
Recensione: ColorMunki Design/Photo, calibrare monitor e stampante!
In questi giorni stiamo parlando tanto, tantissimo di colore e di calibrazione. È appena uscito un video-corso gratuito e credo molto interessante sulla Calibrazione del Monitor, e altri video-corsi sulla Calibrazione della Stampante e sulla Correzione del Colore sono in rampa di lancio!
Qualche giorno fa discutevamo propio di colore, percezione del colore e diversi risultati della correzione in RGB e LAB, tutti argomenti che verranno approfonditi nei corsi di Tecniche Avanzate per la Correzione del Colore e già lo sono nel video-corso Cromie Perfette.
Essendo spesso impegnato nella gestione del colore, ho avuto a che fare in questi anni con diversi sistemi per la calibrazione dei monitor e delle stampanti, dal più vetusto e macchinoso fino agli ultimi sistemi di calibrazione compatti e multifunzione.
Provando qualche calibratore nei giorni scorsi sono rimasto colpito dal ColorMunki (prodotto da X-Rite) nella sua versione Design, praticamente una variante della versione Photo e probabilmente la più costosa e “ricca” in commercio.

Si tratta di un calibratore a spettrofotometro con la possibilità di calibrare e profilare Monitor e stampanti e con una serie di utility accessorie.
Sul mercato esistono strumenti che utilizzano la tecnologia del colorimetro e strumenti a spettrofotometro. Come funzionano?
Permettimi un’estrema semplificazione: diciamo che il colorimetro “vede” e misura il colore, come fosse un occhio umano, mentre lo spettrofotometro legge le radiazioni elettromagnetiche, in questo caso, le “onde luminose”. Per le diverse caratteristiche, il colorimetro è efficace principalmente nella misurazione del colore retroilluminato/proiettato e quindi utile per la calibrazione di monitor e proiettori, mentre lo spettrofotometro è in grado di misurare il colore sia retroilluminato/proiettato che stampato su supporto fisico.
Mi sono documentato e diverse prove tecniche sembrano certificare che i colorimetri di qualità maggiore siano la scelta ottimale per la calibrazione del monitor, ma la qualità degli spettrofotometri più evoluti è in grado di rimanere al passo e la tecnoclogia differente permette di affidarsi ad un unico strumento per la calibrazione di tutte le proprie periferiche.
Considerato anche che la maggioranza dei monitor in commercio e presenti negli studi di fotografi e grafici sono monitor da notebook o monitor entry-level delle marche più prestigiose, uno strumento più duttile e multifunzione mi sembra una scelta più sensata. Perchè? Perchè forse solo un monitor EIZO (o equivalenti) top di gamma, sarebbe in grado di far percepire la differenza di calibrazione fra un colorimetro e uno spettrofotometro di qualità, e solo misurandola con uno strumento.
Questo ColorMunki è piuttosto compatto (10x10x4 cm circa) ma anche dotato di una serie di funzioni davvero intelligenti ed interessanti.
Mi ha colpito da subito la scelta di riunire in uno strumento solo la possibilità di misurare: luce ambiente, colore su carta, campione di colore singolo, colore retroilluminato.
Una volta aperta la scatola (si tratta, nel mio caso, di una versione creata apposta per Xerox) ci si trova di fronte ad un libretto di istruzioni stringato e semplicissimo, in diverse lingue. Lo strumento è davvero “plug & play”, cosa che sarà estremamente apprezzata dagli utenti Macintosh (come il sottoscritto) che non sono minimamente avvezzi alle installazioni complesse. Inserisci il CD, installi il software per la calibrazione/profilatura e colleghi il ColorMunki con il cavo USB, ed è pronto per l’uso!
Appena aperti il software vengono proposte una serie di opzioni di calibrazione e profilatura.
Ho iniziato testando lo strumento sulla calibrazione di un monitor: la procedura è completamente guidata ed assistita dal software, in pochissimi minuti si calibra il monitor ottenendo un profilo personalizzato e un netto miglioramento delle prestazioni (da monitor non calibrato). La semplicità d’uso e la velocità sono davvero interessanti, unico neo è forse la necessità di utilizzare un astuccio con contrappesi per “appendere” lo strumento al monitor… di contro, l’impressione di aderenza allo schermo e di solidità è stata nettamente maggiore rispetto al calibratore 1D Display Pro della stessa X-Rite che ho provato solo qualche giorno fa.

Una volta calibrato il monitor, in 10 minuti, mi sono dedicato alla calibrazione e profilatura di una stampante.
Si tratta di un processo che ricordavo come lungo, fastidioso, spesso impreciso e dai risultati “ondivaghi”. Bene, ancora una volta la combinazione fra un software intuitivo e supportante e uno strumento davvero semplice da usare, è stata vincente!
Sono riuscito a calibrare la mia Xerox 7800 ottenendio un profilo ICC dedicato in meno di 10 minuti. L’incubo dei tassellini di colore da misurare è stato cancellato da striscie di 10 blocchi di colore sulle quale il ColorMunki scorre rapido ed indolore. È solo questione di trovare la velocità giusta… dopo 7/8 tentativi a bassa velocità mal digeriti dal software, ho provato ad accellerare il movimento sui campioni colori ottenendo rapidamente ciò che mi serviva. Ok ok, non è il primo strumento a lettura rapida sul mercato, ma velocità + efficacia fanno in ColorMunki una somma davvero notevole.
Una volta fatta la prima parte di calibrazione su un color-checker standard, il software produce un secondo foglio stampa, con una serie di campioni che sono la risultanza della prima calibrazione. Ripeto l’operazione di misurazione del colore, stavolta al primo colpo e in pochissimi secondi… ed ecco il mio profilo ICC personalizzato e la stampante calibrata e pronta all’uso.
Sono curioso ora di testare questo ColorMunki su una stampante di qualità maggiore e credo che prenderò appuntamento con il mio stampatoire Fine Art per andare a “molestare” un po’ i profili ICC della sua Epson, ma lasciami dire che la prima impressione è stata davvero eccellente.
ColorMunki mette a disposizione anche una serie di ulteriori features, interagendo senza nessun problema con OGNI TIPO di MONITOR e con ogni tipo di stampante, CMYK o RGB che siano. permette l’ottimizzazione sul singolo colore e la creazione di una palette colori personalizzata, la lettura del colore spot stampato che può essere così riprodotto fedelmente. ColorMunki si interfaccia perfettamente con il sistema PANTONE COLOR MATCHING e tratta con disinvoltura anche l’ottimizzazione del bianco e nero… non male 🙂
Bene, fino a questo punto ti starai chiedendo se sono pagato dalla X-Rite o se è solo entusiasmo sincero… nemmeno un difetto? Fughiamo ogni dubbio, la mia è una recensione da utente, e senza alcun rapporto con l’azienda, ma non solo… la mia è una recensione da scettico, non convintissimo dei risultati ottenuti con 1D Dispaly Pro e quindi piuttosto sospettoso nell’approccio a Color Munki.
Il dispositivo è davvero notevole, intelligente e di facilissimo utilizzo… Questo non significa che non abbia difetti 😉
Del primo, piccolissimo, ne abbamo parlato, l’astuccio con i contrappesi è un oggetto in più, un’operazione in più da fare, un ingombro… ma niente di terribile, anzi.
Il secondo difetto è sicuramente nel prezzo, la versione Photo costa 390,00 euro e la versione Design 490,00… non sono cifre folli se rapportate ai costi dei sistemi di misura professionali e se consideri l’utilità dello strumento e la tecnologia impiegata. Rimane però la sensazione di un prezzo troppo alto per uno strumento che viene erroneamente percepito come “un di più” dai fotografi e che dovrebbe invece essere diffuso quanto le compact flash!
Ultimo difetto, la mancanza della calibrazione proiettore che è invece disponibile in strumenti di gamma inferiore (probabilmente perchè ritenuto meno efficace di un colorimetro?).
In sintesi, uno strumento davvero ben fatto e di facile uso, efficace e preciso nella misurazione e fondamentale per chi voglia essere ragionevolemnte sicuro della resa dei colori delle proprie immagini su monitor e in stampa. Al costo di una lente di qualità medio-bassa, potrai assisurarti colori realistici e stampe bellissime per lungo tempo.
La mia personale crociata a favore dei monitor calibrati continua, alla prossima puntata 🙂
Simone P