
Photoshop Tricks: Come trasformare un filtro inutile e fastidioso… in un potente alleato.
Non sono un amante dei filtri, se hai già letto qualche mio articolo o visto un mio videocorso, ormai lo sai.
Penso semplicemente che, spesso, i filtri siano una scorciatoia facile ma dai risultati grossolani e stereotipati per evitare una lavorazione più lunga, in grado però di dare risultati migliori.
In realtà i signori di Adobe (e gli sviluppatori che ruotano intorno al mondo di Photoshop) stanno da anni cercando di smentirmi, creando filtri sempre più utili e interessanti, e soprattutto sempre più controllabili dall’utente per personalizzare il risultato.
So che la mia è una posizione da integralista e quindi poco sensata, ma preferisco comunque evitare di usare i filtri, quando posso… tu che ne pensi? Quanti e quali filtri utilizzi di solito?
Io sto cercando da anni di creare una tecnica di post che elimini l’uso di TUTTI i filtri (ormai è più una sfida personale che una reale necessità 😉 ), ma in alcuni casi questo è ancora impossibile. Prova a pensarci, riusciresti a fare post eliminando i filtri “Maschera di Contrasto”, e “Sfocatura”? Solo per fare due nomi….
Beh, tanto per confermare la mia opinione sui filtri, in Adobe (dopo tanto ottimo lavoro) hanno pensato bene di inserire un filtro nuovo (se non sbaglio da Photoshop CS5 in poi) che si chiama… DIPINTO A OLIO! Onestamente, quando ne ho intravisto la presenza fra i filtri di Photoshop sono diventato verde e ho iniziato ad emettere versi gutturali poco piacevoli, l’utilità di un filtro del genere mi sfuggiva completamente.
Dopo alcuni mesi di sconforto, mesi nei quali scuotevo la testa, disperato, tutte le volte che leggevo “Dipinto ad Olio” fra i filtri, ecco l’illuminazione. Ho visto un breve tutorial, non ricordo nemeno di chi, nel quale il filtro veniva utilizzato per prendere alcuni dettagli più morbidi e pastosi.
Così mi son detto che forse la mia convizione e cioè che: Photoshop diventa molto più divertente quando inizi ad usare gli strumenti per qualcosa di diverso rispetto a ciò per cui sono nati… beh, forse quella convinzione poteva avere un’altra prova a sostegno. Mi sono messo a “smanettare” (perdona il reggianismo) e alla fine ho trovato dei settaggi che mi permettevano dei risultati interessanti. Li ho utilizzati sul ritratto di un amico per la copertina del suo nuovo libro e poi ho provato gli stessi settaggi su un ritratto, mio, scattato da Gloria Soverini.
Ed ecco il vostro ritoccatore preferito (modesto!!!) in tutta la sua bellezza (!!!!!!!!!!).
Beh, l’effetto su capelli e barba (che puoi vedere nelle foto di questo articolo), è davvero interessante! Ma vediamo come fare.
Per prima cosa, aggiungi un livello trasparente al tuo documento e con lo strumento “Pennello correttivo” (il cerotto) correggi i difetti principali della pelle e del viso. Se si tratta di una figura intera, ritocca solo i difetti principali e lascia stare i piccoli puntini, verranno corretti dal filtro. Se hai dubbi su come fare questa correzione, trovi utili tecniche sia nel mio corso di Tecniche Avanzate di Ritocco del Ritratto, sia nel nuovissimo corso di Correzione della Pelle 2. Entrambi i video-corsi sono piuttosto esaustivi sull’argomento correzione dei difetti.
Fatta questa prima correzione, puoi già applicare il filtro “Dipinto ad Olio“!
Prima di tutto duplica tutti i livelli in un nuovo livello copia dei precendenti con la scorciatoia da tastiera Cmd (o Ctrl se hai Windows) + Alt + Shift + E.
Nell’immagine che ho allegato vedi la schermata di controllo che si aprirà, appena clicchi su Filtro>Dipinto a Olio.

Dovrai regolare una serie di cursori, ma, per prima cosa, metti subito a 0 (zero) il cursore BRILLANTEZZA, già l’immagine migliora!
I primi due cursori sono i più importanti: STILIZZAZIONE e PULIZIA definiscono la trama del filtro, più è alto il valore di STILIZZAZIONE e più si “muoveranno” le pennellate del Dipinto a Olio, più è alto PULIZIA e più queste pennellate diventeranno lunghe e l’immagine fluida. Devi evitare una eccessiva stilizzazione dell’immagine, il nostro obiettivo è quello di dare alla fotografia un effetto particolare non di ottenere un effetto Dipinto ad Olio!!! 🙂
In questo caso, ho impostato STILIZZAZIONE a 7, ma anche 6 è più che sufficiente e PULIZIA a 2.
Lavorando sulla tua immagine dovrai cercare di ottenere un effetto mosso e uniforme sui capelli e sulla barba (se c’è) e di mantenere però una buona leggibilità dei tratti.
Io trovo che questo filtro lavori in modo troppo pesante sugli occhi, quindi ti consiglio di aggiungere al livello filtrato una maschera quindi di lavorare con un pennello e il colore nero per escludere gli occhi dalla azione del filtro.
Fatto questo, ti accorgerai che il filtro Dipinto a Olio tende a rendere l’immagine più scura e cupa, è necessario applicare un Livello di Regolazione CURVE o VALORI TONALI per ripristinare la giusta luminosità nell’immagine.

Il tuo lavoro non è terminato, perchè ora, sull’immagine filtrata, puoi andare ad applicare i tuoi metodi preferiti per accentuare il dettaglio. Che tu usi i miei metodi o altri, ti consiglio di applicarli DOPO il filtro Dipinto ad Olio perchè il filtro stesso tende ad ammorbidire i dettagli e quindi a vanificare l’azione del contrasto.
Ed ecco che dopo qualche passaggio veloce, ti accorgerai di come il Filtro Dipinto ad Olio abbia un suo nuovo significato e, finalmente, una sua utilità.
Questo tipo di correzione NON VA BENE per tutte le immagini e devi applicarla con moderazione, in modo che, a prima vista NON SIA VISIBILE l’uso del filtro ma l’immagine appaia semplicemente più morbida e “disegnata”…
Che ne dici? Non sarà la tecnica definitiva per il ritocco del ritratto e sicuramente non ho inventato nulla, ho già notato che metodi simili vengono utilizzati anche da altri, ma mi sembra comunque un ottimo modo per trasformare un filtro FASTIDIOSO in un alleato davvero utile 😉
Prova sulle tue fotografie a fammi sapere che risultati hai ottenuto.
Ci sentiamo presto con altri consigli utili per l’uso di Lightroom Camera Raw e Photoshop.
Simone P