
Una nuova famiglia felice in casa Canon: EOS 5D MkIII + Speedlite 600EX-RT + ST-E3-RT
Questo periodo è veramente ricco di annunci! La primavera sta per arrivare, mancano meno di 20 giorni, sembra però che tutti ne sentano già gli effetti e la frizzantezza. Solo ieri veniva annunciata la disponibilità della nuova fantastica tavoletta grafica Intuos5 di Wacom, mercoledì prossimo è la data fissata per la presentazione del nuovo strabiliante iPad di Apple e oggi Canon presenta al pubblico grandi novità.
Tutte le testate e tutti i blog sono concentrati sulla presentazione della nuova Canon EOS 5D Mark III. Personalmente sono moderatamente indifferente alla cosa: a parte qualche specifica interessante (su cui mi soffermerò tra poco), credo che la vera novità sia ben altra!
Amo usare il flash quanto più possibile nelle mie foto e, proprio per questa ragione, adoro utilizzare i flash a slitta sfruttando al massimo le loro doti di maneggevolezza, praticità e versatilità. Con i flash a slitta si possono fare cose impensabili con i flash da studio… soprattutto lo si può fare “in mezzo al nulla”!
Canon oggi ha finalmente compiuto un passo rivoluzionario nel campo dei flash a slitta. Nemmeno Nikon (se mi conosci sai quanto consideri fantastici i flash a slitta di Nikon) con il suo nuovissimo Speedlight SB-910 ha compiuto il salto… ma Canon sì! Canon ha finalmente integrato nel suo sistema di flash portatili la trasmissione wireless… radio!
Mi dirai: «Dov’è la novità? È pieno di trigger wirelss… alcuni costano poche decine di Euro!»
Vero! Però non supportano due caratteristiche uniche dei flash a slitta: l’E-TTL (iTTL per il mondo Nikon) e l’High Speed Sync! Se non sai di cosa io stia parlando oppure ti sfugge come queste due caratteristiche siano così importanti e UNICHE, ti consiglio venirmi a trovare alla prossima edizione di “Flash My Life”! 😉
Ok, esistono già delle alternative sul mercato che possono darci queste possibilità, il leader di mercato incontrastato (o quasi) e PocketWizard… Ma ancora nessuno aveva deciso di integrare tutto questo all’interno del flash a slitta. Fino ad oggi, con l’uscita dello Speedlite 600EX-RT di Canon era necessario avere ulteriori accessori, ulteriori batterie, ulteriore peso e ingombro in borsa!
La mia reazione? NE VOGLIO UNO SUBITO! 😀

Lasciamo un attimo da parte l’euforia del momento… breath in… breath out… breath in… breath out… ok… sono più rilassato. Vediamo le caratteristiche del nuovo flash e del nuovo trasmettitore wireless che manda finalmente in pensione il vecchio ST-E2.
Il nuovo Speedlite 600EX-RT è il successore dell’ormai collaudatissimo 580EX II e ne va a migliorare le già ottime caratteristiche. Finalmente è incluso nella confezione un supporto per gelatine (sono incluse anche due gelatine CTO) che finalmente può evitare l’uso (che personalmente odio) di metodi “fantasiosi” per usare questo strumento creativo fondamentale.
Il numero guida è passato da 58 a 60 (poco cambia), ma è stata drasticamente aumentata la portata della copertura del lampo: si passa dal range 24-105mm del 580EX II ai 20-200mm del nuovo 600EX-RT. Oltre questa ampliata copertura è stato migliorato anche l’illuminatore che aiuta a focheggiare in condizioni di scarsa luce. Naturalmente è compatibile con il nuovo sistema di messa a fuoco a 61 punti della EOS 5D MkIII.
Il display LCD e un rinnovato (e più visibile/accessibile) pulsante per l’illuminazione del display rendono i controlli più accessibili in condizioni di scarsa luce.
L’intero corpo del flash è stato irrobustito e nche la slitta del flash è stata completamente ridisegnata per offrire una maggiore resistenza alla polvere e all’umidità. Sembra che finalmente sia uno strumento robusto e resistente per affrontare impegni stressanti in outdoor. Ovviamente il nuovo flash è perfettamente compatibile con il sistema E-TTL II di Canon oltre che con i sistemi E-TTL e A-TTL utilizzati sui vecchi modelli.
La vera innovazione è però l’integrazione di un sistema di comunicazione a 2 vie su radiofrequenza integrato nel flash. Il nuovo sistema radio wireless si affianca al collaudato (e SUPERATO!) sistema basato su infrarossi. Il nuovo sistema di controllo permette di comandare fino a 15 Speedlite fino a una distanza di 30 metri.
Speedlite 600EX-RT | Speedlite 580EX II | |
Numero Guida | 60m a 100 ISO (200mm) | 58m a 100 ISO (105mm) |
Zoom/Copetura Focali | 20 – 200 mm | 24 – 105 mm |
Tempo medio di ricarica | 3.3 secondi | 3.7 secondi |
Trigger a distanza | infrarosso e radio | infrarosso |
Alimentazione | 4 batterie AA | 4 batterie AA |
Dimensioni | 79.7 x 142.9 x 125.4 mm | 76.2 x 134.6 x 114.3 mm |
Peso | 425 g | 374 g |
Per comandare a distanza il nuovo 600EX-RT, Canon ha anche introdotto il nuovo Speedlite Transmitter ST-E3-RT. Si tratta di un notevole passo avanti rispetto all’ormai vecchio ST-E2, soprattutto per quanto riguarda l’usabilità!

Finalmente avremo a disposizione un display LCD e comandi chiari e veloci per impostare il nostro array di flash in wireless. Ovviamente l’ST-E3-RT supporta il sistema di comunicazione via onde radio oltre che quello via infrarossi. Anche attraverso il nuovo trigger wireless Canon è possibile comandare fino a 5 gruppi e un massimo di 15 flash, fino a 30 metri di distanza.
Finalmente il wireless trigger Canon non è più alimentato con le scomode e poco diffuse batterie al litio 2CR5! Canon ha deciso di passare a 2 semplici batterie AA (le “stilo”), comode e facili da rimpiazzare anche in caso di emergenza, senza ricorrere a lunghe ricerche (prima una batteria 2CR5 occorreva averla sempre in borsa!)
Dal nuovo ST-E3-RT sparisce, sfortunatamente, il sistema di illuminazione a supporto del fuoco in condizioni difficili. Evidentemente in Canon sono sicuri di aver fatto un lavoro grandioso con il nuovo sistema AF della 5D MkIII!
Ok, se mi hai seguito fino a questo punto… immagino sia ora di parlare anche dell’altro annuncio della giornata. Si tratta, a mio parere, dell’annuncio più marginale, ma da diverso tempo non si parlava di altro e tutti sembravano attendere con ansia questo giorno: la presentazione della nuova Canon EOS 5D Mark III.

Ne è valsa la pena attendere così a lungo? Ci sono novità impressionanti in questa nuova 5D? Non ho avuto modo di provarla, ma il salto non mi pare così enorme. La risoluzione non è aumentata di molto: si passa dai 21.1 Megapixel dell 5D MkII ai 22.3 Megapixel della nuova MkIII. Anche la già eccellente qualità dell’immagine sembra non sia variata poi molto.
Quello che è cambiato è il cuore pulsante del nuovo corpo macchina. Al posto del vecchio processore DIGIC4 è stato adottato il nuovo DIGIC5+ che promette migliori prestazioni in fatto di elaborazione dell’immagine sia per quanto riguarda la velocità pura (elaborazione, lettura e scrittura dei dati) che per quello che riguarda la gestione degli alti ISO. Anche il convertitore analogico/digitale è rimasto il medesimo a 14bit. L’introduzione del nuovo processore ha portato la possibilità di aumentare la velocità della raffica da 3.9 a 6.0 frame al secondo.
La vera grande novità (FINALMENTE!!!) è il sistema di messa a fuoco (OH, LÀ!!!) che con i suoi 61 punti di messa a fuoco promette veramente magie. Effettivamente il sistema di messa a fuoco è stato “leggermente” potenziato aggiungendo “solamente” 52 punti di messa a fuoco di cui 41 cross-type.
Le modalità di messa a fuoco sono state portate a 6:
- Spot
- Singolo punto
- Singolo punto + 4 punti adiacenti
- Singolo punto + 8 punti adiacenti
- Zona (selezionabile)
- Automatico
Questa varietà permette di selezionare il sistema più adatto ad ogni situazione, comprese quelle in cui la luce è molto scarsa, per ottenere sempre il miglior risultato.
Il nuovo sistema di autofocus si basa su un sensore RGB dedicato da 100.000 pixel pensato per dare il suo meglio soprattutto nella fotografia naturalistica e sportiva dove è cruciale fermare il fuoco in modo accurato anche su soggetti in rapidissimo movimento.
Anche il sistema esposimetrico ha ricevuto un discreto intervento (ce la farà ad eguagliare l’eccezionale sistema Matrix di Nikon?) ed è ora in grado di analizzare meglio e più velocemente anche le situazioni più critiche in fatto di soggetto e qualità di luce. Il nuovo sistema esposimetrico iFCL a 63 zone ha la sua forza nella sua natura dual-layer. Cosa significa?
La nuova EOS 5D MarkIII analizza in modo indipendente le condizioni di fuoco, qualità colore e luminosità attraverso 63 zone definite all’interno del fotogramma. La misurazione avviene facendo passare la luce attraverso due layer, che contribuiscono a fornire al sistema una maggiore sensibilità a un range più ampio di frequenze luminose (se sei interessato di queste cose parlo con maggiore dettaglio nel mio eBook allegato al corso Cromie Perfette di Simone Poletti). I due layer separano la luce esaminandone le componenti nei canali rosso/verde e blue/verde consentendo (FINALMENTE!) di limitare la forte dominante magenta per cui sono noti i CMOS Canon.
Finite le novità? No, ancora no… ma adesso passiamo a quelle più “triviali” (almeno per quanto mi riguarda).

La EOS 5D Mk III continua la tradizione della sua sorella Mk II dedicando ampia attenzione al mondo del video. Sono supportati vari formati, compresi il 1080/30p e 720/60p, ma continua a rimanere la limitazione a 29 minuti e 59 secondi per singolo take.
Il nuovo processore DIGIC5+ viene in aiuto anche dell’anima video della nuova 5D consentendo un aumento della qualità dell’immagine (già eccezionalmente elevata) riducendo i tempi di risposta ed elaborazione e abbattendo effetto moiré e aberrazioni cromatiche.
Passata brevemente la sezione video, dedichiamoci ora al “cinema”! Canon ha deciso di introdurre un paio di funzionalità per chi non ama Photoshop! Ora è possibile, direttamente in fase di scatto, ottenere l’effetto HDR in modo “trasparente” e intuitivo per il fotografo. La macchina, in modo automatico effettua automaticamente degli scatti in bracketing e li va a fondere in un’unica immagine dotata di maggior gamut (apparente, ndr). Questo permette di ottenere più facilmente e rapidamente immagini dotate di maggior dettaglio e leggibilità sia nelle alte luci che nelle ombre anche in situazioni ad altissimo contrasto, senza ricorrere a lunghe elaborazioni in fase di postproduzione. Credo che questa funzionalità farà la felicità di molti, ma credo anche che avere pieno controllo sul processo di produzione di un HDR in Photoshop porti sicuramente a risultati di livello superiore.
Per gli amanti dell’analogico è stata anche introdotta la possibilità di realizzare multiesposizioni. Non mi è ancora chiaro se questo generi un RAW o (come purtroppo credo sia) un singolo jpeg risultato della fusione di due scatti successivi.
Allora? Cosa ne dici? Ne vale la pena?
EOS 5D Mark III | EOS 5D Mark II | |
Dimensione del sensore | Full Frame (36 x 24 mm) | Full Frame (36 x 24 mm) |
Tipo di sensore | CMOS | CMOS |
Processore | DIGIC 5+ | DIGIC4 |
Risoluzione | 22.3 Megapixel | 21.1 Megapixel |
Formati file | RAW e Jpeg | RAW e Jpeg |
Profondità colore | 14bit | 14bit |
Scatto a raffica | 6.0 fps | 3.9 fps |
Autofocus | 61 punti | 9 punti |
Sistema Esposimetrico | iFCL a 63 zone (Dual Layer) | 35 zone |
Connessine flash | Slitta e cavo sync | Slitta e cavo sync |
Tipo di mirino | Ibrido ottico con pentaprisma + digitale | ottico con pentaprisma |
Copertura mirino | 100% | 98% |
Ingrandimento mirino | 0.71x | 0.71x |
Monitor LCD | 3.2″ – 1.040.000 punti | 3″ – 920.000 punti |
Sensibilità ISO | 100 – 25.600 (espandibile a 50 – 102.400) | 100 – 6.400 (espandibile a 50 – 25.600) |
Standard di registrazione video | 1080/30p (29.97) 1080/24p (23.976) 1080/25p 720/60p (59.94) 720/50p 480/60p (59.94) 480/50p | 1080/30p (29.97) 1080/24p 1080/25p 720/60p (59.94) 720/50p 480/60p (59.94) 480/50p |
Modi creativi | Multiesposizione & HDR | — |
Connessioni | HDMI, A/V out, USB 2.0 | HDMI, A/V out, USB 2.0 |
Batteria | LP-E6 Ioni di Litio | LP-E6 Ioni di Litio |
Dimensioni | 15.2 x 11.7 x 7.6 cm | 15.2 x 11.4 x 7.6 cm |
Peso | 860 g | 811 g |
Se quello che cerchi è un sistema di messa a fuoco efficace (quello della 5D MkII non lo era poi così tanto con poca luce), possibilità di scattare con maggiore qualità a ISO alto, una maggiore precisione sulle cromie e un sistema esposimetrico più accurato ed evoluto, allora questa può essere decisamente la macchina per te!
Se cerchi sempre di stare al passo con la tecnologia e vuoi sempre avere l’ultima novità nella tua borsa allora è decisamente la macchina perfetta per te!
Se per cambiare corpo macchina aspetti che avvengano dei cambiamenti epocali nelle caratteristiche tecniche e nelle prestazioni… beh… in questo caso ti consiglio di valutare la cosa con attenzione, ma forse, per qualche mese, puoi rimanere fedele al tuo corpo macchina attuale!
Ciao e buone foto
Simone Conti