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Potente, portatile e… con il cambio automatico!

Recensioni 19/03/2014 Simone Conti

Non puoi immaginare la gioia quando sulla mia “scrivania” arriva un “gioco nuovo”. Quando poi il nuovo strumento è una test unit, una vera anteprima, la felicità è ancora maggiore. Se poi la novità coinvolge il mondo dei flash, la mia gioia è, a dir poco, straripante! Unico lato negativo è l’essere obbligato a non parlarne con nessuno e dovere tenere la gioia solo per me senza poterla condividere.

Ormai la novità è abbondantemente sdoganata, se ne parla sulle riviste di settore, nei negozi più forniti, su internet in genere e anche io, finalmente, ho avuto il via libera a poterne parlare liberamente. Ora posso finalmente condividere le impressioni avute potendo testare in anteprima una “pre-production unit” del nuovo e rivoluzionario sistema flash portatile Profoto: il Profoto B1 500 AirTTL.

Trigger wireless Profoto Air Remote TTL-C (Beta Unit)

Si tratta di un flash con potenza paragonabile a un flash da studio, ma capace di seguirti sul campo perché alimentato a batteria. Fino a qui nulla di nuovo. Esistono già soluzioni con quasi tutte queste caratteristiche. Già, è d’obbligo usare il condizionale perché il solo fatto di essere un monotorcia con batterie al litio intercambiabili, ma integrate nella testa è, in sé, una caratteristica degna di nota e attenzione. Siamo abituati a utilizzare sistemi da studio alimentabili a batteria, ma fino ad ora era necessario portare con se un generatore (come in studio) che conservava il pacco batterie e naturalmente collegarlo con cavi (decisamente poco pratici) alle teste flash.

Il solo fatto di estrarre un dei due B1 dallo zaino per il trasporto fornito a corredo e vedere che tutto il necessario era lì… nello spazio di un normale monotorcia, senza la benché minima ombra di cavi ha prodotto, come effetto “collaterale”, l’apparire su di me un grande sorriso.

Se già questo potrebbe essere sufficiente per essere soddisfatti, la vera novità è un’altra. I Profoto B1 AirTTL finalmente danno la possibilità di utilizzare dei flash da 500 Watt/s senza la preoccupazione e l’ingombro di alcun cavo, ma il vero punto che, ai miei occhi, li fa apparire veramente un passo in avanti eccezionale, è che hanno… il cambio automatico! 😀

Quando parlo di flash a slitta, uno dei vantaggi che enumero è la presenza della modalità TTL che, nelle situazioni di grande fretta o estrema variabilità della scena, permette di ottenere sempre scatti illuminati correttamente. Questa funzionalità non è presente nei flash da studio perché, effettivamente, in uno scenario controllato e accuratamente predisposto come lo studio tale funzionalità risulta spesso totalmente inutile.

Quando si esce dallo studio però ci si può trovare a scattare scene sulle quali si ha scarso controllo oppure la variabilità della posizione dei soggetti è decisamente poco compatibile con i settaggi manuali della potenza. I flash a slitta sono eccezionali in questo tipo di scenario, ma spesso, a meno di “stratagemmi strani”, può capitare di sentire la mancanza di un po’ di sana e abbondante potenza che solo un testa da studio è in grado di erogare.

Non sarebbe bello avere accesso a tutta la potenza che hai a disposizione in studio, ma in esterno e con la versatilità che la modalità TTL e la totale assenza di cavi permettono di raggiungere? Beh, ecco… dopo avere provato sul campo questi nuovi Profoto B1 AirTTL credo proprio di potere affermare che oggi, finalmente, si può! 🙂

Forse ti potrò sembrare eccessivamente entusiasta. Forse, se già sei abituato a fare produzioni in esterno, queste novità potranno sembrarti di poco conto, ma ti assicuro che (almeno dal mio punto di vista) questa è una vera rivoluzione. Ti basti pensare che poter viaggiare così leggero e con un’attrezzatura estremamente semplice da piazzare e regolare può portare un deciso risparmio nei costi di produzione.

Escaping Light by Simone Conti
Escaping Light

Questa immagine (in questo caso semplicemente sviluppata in Lightroom), che probabilmente hai visto nella sua versione “Pimp-My-Pic” nello scorso Thursday Post di Simone Poletti è il risultato del mio test sui Profoto B1 AirTTL. Per realizzarla non mi sono avvalso di nessun collaboratore (a parte i motociclisti che si sono prestati al gioco). Per raggiungere il luogo dello scatto ho trasportato l’attrezzatura a piedi (una mezz’ora di marcia… io è meglio che non salga in moto) in un solo viaggio. Una piccola produzione in esterno come questa è, come vedi, perfettamente realizzabile “in solitario” senza l’aiuto di assistenti.

Profoto Remote Air TTL-C (per Canon)
Profoto Remote Air TTL-C (per Canon)

Piazzare i monotorcia è stato semplice, ho usato due stativi, ma anche con dei buoni GorillaPod avrei potuto ottenere ottimi risultati (“risparmiando” sul peso dela carico da trasportare!). Controllare i B1 da distanza è poi un vero gioco da ragazzi grazie al telecomando remoto Profoto Air Remote TTL-C in dotazione. Finalmente equipaggiato con un display LCD (molto meglio del suo “cugino” Air Remote) e con una interfaccia utente semplice ed immediata permette di regolare la potenza dei flash da lunga distanza (non ho fatto misurazioni ma anche da grande distanza non ha sbagliato un colpo) . È anche possibile cambiare la modalità di utilizzo delle singole teste da manuale a TTL e viceversa a secondo del bisogno. Si può pertanto scattare anche con modalità miste, dividendo le varie teste a disposizione in tre gruppi e regolando da distanza sia la potenza pura in manuale che la compensazione di esposizione in TTL.

Nonostante il protocollo TTL sia stato chiaramente oggetto di reverse engineering (le case “madri” non rilasciano MAI queste specifiche!), sembra che questi svedesi abbiano fatto un ottimo lavoro (molto meglio di diversi brand cinesi!). La misurazione TTL è accurata e i risultati sorprendentemente buoni e bilanciati.

Sono partito a batterie completamente cariche e, avendoli sfruttati quasi sempre a piena potenza, sono riuscito a produrre circa 250 scatti. Non male per un flash che, a piena potenza, è in grado di produrre una luce di circa 4 stop più potente di un Canon 580EX MkII. Ogni stop in meno di potenza porta circa a raddoppiare la vita della batteria. Questo significa che se sei abituato a scattare anche 400 foto con i tuoi flash a slitta, perché usi le batterie giuste, con questo Profoto B1 AirTTL impostato a una potenza paragonabile potresti ottenerne oltre 1600 con una sola carica di batterie.

Azione bloccata grazie alla velocità del lampo
Azione bloccata grazie alla velocità del lampo

Io li ho volutamente testati in una condizione difficile, un po’ estrema, ma se li immagino applicati, ad esempio, in un contesto legato alla fotografia di matrimonio… alcune idee interessanti mi vengono in mente e, visto che la stagione sta per avere inizio, ci sto facendo un pensierino… 🙂

Certo rispetto a dei flash a slitta sono più ingombranti e più pesanti, ma quella potenza in più e quella rapidità nella ricarica (si può quasi scattare a raffica con potenze di un paio di stop inferiori al massimo) fanno proprio gola! Anzi, visto che non ci si accontenta mai credo che se ce ne fosse anche un pochino in più sarebbero perfetti: se erogassero 750 Watt/s sarebbe bello, se poi riuscissero ad erogarne al massimo 1.000… sarebbero un dono divino!

Altro pregio decisamente importante è la velocità del lampo. In modalità “freeze” la velocità di erogazione del lampo è di 1/19.000 di secondo. Anche se l’High Speed Sync non è supportato (mannaggia, vorrei avere avuto un po’ più di tempo per provarli anche insieme ai PocketWizard e al loro sistema di HyperSync…) con una velocità del lampo così rapida ogni azione colpita dal lampo viene bloccata inesorabilmente. Per ritornare al campo dei matrimonialisti (non so cosa farci, ma il mio pensiero torna spesso lì 😉 ), nei lanci del bouquet di notte sarebbe un aiuto eccezionale per illuminare e bloccare l’azione anche nelle condizioni più assurde nelle quali spesso ci si trova a lavorare in esterno.

Il prezzo forse è l’unica nota dolente, ma solo se analizzato in valore assoluto e magari paragonandolo a un flash a slitta. Questo tipo di paragone è però ovviamente impossibile. I Profoto B1 500 AirTTL sono dei veri e propri monotorcia da studio, ma per compattezza, prestazioni e portabilità assolutamente adatti anche al lavoro sul campo, in esterno. Il prezzo è allineato con altre soluzioni monotorcia da studio, ma offre innegabilmente di più, consentendo la portabilità. Se stai pensando di acquistare dei flash da studio, ma vorresti permetterti anche il lusso di fare la luce che vuoi dove vuoi… ecco io darei uno sguardo in questa direzione… anzi dopo questa prova tolgo proprio il condizionale! 🙂

Per quanto riguarda le caratteristiche e i dettagli tecnici inutile elencarli qui: ho già scritto anche troppo!

Ti rimando al sito Profoto dove trovi tutti i dettagli del caso. Per tua comodità ho anche linkato qui la scheda prodotto in formato PDF direttamente dal loro sito (spero non si arrabbino… secondo me gli può solo far piacere).

Se hai occasione di provarli o noleggiarli ti consiglio di farlo per testarli direttamente, altrimenti se hai domande o vuoi chiedermi maggiori dettagli (in considerazione del fatto che li ho provati direttamente) usa pure i commenti qui sotto così le informazioni rimarranno a disposizione di tutti!

Ciao e buone foto!

Simone Conti

 

P.S.: Nel momento in cui scrivo è disponibile solo il trigger Air Remote TTL-C per Canon, ma credo che entro breve anche la versione TTL-N per Nikon vedrà la luce. I flash migliori non possono mica averli sempre i Nikonisti, no? 😉

P.P.S.: Quella che ho provato era una versione beta, due unità di pre-produzione anche se decisamente curate e, credo, vicine allo standard di produzione. Già così io sono rimasto entusiasta, ma se sono riusciti addirittura a migliorarli… sono una vera “cannonata”!

 

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