
Scegli la punta giusta! (Per la tavoletta grafica)
Scegliere la punta giusta è fondamentale!
Ne sanno qualcosa i tifosi della squadra di calcio della mia città, che da anni aspettano un centravanti da 15 goal e ne sanno qualcosa tutti gli Italiani che hanno seguito la chiusura del calciomercato in attesa di un “colpo” in attacco… ma non è di pallone, per fortuna, che ti voglio parlare oggi! 🙂
Infatti oggi parliano di punte sì, ma quelle per la penna della tua tavoletta grafica!
Perdonami quindi la scelta dell’immagine un po’ ruffiana, ma non ho resistito alla tentazione di pubblicare una foto (con gran post) di uno dei miei preferiti: Douglas Fisher.
Qualche giorno fa ho finalmente pubblicato il mio video-corso sull’installazione, l’impostazione e l’uso professionale della tavoletta grafica: è completamente gratuito e lo trovi qui!
Nel video-corso si affrontano tutti gli aspetti relativi alla tavoletta grafica (in questo caso una Wacom Intuos Pro M, ma il corso è utilissimo anche per chi possiede gli altri modelli), dal contenuto della scatola fino alle esercitazioni per riuscire ad abituare al meglio la propria mano all’uso della penna e alla realizzazione di tratti fluidi e sfumati; passando per l’impostazione di tutte le preferenze, gli strumenti e le express-keys della tavoletta.
Ammetto però di avere tralasciato un aspetto che invece ha la sua importanza: le punte!
Come dico spesso: FotografiaProfessionale la fanno gli utenti come te, prima di tutto, con i feedback e le richieste di supporto. Infatti, appena uscito il corso c’è stato subito chi mi ha chiesto: “Ma le punte che si trovano nel portapenne? A cosa servono? Qual è la differenza? Quali scegli e in quali occasioni?”
Ecco quindi che le vostre domande hanno costituito lo stimolo per scrivere questo articolo che è l’ideale completamento del video-corso sull’uso della tavoletta!
Sì perché, se vuoi ottenere grandi risultati, scegliere la punta giusta è fondamentale 😉

Veniamo a noi!
Aprendo la scatola ed estraendo la penna e il portapenne, ti troverai davanti a 4 tipi diversi di punta che riassumiamo così:
– Punte Standard (Wacom Standard Nibs)
– Punte da Schizzo (Wacom Stroke Nibs)
– Punte in Feltro (Wacom Hard Felt Nibs)
– Punte Flex (Wacom Flex Nibs)
Ecco il breve video che ho girato durante l’estrazione dalla scatola della Wacom Intuos Pro M!
Ed ecco finalmente nel dettaglio come funzionano e a cosa servono le diverse punte:
STANDARD NIBS

Sono le punte standard di Wacom, quelle che trovi già installate nella tua penna e che vengono utilizzate per la maggior parte del tempo.
Sono punte in plastica dura, scivolano piuttosto bene sulla tavoletta e permettono buoni risultati in quasi tutti gli usi.
Sono un po’ le punte all-around, quelle “sempre utili” 😉
È la punta più usata per il ritocco e la correzione con Photoshop, la più indicata per l’uso con strumenti come il timbro clone e il pennello correttivo e per la realizzazione di tratti fluidi e precisi.
Io sinceramente uso quasi sempre questa punta, molto raramente sento la necessità di cambiarla, anche per usi decisamente più particolari come l’illustrazione pittorica. Ma occorre prestare attenzione alle caratteristiche della punta perché, in alcuni casi limite, può presentare piccoli problemi.
Pregi: Lunga durata, scarsa usura, ottima sensibilità, alta scorrevolezza, buone per tratti netti e schizzi, ottime per il ritocco.
Difetti: La punta dura segna la superficie della tavoletta o della Cintiq, non perfetta la risposta nei tratti di dimensione variabile.
STROKE NIBS

Sono le punte più strane fra quelle che trovi nel portapenna: di solito ne viene fornita una sola e si nota perché è grigia, con una piccola molla all’interno! O_O
Molla? E a cosa serve?
È una punta ejettabile?
No, si tratta però della punta più adatta alla realizzazione di tratti pittorici e di quella che reagisce meglio nella creazione di tratti dalla dimensione variabile.
Infatti la piccola molla fornisce una sorta di ammortizzazione che rende molto più semplice la gestione della pressione variabile. Mi spiego: la variazione di pressione per ottenere tratti che si allargano e restringono o che diventano più opachi (nel senso di opacità/presenza) è molto difficile da ottenere con le punte standard, ci vuole grande sensibilità e tanto allenamento.
Con questa punta invece anche una mano meno allenata troverà più semplice realizzare tratti fluidi e progressivi.
La scorrevolezza e la durezza della punta sono molto simili a quelle della punta standard.
Pregi: Lunga durata, scarsa usura, ottima sensibilità, alta scorrevolezza, eccellente per i tratti irregolari, per gli schizzi e per il disegno pittorico.
Difetti: Non adatta al ritocco, è piuttosto costosa in caso di acquisto ricambi.
FELT NIBS

Ecco la punta di feltro di Wacom.
Sono le punte più morbide, quelle che si consumano più velocemente (e sono anche costose, quindi occhio all’usura 😉 ) e che hanno l’attrito più forte con la superficie della tavoletta o dello schermo.
Io le uso come fossero le punte di un marker, per fare i tratti veloci e schizzati. Per i classici kanji giapponesi, ad esempio. In realtà però si tratta di una punta fatta per lo schizzo e il disegno a mano libera che permette tratti piuttosto morbidi e un feeling più “caldo” e corposo con la tavoletta.
Il fatto che non vi sia la sensazione di un contatto plastica-plastica ma una risposta più vicina a quella della matita sulla carta, rende questa punta la scelta ideale per chi viene dal disegno tradizionale e approccia per le prime volte la tavoletta e l’illustrazione digitale.
Pregi: Molto grip e feeling molto piacevole. Ottima per lo schizzo a mano libera.
Difetti: Non adatta al ritocco, si consuma molto rapidamente.
FLEX NIBS

Devo ammettere che non avevo mai utilizzato questa punta prima di scrivere l’articolo che stai leggendo. Ho provato la mia prima Flex Nib proprio per capire se le indicazioni di utilizzo date da Wacom erano sensate e realistiche. Lo faccio sempre, per questo le indicazioni che trovi qui sopra, per le altre punte, non sempre corrispondono con quelle della casa madre e sono comunque sempre integrate da impressioni ed esperienze personali.
La Flex Nib ha una speciale di anima in gomma sulla punta che la rende molto più “pastosa” e che le fornisce un grip da “gomma da qualifica“. La penna scorre con difficoltà e richiede un supplemento di lavoro da parte di mano e polso per movimenti rapidi e lunghi.
Questa punta permette tratti morbidi e densi, rallentando la corsa della mano e ammorbidendo il contatto con la tavoletta. È indicata per lavori pittorici, dipindi effetto acquerello e tratti sfumati.
Non è precisa e reagisce con difficoltà alla pressione della punta, quindi non è adatta al disegno preciso e, a mio parere, nemmeno al ritocco.
Inoltre l’uso intensivo di questa punta rischia di stancare molto la mano e i legamenti del polso e del gomito, quindi ti sconsiglierei di eleggerla a tua punta standard per il lavoro quotidiano.
Pregi: Molto grip, contatto morbido, tratto soft e sfumato. Ottima per la colorazione a mano libera e le arti pittoriche digitali.
Difetti: Non adatta al ritocco, affatica mano e polso. Non avendola usata a lungo non ho riferimenti sulla durata e il consumo.
Queste sono le quattro punte che trovi nella confezione della Intuos Pro, puoi trovare in commercio anche altre penne con diversi tipi di punte, ma diciamo che le caratteristiche sono abbastanza simili a quelle che ti ho elencato. Credo poi che le quattro punte incluse nella confezione coprano piuttosto bene le esigenze di ogni utente e, come ti dicevo, io lavoro da anni (con risultati credo buoni) praticamente solo con la punta standard.
Ultimo punto del nostro articolo: quando si cambiano e soprattutto COME SI CAMBIANO le punte?
Le punte vanno cambiate quando si sono consumate tanto da rischiare, premendo, di far toccare la parte terminale della penna sulla tavoletta. Magari anche qualche giorno prima che questo accada 😉 Nel caso della Flex Nib invece, potrà capitarti che si stacchi completamente la pallina di gomma… a quel punto, è ora di cambiare no? 😉
Per cambiare le punte hai a disposizione il comodo anellino di ferro che trovi nel portapenne, se dovessi perderlo (capita a tutti), puoi sostituirlo con un paio di pinzette.
Non c’è bisogno di svitare nulla o di premere alcun pulsante, basta sfilare la vecchia punta e infilare quella nuova, delicatamente.
Cerca solo di non segnare il terminale della penna con le pinzette o con l’anello di ferro.
C’è poi chi, come il tuo ritoccatore preferito, nei giorni di particolare tensione cambia le punte estraendole con i denti… ma quello è una bestia! Tu non farlo! 😉
Direi che ora ti ho detto davvero tutto, spero che articolo e corso ti siano utili e ti aiutino ad avere un rapporto sempre migliore con la tua tavoletta.
A presto e buon divertimento.
Simone Poletti