
SmartPhotography… La macchina perfetta è quella che hai sempre con te!
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una sempre maggiore diffusione della fotografia. La crescita del numero di foto scattate è aumentato in maniera esponenziale. Solo negli ultimi 10 anni il tasso di immagini prodotte nel mondo è aumentato circa del 450%. Ognuno di noi, professionista o meno, crea immagini a ripetizione e il numero di fotografie di qualità è decisamente aumentato secondo me. Molte più persone hanno accesso alla fotografia e la fotografia non può fare altro se non beneficiarne!

Sempre più sono convinto che la migliore macchina fotografica che si possa avere è quella che posso portare sempre con me. Ecco perché adoro la mia Fuji X100 (e non vedo l’ora di mettere le mani sulla nuova Fuji X100S!), ma ancora di più adoro il mio iPhone. Certo la qualità fotografica di un’immagine prodotta da uno smartphone e quelle prodotte con una EVIL di classe elevata o, ancora meglio, da una reflex o da una medio formato digitale non sono certamente paragonabili. La differenza di qualità si vede, eccome! La vera differenza la fa l’aver avuto la possibilità di catturare uno scatto oppure no.
Preferisco avere una foto sgranata, poco definita, magari sfocata (del resto adoro ancora la mia Holga 120GN! 🙂 ), piuttosto che non avere neppure avuto la possibilità di farla. Poi, con la foto nel “carniere”, avrò la possibilità di decidere se tenerla o gettarla. Non sei d’accordo?
In passato c’è chi ha cercato, con più o meno successo, di dimostrare che con un iPhone si possano ottenere risultati professionali addirittura nell’ambito della foto fashion. Qui sotto puoi vedere due video, ormai piuttosto noti e famosi, che argomentato proprio in tal senso!
È mia intenzione evitare di esprimere un giudizio tecnico a riguardo. Quello che vorrei evidenziare è come ormai la cosiddetta iPhoneography sia diventata un fenomeno “mainstream”. Nata con l’avvento dell’iPhone (chissà come mai?) ora con il termine iPhoneography si tente a indicare, per estensione, le foto scattate con uno smartphone qualunque. Forse varrebbe pertanto la pena di chiamarla SmartPhotography! 😉
Il bello è che credo che questo tipo di fotografia sia realmente “smart”! In inglese smart significa intelligente con una particolare accezione verso i concetti di furbizia e praticità. Non è forse così?
La SmartPhotography è la nuova Polaroid. Si tratta di immagini semplici, economiche, da consumare “on-the-go”. Grazie alla naturale compattezza, alla portabilità dello smartphone e al fatto che si configura come uno strumento discreto, l’usare il “telefonino” (che ormai fa tutto tranne telefonare… o quasi) come macchina fotografica nella street photography è diventata un’abitudine. In realtà più che un’abitudine penso si configuri come un vero e proprio fenomeno, quasi una corrente artistica… dilagante!

Persone con una educazione in fotografia decisamente informale o anche perfetti sconosciuti sono diventati delle vere e proprie superstar; ora dominano la scena della street photography… con il cellulare. Il primo nome che mi viene in mente è Sion Fullana. Un vero poeta dello storytelling attraverso le immagini che ha fatto dell’iPhone la sua arma di preferenza, oltre che la sua bandiera. Prova a dare uno sguardo al suo sito o alla sua galleria su EyeEm. Cosa ne dici? Non credi che abbia una poetica straordinaria nel raccontare cosa gli accade attorno? Anzi, credo proprio che dovremo “sguinzagliare” Ingrid e ottenere un’intervista con lui! 🙂
Il 90% della sua produzione è realizzato con un iPhone. È più importante il mezzo, oppure la visione? È più importante il mezzo oppure il semplice fatto di avere l’opportunità… e saperla sfruttare?
Ho già detto che la SmartPhotography è la nuova Polaroid? Sì, vero? Quello che non ho ancora detto però è che credo che come lo è stato in passato la Polaroid, la SmartPhotography sia un ECCEZIONALE strumento per studiare le regole della composizione, per capire come funziona il nostro sguardo sul mondo, per imparare a ottenere di più dalla nostra visione.
Esistono degli accorgimenti, delle strategie, delle tecniche per rendere uno scatto interessante e attraente indipendentemente dal mezzo con il quale viene realizzato. Il mio amico Simone Scurzoni ha fatto un distillato di queste “best practices” nel suo eBook “Shoot to Thrill”. La cosa più importante è che per sviluppare queste tecniche, per interiorizzare questo tipo di approccio e farlo tuo, la cosa principale da fare è dimenticare ogni distrazione tecnica associata con la macchina fotografica e concentrarsi sull’inquadratura, sulla composizione… sulla storia che vuoi raccontare. Perché la fotografia, prima ancora di essere tecnica è visione e racconto.
Lo smartphone è, a mio parere, lo strumento principe per intraprendere questo percorso. Una volta nelle scuole di fotografia (a me viene in mente l’ICP di New York) veniva indicato l’uso dlla macchina fotografica più “scalcagnata” di tutte per sviluppare la propria visione fotografia: l’Holga!. Come l’Holga anche lo smartphone è un mezzo fotograficamente limitato. Elimina tutte le variabili associate allo scatto tranne due… le più importanti: inquadrare componendo la storia nello scatto e, ovviamente, “fare click”! 🙂
Anzi, sai cosa ti dico? Mi è venuta un’idea! Visto il grande seguito del mio sondaggio della settimana passata (GRAZIE MILLE per le tante risposte!), vorrei chiederti anche oggi un parere! Ti va?
Ecco la mia idea.
E se il workshop che almeno una volta ogni anno dedichiamo alla composizione fotografica e alle tecniche per ottenere foto eccezionali quest’anno lo incentrassimo sull’uso dello smartphone? Non proprio su come usare lo smartphone, ma limitarci all’uso dello smartphone per avere maggiore concentrazione sulla composizione e sulle metodologie che servono a rendere di maggior impatto uno scatto.
Una volta abbracciati e interiorizzati i metodi per ottenere scatti eccezionali con un mezzo limitato come uno smartphone, applicare le stesse tecniche con una macchina fotografica più “prestante” sarà automatico! Soprattutto sarà molto più appagante! Cosa ne dici di utilizzare il tuo smartphone, la macchina fotografica che hai sempre con te, per imparare come ottenere di più dalla tua altra macchina fotografica? Cosa ne dici di studiare e applicare in un workshop di due giorni le tecniche, per fare foto che colpiscono, anche con un semplice “telefonino”?
Non so… forse è una idea balzana, ma visto quanto mi diverto con il mio iPhone e quanto penso sia utile per affinare “la visione” per produrre immagini migliori… mi chiedevo… tu cosa ne pensi?
Credi che sarebbe utile affinare le tue tecniche di composizione e pre-visualizzazione dell’immagine utilizzando lo strumento che più di ogni altro ti permette di concentrarti solo sullo scatto?
Se ti va fammi sapere la tua idea nei commenti qui sotto… intanto buone SmartPhoto!
Simone Conti