
High Speed Flash – Perché la velocità di ricarica può essere un problema…
Oggi parlavo con un amico. Si parlava di flash a slitta e di ritratti. Si parlava di ritratti fuori dallo studio, in piena luce del sole, all’aperto. Ormai la Pasqua è passata, è ora di digerire la colomba, smaltire l’uovo di cioccolato. Terminata la quaresima, passata la Pasqua, ha finalmente inizio “la stagione” dei fotografi matrimonialisti. Si dà inizio alle “danze” e i week-end saranno affollati di scatti all’aperto (speriamo nella bella stagione, giusto? 🙂 ), magari dei bei ritratti, probabilmente realizzati con l’aiuto del flash.
Sai come la penso, vero? Per me vale sempre e comunque la “Legge del Maxibon”! Tù luch is megl che uan! Anche se c’è il sole aiuta a fare meglio, a rientrare in possesso della profondità di campo, ad esempio, oppure a compensare dove necessario delle ombre “scomode”.
Scusa, sto divagando… dicevo che stavo parlando con un amico che deve realizzare un lavoro in esterna, dei ritratti. La corrente elettrica sarà impossibile da utilizzare perciò occorre andare in altra direzione. Quella dei flash a slitta, ad esempio!
Il mio amico però ha un problema: ha la necessità di usare in pieno giorno un diaframma abbastanza aperto e, allo stesso tempo, utilizzare tempi piuttosto rapidi perché vuole evitare di “bruciare” lo sfondo che sarà parte integrante e determinante nei ritratti. Che fare? Tu cosa gli consiglieresti?
Credo che l’argomento sia decisamente interessante e penso valga la pena di condividere il risultato di questa chiacchierata di oggi!
La risposta che subito viene alla mente… in modo pressoché naturale è: «Beh, meraviglioso! È l’occasione perfetta per usare l’High Speed Sync!»
Non avresti risposto così anche tu? Io l’ho fatto!
Peccato che parte del problema non fosse ancora emersa! La questione è che i soggetti da ritrarre non sono totalmente convenzionali. Ora, senza entrare nel dettaglio, il punto è che risulta fondamentale poter eseguire scatti a distanza molto ravvicinata tra loro, non a raffica, ma quasi, a causa dell’alta variabilità della scena. Utilizzando l’High Speed Sync, come probabilmente sai, vista l’elevata potenza utilizzata, le batterie sono molto sollecitate e, anche se utilizzi le batterie giuste, i tempi di ricarica possono essere dell’ordine di un paio di secondi. Troppo!
Se a tutto questo aggiungi che l’High Speed Sync riesce a erogare meno “succo” rispetto a quando il flash lavora al di sotto della velocità di sync e che in luce diurna diretta probabilmente è necessario utilizzarlo a potenze piuttosto elevate… la situazione potrebbe sembrare senza soluzione.
Tu cosa ne pensi? Cosa avresti consigliato in un frangente come questo?

Ho un altro amico che, sono sicuro, avrebbe avuto la risposta più che pronta. Senza indugio avrebbe consigliato ciò che anche la mia vocina interiore mi diceva di consigliare, la soluzione perfetta, “l’arma definitiva”… Un bel Profoto B1 Air! 🙂
Ecco, già ti sento dire a mezza voce: «Ma il Profoto B1 Air, non ha l’High Speed Sync! Non serve allo scopo!»
Ha un tempo di ricarica paurosamente rapido. È così veloce che si può scattare praticamente a raffica. Ha una potenza invidiabile rispetto a un flash a slitta, ma non supporta l’High Speed Sync… per ora (Entro la fine del 2014 uscirà un nuovo firmware con anche il support High Speed Sync… e io non vedo l’ora!)
Comunque vista la potenza di un flash con il B1 Air sarebbe bastato mettere in gioco un bel filtro ND per sottrarre un po’ di luce alla scena e compensare adeguatamente in potenza, ma noi vogliamo rimanere con i flash a slitta questa volta. In questo caso diciamo quindi di essere limitati ai soli flash a slitta.

Che fare? Tu cosa proporresti?
Io ho in mente almeno due soluzioni possibili! Una per tutti, l’altra per PocketWizard (li amo tanto! 🙂 )
Questa, tra l’altro, è la classica situazione di chi si trova a scattare moda in esterno e si trova in difficoltà (se non nell’impossibilità!) utilizzando i flash a slitta e deve ricorrere ad altre soluzioni più potenti, ingombranti, in una parola, farraginose (anche se ottime in studio! 🙂 ). In nome della rapidità della sequenza di scatto spesso si è costretti a rinunciare alla portabilità, alla leggerezza e alla praticità. Del resto si sa… quello che conta è il risultato finale, poco importa come lo si ottiene! 🙂
Vediamo quali possono essere due soluzioni quindi, vuoi? Se sei arrivato fino a questo punto a leggere credo che ormai proprio non posso più mantenere il segreto! 😉
Il primo metodo consiste nell’aumentare la potenza delle batterie. Se non è possibile scegliere batterie più performanti e abbiamo già utilizzato il meglio, allora l’unica alternativa è affidarsi a un pacco batterie esterno per aumentare in modo consistente le prestazioni di velocità di ricarica di un flash a a slitta. Non tutti i flash a slitta supportano questa possibilità, ma generalmente i modelli di fascia alta lo consentono. Con un pacco batterie esterno si riesce ad aumentare in modo consistente l’amperaggio e permettere ai condensatori del flash di caricarsi in modo più rapido. Se i tempi di ricarica diminuiscono (poste come fisse le altre condizioni di scatto) il mio amico potrà finalmente aumentare la velocità della “frequenza di scatto”.
Fantastico no? Fantastico e relativamente semplice!

Il secondo metodo consiste nell’usare come sistema di triggering i miei amati PocketWizard! Il sistema composto da MiniTT1, FlexTT5 e AC3 Controller di PocketWizard può essere configurato per scattare in una modalità nota come “Speed Cycler”. In questa modalità fino a tre gruppi di flash possono essere fatti scattare in sequenza in modo che ad ogni scatto, ciclicamente scatti un gruppo diverso. Alternando in questo modo i flash si riesce a dare il giusto tempo ad ogni gruppo di ricaricarsi completamente e, al contempo, tenere un elevatissimo frame rate di scatto.
Questo non è ancora più fantastico???
Sicuramente ora, sia tu che il mio amico fotografo avete al vostro arco due ottime soluzioni per risolvere un problema ricorrente di chi si trova a realizzare scatti, con alta variabilità della scena, in esterni e in piena luce.
Prima di salutarti vorrei proporti un gioco. Ti va di partecipare?
ONE MORE THING…
Prima dicevo che le soluzioni sono ALMENO 2. Ne esiste una terza… anche abbastanza semplice, in realtà. Il mio amico la conosce già… Tu riesci a indovinarla?
Scrivimi qui nei commenti le tue idee, ti va? 🙂
Ciao, a presto e buone foto!
Simone Conti