anche sul terreno circostante.
Ho poi creato un oggetto avanzato per poter convertire una parte della mia immagine in Color Lab ed applicare una correzione colore specifica in modo da dare “una botta di vita” all’immagine ed ottenere una saturazione davvero ad effetto!
Infine, anche un po’ di spruzzi di terra sul fianco e sul retro della moto, sempre utilizzando livelli sperati e trattati in modo differente, per maggior realismo.
Beh, ecco il risultato finale del ritocco… cosa ne pensi?

Io sono abbastanza soddisfatto, ma soprattutto mi sono divertito molto a giocare con i livelli e a dare un gusto più pittorico e “scatenato” a questo bello scatto di Simone Conti.
Come promesso, qui puoi scaricare il file PSD dell’intero ritocco (dallo sviluppo in poi) così potrai scoprire ogni singolo ritocco e regolazione che ho applicato all’immagine.
Ti chiedo, ovviamente, di non pubblicare l’immagine senza credits, ma se vuoi esercitarti e provare a ripetere il mio ritocco (o magari a far meglio, perchè no?), sei liberissimo di farlo, anzi, sarò felice di ricevere i tuoi scatti ritoccati e di commentarli con te: s.poletti@fotografiaprofessionale.it
Spero che questa prima Thursday Post ti sia piaciuta, appuntamento al mese prossimo!
Ciao e buon lavoro! 😉
Simone P