
Recensione: Fujifilm X-T2
Una recensione della Fujifilm XT-2 in 14 passi: avrà superato il mio test?
A proposito di mirrorless, in molti mi hanno scritto (e continuano a farlo) parlandomi della loro indecisione se passare a questo sistema e la mia risposta la trovi in “Da Reflex a Mirrorless: sì o no?”. Altri fotografi e appassionati invece hanno reagito alla mia recensione sulla Fuji X-Pro2 con interesse per cercare di capire quale macchina tra quella e la X-T2 sarebbe stato meglio considerare.
Puoi proseguire nella lettura della mia recensione in 14 passi della Fujifilm XT-2 oppure saltare immediatamente alle conclusioni.
Pronto? Iniziamo! 😉

Anche in questo caso per i miei 10 giorni di test mi sono limitato praticamente a una sola configurazione: se sulla X-Pro2 ho testato il Fujifilm XF 56mm f/1.2 R (equivalente a un 85mm nel formato full frame 24×36), sulla X-T2 la lente prescelta è stata il Fujifilm XF 23mm f/1.4 R.
Oltre al corpo macchina ho montato sempre il battery grip, “nutrito” sempre con batterie perfettamente cariche per testare anche l’autonomia della macchina.
Ho deciso di affrontare il test della X-T2 come un utente che l’abbia appena acquistata e che, senza leggere il manuale, inizi ad usarla. Quindi mi sono concentrato su quanto fosse accessibile e comprensibile ogni impostazione anche senza istruzioni.
1. Primi passi: le impostazioni
Per me era molto importante capire quali fossero le reali differenze (ergonomia a parte) tra X-Pro2 e X-T2, così ho deciso di settarle nel modo più simile possibile.
Il menu e le impostazioni sono praticamente identici e “il modo più simile possibile” si è rivelato essere una configurazione assolutamente identica! Sono pigro e abbastanza abitudinario con i settaggi delle macchine: mi piace scattare come sono abituato a farlo e ritengo che la possibilità di trovare una configurazione piacevole da usare sia un fattore molto importante. Scatto in RAW + Jpeg con una elaborazione del Jpeg basata sulla simulazione pellicola PRO Neg Hi con neri molto chiusi e contrasto elevato. Utilizzo praticamente solo la messa a fuoco con il punto centrale (o area centrale). Scatto solo ed esclusivamente in modalità manuale… a “priorità di come regolo le rotelle io“!
2. Menù
Il menu della X-T2 presenta le stesse caratteristiche evidenziate per la X-Pro2. Unica differenza degna di nota? Non c’è l’effetto sabbia e al suo posto c’è un più intuitivo effetto grana! Ho ricevuto la fotocamera con installato il firmware v1.35, versione non documentata e, al momento in cui l’ho ricevuta con una numerazione superiore a quella dell’ultima release disponibile.

3. Controlli, ergonomia e Battery Grip
I controlli sono disposti in modo razionale, ancora più razionale che sulla X-Pro2.
Il selettore degli ISO è facilmente accessibile e ha una ghiera dedicata che rende l’operatività decisamente più semplice, veloce e piacevole. Anche le modalità di scatto e le impostazioni dell’esposimetro hanno un selettore dedicato (una per ciascuno!).
Tutte le funzioni base della fotocamera sono accessibili tramite controlli fisici. Sono immediati, sono rapidi da azionare e rendono il fotografare, anche in situazioni dove è necessario fare aggiustamenti veloci, molto più semplice, diverte e piacevole. ADORO! Grazie! Finalmente niente necessità di dover utilizzare uno schermo touch o dei menu: tutto è a portata di mano e nel posto giusto per essere raggiunto.
Il corpo macchina è di dimensioni contenute e non dissimile dalla volumetria della X-Pro2. Si impugna bene anche se per i miei gusti è un filo troppo minuto… fino a quando non si installa il battery grip! Con il battery grip la presa diventa decisamente più salda, la macchina risulta bilanciata molto meglio e, per quanto mi riguarda, delle dimensioni perfette. Credo che non dovrebbe essere un accessorio: dovrebbe fare parte della dotazione base (anche a costo di elevare il prezzo di listino) perché trovo che ne migliori decisamente l’ergonomia.

Durante la mia prova l’ho sempre tenuto impostato in modalità “normal” e non ho mai realmente sentito la necessità di attivare la modalità boost che offre prestazioni ancora migliori per alcune funzionalità della macchina tra cui:
- Velocità di messa a fuoco;
- Frequenza di refresh del mirino;
- Scatto a raffica.
In più, il battery grip offre anche una autonomia estesa grazie alle due batterie aggiuntive che ospita (oltre alla terza che rimane nel corpo macchina principale) e alla possibilità di ricaricare l’intero set senza rimuoverlo con un apposito alimentatore (venduto separatamente).
Il joystick (presente su tutte le nuove Fuji, X-Pro2 inclusa) grazie alla migliore presa sul corpo macchina diventa molto più semplice da gestire e sfruttare e si dimostra uno strumento efficace per spostare il punto di messa a fuoco quando necessario (si, lo ammetto, ogni tanto lo sposto! :-D)
4. L’EVF (Electronic ViewFinder)
Il mirino elettronico della X-T2 non è ibrido come quello della X-Pro2 o della X100 (S, T ed F), ma grazie a un’eccezionale frequenza di refresh è decisamente quanto di più simile abbia mai provato rispetto a un classico mirino ottico con pentaprisma.
Per quanto riguarda gli scatti in condizioni di scarsa luce (o notturni) lo trovo meno dettagliato e piacevole da usare rispetto al viewfinder di una reflex, ma comunque si eleva a mio “campione nel mondo dei mirini elettronici”.
Unico appunto che posso fare riguarda un caso particolare di malfunzionamento nel viewfinder: con il 23mm f/1.4 alla massima apertura e tempo di otturazione di 1/8000s lo schermo nel mirino mostra un’immagine totalmente bianca e “bruciata”, premendo a mezza via il pulsante di scatto, anche in caso la foto sia esposta correttamente, o peggio sottoesposta. Forse è più facile mostrare cosa succede piuttosto che spiegarlo… ho fatto questo video puntando la videocamera del mio iPhone all’interno del mirino (perdona il leggero “parkinson”!).
La X-T2 ha anche il display sul retro del corpo macchina orientabile.
Uno strumento di questo tipo rende possibile scatti diversamente impossibili e mi ha dato la possibilità di utilizzare la Fuji X-T2 in maniera simile a come avrei potuto utilizzare una macchina a pozzetto: in condizioni di scatto in spazi ristretti o dove si è costretti ad un unico punto di vista è una vera manna!
Per la street photography consente un utilizzo della macchina ancora più discreto in varie situazioni.
Se sei tra quei fotografi che storcono il naso in presenza di un display snodabile… puoi lasciarlo dove si trova e non utilizzarlo, ma ti consiglio di provarlo perché ne vale la pena! La costruzione è rimarchevolmente solida. In qualunque posizione lo si orienti risulta stabile e fornisce un feeling di grande robustezza.
5. Dimensioni e peso
Come già scritto riguardo alla X-Pro2, rispetto all’attrezzatura con cui sono abituato a confrontarmi la X-T2 è un fuscello anche con applicato il battery grip. Certo, pesa di più ed è più ingombrante della mia fidata X100s, ma copre un numero di necessità di scatto e offre una flessibilità ben maggiori.
La macchina è molto leggera e compatta.
Nel caso di lavori dove la leggerezza e la compattezza sono un innegabile plus (matrimoni ed eventi in genere) credo che si tratti di una scelta ottimale. Anche per il viaggio è decisamente indicata. Nei miei 10 giorni di test l’ho sballottata a zonzo per il nord Italia con un piacere che un corpo macchina più voluminoso e pesante non può dare.
Senza rinunciare a nulla in termini di focali si può avere un corpo macchina con un eccellente sistema di messa a fuoco e un peso ridicolmente basso.
Quando per lavoro si utilizzano più corpi macchina contemporaneamente le spalle ringrazieranno! La vedo come un’ottima macchina per matrimonialisti (limitata solo nelle condizioni di scatto notturno come già indicavo precedentemente).

6. Batterie
Come tutte le mirroless, l’autonomia è largamente minacciata dalla frequenza con cui si usa il display. Il battery grip, portando a 3 totali il numero di batterie in macchina, offre un sistema dal quale, come sostenevo già qualche paragrafo sopra, non si può prescindere.
Con un uso totalmente noncurante dei consumi, utilizzo del WiFi e dell’App “Cam Remote” di Fuji per trasferire immagini sull’iPhone direttamente e macchina spesso lasciata accesa anche se non utilizzata, nei 10 giorni di prova non ho mai dovuto ricaricare le batterie e dopo 211 scatti ho completamente esaurito la batteria nel corpo macchina e portato al 50% la prima delle due nel battery grip (praticamente consumo del 50% della carica totale). Prestazione ben lontana da quelle di una reflex, ma assolutamente nel range di quanto si può considerare accettabile.
Secondo lo standard e i test CIPA, la singola batteria NP-W126S che usa la X-T2 dovrebbe avere una vita media di circa 340 scatti.
Dalle mie prove questo valore mi sembra molto ottimistico, ma sono sicuro che prestando attenzione ai consumi e usando la macchina “senza troppi stress” come ho fatto io si possa raggiungere un valore simile.
Matrimonialisti mettete in conto l’acquisto di 6 batterie! 🙂
7. Ottiche
Anche il FujiFilm XF 23mm f/1.4 R, come già il FujiFilm XF 56mm f/1.2 R in accoppiata alla X-Pro2, si è rivelato un’ottima lente.
Precisa nella messa a fuoco, incisa e contrastata con un’ottima resa cromatica. Ancora una volta sono rimasto sorpreso dalla qualità ottica della serie XF di Fuji. Lenti decisamente migliori del seppur buon 23mm fornito come ottica nella Fuji X100(S,T, F).
Avere il controllo dei diaframmi sul barilotto (ma la possibilità di portarlo su una delle ghiere del corpo macchina) è un vero piacere.
Il movimento della messa a fuoco è veloce e preciso. L’autofocus è deciso e rapido. La sensazione (anche se i numeri e le prove tecniche possono discordare in alcuni casi) è che sia comunque più lento di una reflex di media/alta gamma, ma la distanza è ormai veramente piccola.

8. ISO
Sensibilità ISO… Ce n’è troppa, ma quando mai è troppa per un fotografo?! C’è veramente abbondanza di “ISO buoni” e si può spaziare a piacimento tra 200 e 12800 senza troppo stare a pensarci. Il mio range ideale rimane da ISO 800 a ISO 6400, ma forse più per abitudine che per altro.
Il sensore è il “solito” X-Trans Fuji, 100% ISO-Invariant e quindi si può decidere di tenere un filo più contenuti gli ISO sapendo di riuscire a ottenere approssimativamente la stessa qualità (e rumore connesso) andando ad “aumentare il guadagno” in fase di postproduzione dei RAW.
Gli scatti sono tutti perfettamente utilizzabili fino a 12800 ISO se si deve stampare e non si è fanatici del pixel peeping.
A occhio la X-T2 guadagna circa 1 stop di luce rispetto alla sorella “maggiore” X-Pro2 (che io chiamerei, questo punto, sorella minore).

9. Silenziosità
Ho già parlato in maniera piuttosto chiara della silenziosità di queste mirrorless Fuji. Dove serve silenzio, sono uno strumento insostituibile.
Se a questo si aggiunge l’ergonomia della X-T2 (della quale devo dire mi sono invaghito!) si raggiunge un sistema con ottime prestazioni, facile e intuitivo da usare… che non fa alcun rumore! Volendo usare l’otturatore elettronico si può anche evitare di avere quel minimo di suono prodotto dalla tendina di quello meccanico.
Per cerimonie ed eventi un kit Fuji è, a mio modo di vedere, uno strumento decisamente adeguato e che mi sento di consigliare.
10. WiFi
Il WiFi si rivela comodissimo per scaricare uno scatto sul campo e portarlo velocemente sull’iPhone o l’iPad, ma se non vi suole rinunciare alla risoluzione è molto più lento, il che va ad incidere ovviamente sulla vita della batteria. La possibilità però di scaricare immediatamente le proprie immagini, portarle su Lightroom Mobile, editarle e portarle in Cloud in pochi minuti (mi piacerebbe poter scrivere istanti) è veramente fantastica.
L’App di Fuji (che si scarica direttamente dall’App Store) è ben fatta e, dopo varie evoluzioni nel tempo, stabile ed efficace nel fare ciò per cui è stata pensata. Si tratta di un’applicazione senza troppi fronzoli, ma fa il suo dovere.

11. Weather Sealing
La X-T2 è un ulteriore passo avanti alla recedente X-T1 che già prevedeva una buona resistenza all’acqua e all’umidità. L’unico punto di vera debolezza della X-T1 era lo sportellino della scheda SD, ma questo non è più un problema nella X-T2: il meccanismo di apertura non è più a scorrimento e anche quel dettaglio della fotocamera è meglio sigillato.
L’ho usata sotto la neve, al freddo sulle Alpi senza preoccuparmi che si bagnasse o altro. Non ha fatto una piega, ha lavorato senza battere ciglio, senza mostrare segno di condensa nemmeno quando repentinamente portata al caldo in baita.
Anche in questo frangente la X-T2 sembra essere decisamente un ottimo “animale da soma” che non si tira indietro anche quando c’è fa lavorare in condizioni meteo “intense”. Sotto la neve, sotto la pioggia… non teme nulla.

12. Tethering
Il tethering è quel punto su cui Fuji non mi convince, ed è l’unico punto dolente che vedo nella X-T2, anche se in ragione minore rispetto ad altre sorelle e cugine della serie X (sulla Fuji X-T2 il tethering è possibile).
Questo perché non viene adottato un protocollo PTP standard e quindi è sempre richiesta un’applicazione proprietaria Fuji per farlo funzionare o un plugin dedicato, quindi bisogna attendere i tempi di rilascio del software Fuji in caso di migliorie o introduzione di nuove funzionalità.
Non ho ancora avuto modo di provare con la X-T2 la nuova applicazione di Fuji per il tethering: gratuita (non più a pagamento. BRAVI!) e compatible anche con la nuovissima GFX 50 medio formato.

13. Video
Supporto ai video in 4K e qualità di immagine decisamente sorprendente. Finalmente Fuji è stata in grado di consegnare una macchina fotografica in grado di produrre, oltre che ottime immagini, anche ottime sequenze video!
Il sistema di messa a fuoco è il fiore all’occhiello di questa macchina e nel video mostra i muscoli fornendo ottime prestazioni durante le riprese.
La X-T2 è la prima macchina della serie X capace di girare video 4K UHD alla risoluzione di 3840x2160pixel con vari frame rate (29.97p, 25p, 24p e 23.98p). La vera forza del video così come implementato nella X-T2 è che la macchina non è in realtà in grado di produrre video 4K, ma bensì usando l’intero sensore produce immagini 6K che poi vengono ridimensionate in 4K producendo un risultato decisamente più nitido.
Ancora una volta Fuji adotta la strada del “sistema proprietario” e offre una modalità “F Log” per la registrazione video via HDMI che promette riprese con un elevatissimo range dinamico e colori assolutamente neutri e fedeli grazie anche a una codifica del segnalo 4K non compreso 8-bit in 4:2:2.
Non sono un video-maker e si vede, ma ecco un esempio registrato “al volo” da un vaporetto a venezia lo scorso Dicembre senza stare a pensare troppo ai settaggi.
(Ndr: due Fuji XT-2 sono, da qualche mese, al servizio di FotografiaProfessionale e tutti i nostri nuovi video sono girati proprio con loro. Oltre a ridurre drasticamente gli ingombri e il peso dell’attrezzatura video ci hanno permesso di alzare notevolmente la qualità dell’immagine, a partire da un dettaglio eccellente)

14. Conclusioni
Se sul lato ottico, ergonomico, velocità di messa a fuoco, della compattezza, della leggerezza, della robustezza e della dotazione di funzioni il sistema Fuji X-T2 si rivela veramente fantastico! Su tethering, WiFi e firmware ancora qualche dettaglio da sistemare, ma niente di troppo drammatico 🙂
Credo che in generale sia il sistema mirrorless migliore che abbia mai avuto modo di tenere in mano e provare, senza ombra di dubbio.

ACQUISTA IMMEDIATAMENTE una Fuji X-T2 se quello che cerchi è un macchina fotografica solida, affidabile, ben costruita, ergonomicamente fantastica, con un autofocus impressionantemente rapido e accurato (per una mirrorless) e soprattutto in grado di supportarti in modo professionale… uno strumento su cui contare (ma non dimenticare di mettere nell’ordine il battery grip, perché è indispensabile!)
La comprerei per me? Sicuramente, ora che è uscita la X100F ho una gran voglia di sostituire la mia “coperta di Linus” (così chiamo la mia X100S) con la sua nuova incarnazione!
E tu? Alla fine cosa ne pensi? Adesso che hai in mano tutti e tre gli articoli che avevo promesso per avere una visione a tutto tondo sulle ammiraglie Fuji… tu cosa faresti? X-Pro2 oppure X-T2?
Fammi sapere!
Ciao e a presto,
Simone Conti