
Per foto flash… Profoto flash!
Ultimamente sto lavorando in modo piuttosto intenso al prossimo corso avanzato di fotografia che avrà come tema la foto still life food. Ovviamente in questo tipo di situazione il flash è uno strumento molto comodo… diciamo indispensabile! Come saprai, se ci segui già da un po’ di tempo, per me usare il flash è “come andare a nozze” (“a nozze” come sai vado piuttosto spesso! 😉 N.d.R.), quindi quale migliore occasione per unire due mie grandi passioni? Adoro usare il flash e amo realizzare foto still life food, anche perché in genere, durante e dopo tocca anche assaggiare qualcosa!
Quando si tratta di flash non faccio tante distinzioni: utilizzo tutto il materiale possibile, magari miscelando anche strumenti di marche e tipologie differenti. Mi capita di scattare con flash da studio, luci continue, flash a slitta e, alle volte, anche di mettere tutto assieme se occorre.
Recentemente mi è capitato di fare scatti still life in location all’interno di un ristorante. Anche se fosse stato possibile spostare lo chef, sarebbe stato impossibile spostare la cucina visto che è dotata di attrezzature estremamente particolari per la cucina a bassa temperatura necessarie alle preparazione dei piatti: gli scatti in location si sono rivelati pertanto necessari.
Proprio in quei giorni avevo a disposizione dei flash da studio monotorcia di Profoto D1 Air e così mi sono detto: «quale migliore occasione per fare un bel test e vedere come si comportano?».
Ho portato con me un po’ più di attrezzatura del necessario, visto che non volevo rinunciare alla sicurezza dei miei fidi monotorcia Elinchrom, ma avevo intenzione di provare in modo specifico i Profoto D1 Air. Già qualche mese fa ho avuto modo di provare la qualità dei flash Profoto testando una soluzione portatile a batteria per capire se avessi potuto sostituire i flash a slitta nel reportage di matrimonio. Questa era l’occasione perfetta per capire se fosse venuto il momento di sostituire i miei monotorcia da studio!

I monotorcia che ho provato sono parte di due kit costituiti ciascuno da due flash, due stativi, due ombrelli e un trasmettitore Profoto Air Remote per il triggering wireless radio. Avevo a mia disposizione due kit identici per dotazione ma con differenti potenze: 1 kit Profoto D1 500 Air e 1 Kit Profoto D1 1000 Air. Insomma, non mi sono fatto mancare nulla! 😉
Innanzi tutto, ancora una volta, non posso esimermi dal sottolineare la grande cura che Profoto mette negli accessori. Le borse per il trasporto dei kit D1 sono comode, solide e ben imbottite. Garantiscono una protezione realmente ottima ai monotorcia durante il trasporto e permettono di alloggiare tutti gli accessori necessari al loro utilizzo.
Anche gli stativi forniti a corredo sono solidi, robusti e decisamente pratici. In genere nei kit si tende a lesinare sugli accessori, magari per contenere il costo, ma sembra che Profoto non sia incline a questo atteggiamento e ogni dettaglio del kit è di alto livello qualitativo.

Montati i monotorcia D1 sugli stativi mi sono trovato davanti a una vera sorpresa. Se c’è una cosa che ho sempre odiato con tutto me stesso è la modalità di controllo della potenza con doppio potenziometro analogico utilizzata sui generatori Profoto. Una volta compreso il funzionamento è sicuramente un approccio pratico che consente rapidi spostamenti sia di grande entità che micrometrici (a seconda del potenziometro utilizzato), ma ho sempre preferito il sistema Elinchrom con un unico selettore digitale. Ecco, la sorpresa è stata meravigliosa… Profoto, sui suoi monotorcia D1 ha deciso di unire il meglio dei due mondi creando la soluzione definitiva! Un unico controllo a manopola, digitale e con una piacevolezza di utilizzo e rapidità di regolazione che mi ricorda molto da vicino la click-wheel del classico Apple iPod. Bisogna provarla per capirne la praticità!
Sul pannello posteriore del monotorcia, oltre al controllo della potenza solo altri 7 pulsanti. Oltre ai due ovvi pulsanti per accensione e test ci sono quelli per la personalizzazione della modalità di utilizzo: per la scelta del canale radio per il triggering, per la scelta della modalità di segnalazione del termine del recycle, per l’impostazione della luce pilota proporzionale o svincolata alla potenza oltre che per la scelta della modalità di triggering tra IR e radio.
Come sempre mi accade di fare, ho ovviamente evitato di leggere qualunque manuale di istruzioni! Al primo utilizzo gli unici controlli che mi hanno lasciato di primo acchito perplesso sono stati i pulsanti a doppia funzione (regolazione del triggering e della luce pilota), ma in pochi istanti ho capito che per azionarli in modo corretto era necessaria una pressione prolungata. Il setup luci, nel suo complesso ha richiesto veramente pochi minuti.
Montando le softbox ho notato un’altra cosa decisamente pregevole. Il classico light dome di protezione del tubo flash (dipende dalle marche… in molti altri monotorcia il tubo flash rimane pericolosamente esposto!) è stato sostituito con un vetro opalescente perfettamente integrato con la struttura del monotorcia. Questo particolare conferisce al flash un aspetto molto più moderno e la sensazione di maggiore solidità e robustezza.
L’ultima sorpresa l’ho avuta accendendo i monotorcia. Sono abituato ai miei e, non appena li si accende ci si accorge della loro presenza perché le ventole per il raffreddamento fanno sentire la loro voce in modo piuttosto invasivo… sono decisamente rumorosi. Ecco, accendendo i Profoto D1 Air, sia i 500 Watt/s che i 1.000Watt/s, la prima cosa che si nota è il silenzio. La mia prima reazione è stato controllare che tutto fosse in ordine e che non ci fosse qualcosa di “sbagliato”. Erano veramente troppo silenzioni! Tanto silenziosi che in un primo momento ho creduto che non ci fosse nessun ausilio per il raffreddamento.

Per tutto il resto della giornata di scatti altre sorprese non ci sono state. I miei flash di “scorta” sono rimasti tranquilli in auto e i flash Profoto hanno fatto il loro dovere in modo egregio per tutto il tempo. Anche il trigger Air Remote si è dimostrato un compagno di lavoro puntuale e preciso. Nessuno scatto “sbagliato” dal trigger e le batterie usate (due ministilo alkaline già usate che avevo in borsa) sono state in grado di resistere agli oltre 400 scatti della giornata. In buona sostanza non ho idea di quale sia la durata delle batterie nell’Air Remote, ma sicuramente è uno strumento parco di energia! 🙂
Velocità di recycle e consistenza della luce?
Nella foto still life la velocità di recycle non è certo una qualità fondamentale, ma la percezione della reattività è stata decisamente buona tanto che mi sento di dire che potrebbero essere perfetti per il mio prossimo shooting di ritrattistica o per un look book fashion.
La consistenza della luce? Anche in questo caso le prestazioni si sono dimostrate all’altezza delle aspettative. Come consiglio in “Caccia alla Balena Bianca per Fotografi” ho usato spesso un cartoncino Gretag Macbeth per avere una referenza colore certa e misurabile e i Profoto D1 hanno mantenuto la temperatura colore della luce erogata con una sorprendente costanza durante tutta la giornata.
L’esperienza è stata decisamente positiva! Quindi, vogliamo parlare di lati positivi e negativi?
PRO | CONTRO |
– Ampia dotazione di accessori – Controlli e regolazioni praticissime e veloci – Estrema silenziosità – Estrema consistenza della luce – 7-Stop di regolazione (con intervalli di 1/10) – Trigger remoto wireless radio incluso – Borsa per il trasporto robusta e resistente – Stativi in dotazione robusti e stabili | – Kit solo con potenze uguali (sarebbe bello avere kit con 2 monotorcia di potenza “mista”) – Costo – Potenze limitate a 1.000Watt/s |
Unici tre nei che ho individuato sono l’impossibilità di acquistare il Kit con potenze miste (come avviene per i Kit Profoto D1 da 3 Monotorce), il costo che, a meno di promozioni (come quella in corso in questo periodo), si rivela un poco sopra la media e le potenze limitate a “soli” 1.000Watt/s, quando in certe situazioni, magari in esterno non sarebbe male arrivare anche a 1.200/1.500Watt/s.
Si tratta di strumenti professionali con prestazioni realmente professionali. Forse il costo è un po’ superiore alla media, ma le prestazioni e il valore sono, a mio parere, perfettamente in linea con esigenze professionali.
Mi è veramente difficile parlare di lati negativi riguardo a questi flash, mi vengono in mente solo dettagli positivi! È stato un colpo di fulmine (o di flash! 😉 ), tanto che forse si può parlare di un principio di innamoramento!!! 😀

La giornata di shooting è stata veramente positiva e aver avuto la possibilità di ottenere in pochissimi minuti il setup luci cercato, senza difficoltà e con possibilità di regolazione veramente “micrometrica” ha reso il tutto veramente una “passeggiata”.
Per foto flash, quindi mi sento proprio di dire… Profoto flash!
Ciao e buone Pro… foto
Simone Conti
P.S.: Per vedere gli scatti definitivi ti occorrerà ancora un po’ di pazienza… ancora non li posso pubblicare, ma a breve ne avrai notizia! 😉