
Sette contro Sette
Nel team di Fotografia Professionale siamo praticamente tutti Canonisti (Simone Scurzoni abbassa la media! 🙂 ). Io sono l’unico ancora molto affezionato al formato APS-C per svariate ragioni: chi ha partecipato a una delle edizioni del mio workshop “Wedding Day” sa bene il perché. Da almeno un anno ero in trepidante attesa della nuova APS-C di casa Canon. Se ne è parlato a lungo e, finalmente, al Photokina, lo scorso settembre, è stata presentata la nuovissima Canon EOS 7D MkII. Quale miglior sostituto per la mia 7D?
Visto che non mi fido mai delle specifiche tecniche e preferisco provare prima di acquistare, ho deciso di investire qualche Euro (Dollaro in realtà 😉 ) e provare fianco a fianco le due 7D. Un testa a testa insomma… Sette contro Sette!
Ti preannuncio che questa non sarà una prova “tecnica”, ma semplicemente una comparazione basata sulle mie sensazioni di utilizzo, il tutto coadiuvato da alcuni scatti comparativi. La mia intenzione è confrontare le due macchine sulla base dell’uso in situazioni reali e tralasciare completamente le specifiche tecniche. Ho deciso di fare questo confronto per capire se la nuova 7D MkII è realmente un upgrade interessante. Se sei interessato seguimi in questo articolo, altrimenti puoi saltare direttamente alle conclusioni!
Prendendo in mano la nuova 7D MkII la sensazione è che nulla sia cambiato, ma guardando meglio e iniziando ad accenderla si notano le prime differenze. Come sulla 5D MkIII ora si può scegliere quale tipo di scheda di memoria utilizzare: ci sono due slot, uno per CompactFlash Type I e uno per SD card. Finalmente, a differenza della 5D MkIII, lo slot per SD Card è ad alta velocità e la velocità di lettura e scrittura regge in modo ottimale il confronto con le schede CompactFlash.
Anche i menu sono stati uniformati con il nuovo standard Canon e sono decisamente simili a quelli della 6D e della 5D MkIII. Qualunque Canonista si trova immediatamente a casa con l’organizzazione delle funzioni e dei menu (anche quasi tutti i Nikonisti credo si troverebbero a casa… il sistema di menu Canon è decisamente più “istintivo” di quello Nikon, a mio modo di vedere).
Scorrendo il menu ho trovato immediatamente due particolari interessanti per chi ama, come me, fare anche fotografia di paesaggio e lunghe esposizioni:
- la funzione di blocco dello specchio è stata spostata in un menu pratico e molto più accessibile del menu “Custom Functions” dove era sepolta precedentemente
- è stata introdotta una funzionalità di timer per la modalità Bulb che permette di fare a meno di telecomandi e cavi se si desidera effettuare una lunga esposizione (permette sia il timing che l’uso come intervallometro). La macchina penserà automaticamente a tenere aperto l’otturatore per il tempo desiderato

Guardando dentro il mirino un altro cambiamento è immediatamente individuabile per gli affezionati Canon… l’esposimetro è stato rimosso! Ah, no… Accidenti! Me lo hanno spostato! Adesso l’esposimetro è sulla destra del mirino, in verticale. Personalmente lo trovo abbastanza scomodo per ora, ma mi ci sto lentamente abituando.
La cosa interessante del nuovo mirino è però la quantità di altre informazioni presenti. Ora è possibile visualizzare la livella dentro al mirino e anche svariate altre informazioni che prima erano visibili solo dal display principale o nel piccolo display vicino al pulsante di scatto.
Ergonomicamente trovo la nuova 7D MkII decisamente migliorata rispetto alla vecchia 7D. Ora è anche possible personalizzare tutti i vari pulsanti e selettori sul retro della macchina (un po’ come con Nikon è da sempre possibile fare!) ed è stato aggiunto anche un nuovo controllo vicino al “joystick” che è possibile “spingere” per accedere ad altre funzionalità programmabili. Io ora l’ho programmato per cambiare le modalità di fuoco rispetto al punto prescelto (che per me è sempre quello centrale).
Parlando di fuoco e messa a fuoco, dalla carta e dalle specifiche, sembra che la nuova 7D MkII sia una generazione avanti a qualsiasi altra macchina. Per ora ho avuto modo di usarla solo in una rapida sessione di ritratto estemporanea e su circa 20 scatti ha sbagliato la messa a fuoco in tutti meno uno. La lente usata, un Sigma 50mm f/1.4 Art a tutta apertura, non era certo la più facile da gestire considerata la ridottissima profondità di campo, ma nonostante questo il “famoso” autofocus della nuova 7D MkII ha fallito in modo misero… probabilmente ho sbagliato io qualcosa nei settaggi tra le mille opzioni disponibili, ma nonostante ciò il risultato è stato decisamente fonte di disappunto! Continuerò a fare prove…
Veniamo al vero succo!
Il sensore è qualitativamente migliore di quello della vecchia 7D? È comparabile o addirittura migliore di quello della 5D MkIII?
Principalmente quello di cui sento la mancanza sono ottime prestazioni e grana ridotta o assente ad alto ISO, una buona definizione delle immagini e un ampio range dinamico. La EOS 7D sente sulle spalle gli anni per quanto riguarda le prestazioni ad alto ISO e la generale risoluzione delle immagini non è così “scolpita”, a parità di qualità ottica delle lenti, con quella della 5D MkII o anche della 6D.
Per capire come si comporta la nuova 7D MkII ho fatto un vero test “testa a testa” e ho realizzato alcuni scatti comparativi per vedere le prestazioni delle due macchine nelle stesse condizioni e con le stesse impostazioni. Di seguito te ne propongo solo un paio.
Ad alto ISO, ad esempio, ci sono differenze? Ecco due scatti realizzati a pochi secondi l’uno dall’altro (giusto il tempo di cambiare lente e rimettere la macchina sul cavalletto). Si tratta di due esposizioni da 20 secondi con f/8.0 a 6400 ISO.


Le differenze sono veramente minime. Per quanto riguarda la grana digitale sembra che la 7D MkII non consista in un grande avanzamento rispetto alla 7D ormai più anziana di 5 anni! I file RAW sono meno saturi, con colori più reali, e con più profondità nelle ombre, ma sicuramente non si tratta di un “salto quantico”. Nulla di comparabile con la qualità dei file che si ottengono con una 5D MkIII o con una 6D. La differenza tra 7D e 5D MkII, a suo tempo, era decisamente meno pronunciata ed evidente.
Cosa cambia, invece, per scatti a basso ISO? Vediamolo assieme!


Ancora una volta i cambiamenti sono veramente “sottili”. I file della nuova 7D MkII sono meno saturi e con colori più naturali. C’è una maggiore ricchezza nelle ombre e un leggero miglioramento generale, ma nulla di epocale. Nulla che mi sarei aspettato dopo una evoluzione di 5 anni della tecnologia. Nulla se raffrontato ai risultati dei sensori Sony/Nikon.
Sulla base dell’esperienza di pochi giorni di utilizzo le mie conclusioni sono positive, ma con riserva.
La Canon EOS 7D MkII è decisamente una buona macchina, ma credo che le funzionalità aggiuntive rispetto al vecchio modello non giustifichino minimamente un cambio di corpo macchina considerando l’attuale “street price”.
Certo ergonomicamente la nuova 7D MkII è migliore, offre un maggior numero di funzionalità , ma la qualità dei file non è aumentata di conseguenza in modo sostanziale. C’è anche il GPS integrato come sulla 6D (già che c’erano potevano anche inserire il supporto WiFi… che invece, sfortunatamente, manca!), ma questo non ne fa, basandosi sui risultati di scatto, un’alternativa reale.
Devo sperimentare meglio il sistema di messa a fuoco (che per ora mi ha deluso), ma la prontezza e rapidità di fuoco era già più che ottima sulla 7D… quantomeno per l’uso che faccio io della macchina.
Alla fine dei conti credo che non acquisterò la nuova Canon EOS 7D MkII per sostituire la mia 7D (resta ancora da capire quale sarà il mio prossimo corpo macchina di preferenza… ma credo che mi dovrò rassegnare a passare al full frame! 🙂 ).
Il match “Sette contro Sette” finisce in sostanziale parità tecnica, con vittoria “ai punti” per la 7D MkII grazie alle migliorie tecniche nel software e nell’ergonomia… nulla, a mio gusto, di veramente sostanziale.
Preferisco dedicare il mio budget maggiormente alle lenti rispetto che ai corpi macchina, ma soprattutto preferisco provare prima di acquistare e, in questo caso, la scelta del noleggio, ancora una volta, si è rivelata azzeccata.
Ciao, buon anno e buone foto
Simone Conti