
Storia della Fotografia: Ferdinando Scianna
Foto di Copertina: Hermes Mereghetti
Ero molto indecisa su chi potesse essere lo storico fotografo da presentarti oggi 🤔
Ho dato una veloce occhiata a quali tra le mostre di questo periodo vorrei assolutamente vedere e… Mi è balzato all’occhio lui.
Oggi parliamo di…
Ferdinando Scianna!

Fino al 28 Luglio potrai trovare una selezione di 180 fotografie in bianco e nero in mostra: un’esperienza direi imperdibile e che profuma di estate, in quella meravigliosa città che è Palermo 🙂
Chi è Ferdinando Scianna?
Ferdinando nasce a Bagheria, in Sicilia, nel 1943. A diciassette anni sperimenta la sua grande passione per la fotografia: inizia a realizzare ritratti profondi, intimi e familiari della Bagheria.
La sua è un’attenta costruzione dell’immagine in bianco e nero che sfrutta le ombre generate dal sole rovente della Sicilia.
Dopo la scuola dell’obbligo, si iscrisse all’Università di Palermo per condurre gli studi in Lettere e Filosofia, che poco dopo interrompe e non porterà mai a termine. Proprio in quegli anni, aggiunge alla sua passione un metodo tecnico che gli consentirà di fare un grande balzo in avanti nelle sue doti fotografiche.
“È questo che fa il fotografo. Guarda il mondo e ogni tanto ne riconosce un istante significativo, significativo sul piano del racconto, e naturalmente tanto di più la forma lo accompagna tanto di più e di più significante viene raccontato. Insomma, per me foto e racconto è veramente un sinonimo. Non ho mai pensato alla fotografia altrimenti che così.”

Da sempre appassionato della scrittura e della letteratura, Scianna ebbe nel 1963 la fortuna di incontrare Leonardo Sciascia, noto scrittore siciliano. Ferdinando aveva appena vent’anni quando pubblicò il suo primo libro con Sciascia 🙂
Iniziò tutto per caso: lo scrittore partecipò per caso ad una delle prime mostre fotografiche del giovane fotografo e lì si incontrarono di persona e nacque un’amicizia fondamentale per il successo di Ferdinando.
“Feste religiose in Sicilia”, il primo libro in collaborazione dei due artisti, ebbe un grande successo ed ottenne persino il Premio Nadar.

“Si può mentire con le fotografie. Si può persino dire la verità, per quanto ciò sia estremamente difficile. Il luogo comune vuole che la fotografia sia specchio del mondo ed io credo occorra rovesciarlo: il mondo é lo specchio del fotografo”
Dal 1967 si trasferisce a Milano dove comincia a lavorare come fotoreporter per L’Europeo ed è corrispondente da Parigi, dove vive poi per dieci anni.
A Parigi incontra Henri Cartier-Bresson, il quale aveva influenzato il suo stile ed il suo gusto fotografico. È grazie a Bresson che Scianna potrà definirsi l’unico fotografo italiano entrato a far parte della prestigiosa agenzia fotografica internazionale Magnum Photos.

“Nel 1983 ero un fotografo di Magnum, ma disoccupato. Quando decisi di andare in Spagna per fare un lavoro sulla Guerra Civile, Sciascia mi consigliò di andare a trovare Manuel Vásquez Montalbán. E così a Barcellona trovai un nuovo amico: la mia vita è scandita da incontri straordinari”
I diversi incontri fatti da Ferdinando Scianna gli hanno permesso di ottenere un grande successo nella sua vita 🙂
Negli anni Ottanta, inoltre, con il suo occhio siculo ed il suo desiderio di scoprire le piccole cose della vita, viene chiamato a realizzare delle campagne di alta moda: un esempio è la campagna per Dolce & Gabbana.


Erano gli anni in cui i due giovani stilisti stavano appena emergendo e Stefano Gabbana adorava lo stile e l’espressività di Scianna, perché riteneva ci fosse un feeling tra loro.
Per Ferdinando la fotografia di moda era un allontanamento definitivo dagli insegnamenti di Bresson. Accettò di realizzare ugualmente la campagna, ma con un forte di senso di colpa per “tradire” l’arte ed il metodo del maestro.
Dolce&Gabbana aveva optato per la Sicilia come location della propria campagna pubblicitaria: il team era composto solo da Ferdinando, i due stilisti e la modella olandese Marpessa. Niente truccatori, niente parrucchieri!


Realizzare una campagna pubblicitaria fu un’esperienza tutta nuova per Scianna, che decise di ritrarre Marpessa in luoghi d’infanzia che già lui aveva raccontato con l’attività da fotoreporter. L’esperienza, con risultati favolosi e acclamati dal mondo della moda, fu il trampolino di lancio per collaborare anche con testate come Vogue e Grazia.
La fotografia di Scianna è testimonianza di un mondo sconosciuto e popolare, una ricerca dell’identità che si risolve nel senso di appartenenza ad una tradizione.
La Sicilia di Scianna è teatro dell’esistenza umana, in continua evoluzione ed in continuo divenire.
Oggi, dall’alto dei suoi ben 75 anni, Ferdinando Scianna scatta poche fotografie.
Ma il suo stile, il suo inconfondibile gioco di luci-ombre ed il suo occhio ancora ci ammaliano 🙂
“Dopo quarantanni di mestiere e di riflessione sono arrivato alla convinzione che la massima ambizione per una fotografia è di finire in un album di famiglia”
Francesca