
Lightroom vs Capture One: quale scegliere?
Era da tempo che diversi amici fotografi mi dicevano “guarda che è migliorato“, “non è più quello di una volta“, “provalo“… così mi sono fidato (lo faccio sempre) e qualche mese fa ho installato l’ultima versione di Capture One, il software di Phase One per l’acquisizione in tethering e per lo sviluppo del RAW.
Ci ho lavorato sopra per un po’, mantenendo contemporaneamente il mio workflow classico su Lightroom e Photoshop e affiancandolo quindi con quello Capture + Photoshop, e piano piano ci ho “fatto la mano” e mi sono anche fatto un’idea di quali siano i suoi punti di forza e le sue debolezze.
In queste settimane, dopo avere studiato il software con attenzione e averne carpito anche i più piccoli segreti, mi sono dedicato alla realizzazione di due videocorsi: il primo è un corso completamente gratuito di Introduzione a Capture One che puoi scaricare da qui, il secondo è il videocorso Completo di Capture One che annunceremo fra qualche giorno 😉
Dopo l’annuncio del corso introduttivo ho ricevuto tantissime email e tanti messaggi che chiedevano, sostanzialmente, sempre la stessa cosa: “Ma io che uso Lightroom (o Camera Raw) devo passare a Capture One?” E mi sono reso conto di avere creato un po’ di scompenso.
Quindi ho “parcheggiato” in doppia fila l’articolo sulle tavolette grafiche che stavo scrivendo e mi sono dedicato anima, corpo e polpastrelli alla stesura del confronto defintivo!
Dopo Goldrake vs Mazinga, Alì vs Foreman, Cicciolina vs Moana e dopo Italia-Germania 4-3… ecco la sfida che tutti aspettavano: Lightroom 5 vs Capture One 8.1 (anzi 8.2): chi ne uscirà vincitore?
Ora, per evitare di dare opinioni surreali e motivate da… nulla, ho provato a cercare un metro di giudizio comune e ho testato i software sullo stesso campo, cioè lavorando con le stesse immagini e giudicando le stesse funzionalità.
Partiamo dalla prima e più semplice:


INTERFACCIA
Lightroom è amichevole e facile da interpretare: sebbene la disposizione dei moduli in pagine diverse ad alcuni crei confusione, soprattutto nei primi giorni di utilizzo, bisogna dire che l’esperienza utente è piacevole e confortevole.
Il processo di lavoro si svolge in modo consequenziale e chiaro, intuitivo anche per chi non abbia mai aperto prima un software di sviluppo, i cursori sono semplici da usare e le funzioni base sono immediatamente accessibili e fruibili, anche da un utente non esperto.
In una parola: ORSACCHIOTTO
Voto 8
Capture One è la morte nera! Se è vero che la colonna unica per tutti gli strumenti sulla sinistra rende disponibile molto più spazio per l’immagine, è anche vero che l’aspetto dell’interfaccia e degli strumenti è decisamente meno user friendly. L’uso degli strumenti e delle regolazione è, spesso, tutt’altro che intuitivo e anche utenti piuttosto evoluti mi hanno confessato “Ho visto quello strumento, mi sembra fico, ma non capisco come funzioni!”
Il processo di lavoro è impostato sulle esigenze di un utente evoluto e la possibilità di personalizzare ogni singolo pannello può essere considerata fantastica per un esperto, ma è devastante per un neofita che può perdere giorni prima di capire dove trovare il pannello di regolazione del Bianco e Nero.
In una parola: DARTH VADER
Voto 6
(voto per gli smanettoni 10)
IMPORTAZIONE E GESTIONE IMMAGINI: MODULO LIBRERIA
Chi mi conosce sa che considero i Cataloghi di Lightroom la più bella invenzione dai tempi della birra (l’altra, quella meglio di tutte, è molto più antica), e non posso che confermare: anche se le ultime versioni sono diventate un po’ lente nell’acquisizione delle immagini e nella creazione delle anteprime, l’organizzazione in cataloghi e la razionalizzazione attraverso le raccolte è davvero fantastica.
La gestione dei file è abbastanza semplice e il modulo Libreria funziona a dovere.
RAZIONALE
Voto 8
Capture One ha clonato pari pari la gestione in cataloghi, mantenendo però anche quella in sessioni, più elastica in certe occasioni ma anche più difficile da amministrare per chi, come me, viene da anni di uso del software Adobe.
Il modulo Libreria di Capture è molto simile per funzionalità a quello di Lightroom, anche se molto più ostico per interfaccia. Le informazioni di scatto sono “allegate” all’immagine, cosa che apprezzo, anche se all’inizio è spiazzante 😉
COPIONE
Voto 7
ACQUISIZIONE IN TETHERING
L’acquisizione diretta in tethering, in pratica lo scatto in studio direttamente attaccati al computer, è una delle necessità tipiche del fotografo professionista che lavora in studio. In questo Lightroom è un disastro. Non solo le possibilità sono abbastanza limitate, ma anche l’ultima versione (che pure è un po’ migliorata) perde a volte contatto con la fotocamera, risultando quasi inutilizzabile per un professionista.
Come dicevo, la versione 5 è migliorata molto, ma siamo lontani da un funzionamento ottimale.
DILETTANTE
Voto 5
Capture One è nato per il tethering e fornisce una grande possibilità di regolazione in fase di scatto.
Si tratta di una serie di funzionalità che sono utili soprattutto ai professionisti e agli assistenti digitali, ma in un ottica di uso intensivo, fanno davvero la differenza.
ESPERTO
Voto 8
Per giudicare al meglio i moduli di sviluppo ho realizzato l’elaborazione delle stesse due immagini sia con Lightroom che con Capture One e ne ho analizzato i risultati.


SVILUPPO: GESTIONE DELL’ESPOSIZIONE
Lightroom recupera bene le ombre e le luci e spesso dà l’impressione di avere davvero risolto il problema. Il mix di diversi strumenti fra toni, curva di viraggio e pannello HSL risulta facilmente utilizzabile da chiunque e garantisce risultati soddisfacenti.
Ho affrontato con Lightroom la correzione di immagini davvero complesse e devo dire che raramente mi ha lasciato a piedi, magari con un po’ di lavoro sulle regolazioni locali, ma alla fine sono sempre arrivato ad un risultato soddisfacente.
AFFIDABILE
Voto 7
Gli strumenti e le regolazioni dei toni di Capture One sono fra i più semplici di tutto il lotto e funzionano alla grande! Bastano un paio di cursori per recuperare ombre e luci e per dare palate di volume all’immagine. Il risultato è tridimensionale, piacevole, forte e molto bello.
C’è solo un piccolo “ma”… l’uso un po’ spinto della regolazione Chiarezza ha portato ad avere degli aloni piuttosto fastidiosi nel contorno delle spalle e della testa. Peccato, perché il risultato mi aveva davvero esaltato.
Va detto che Capture One denota maggiore qualità già nell’acquisizione del file, senza alcuna modifica. Questo è dovuto probabilmente all’algoritmo di acquisizione e renderizzazione del RAW che, evidentemente, è più performante.
POTENTE, MA OCCHIO AL CONTROLLO
Voto 8
SVILUPPO: CORREZIONE COLORE
La correzione colore in Lightroom è affidata fondamentalmente al pannello HSL, al bilanciamento colore fatto con due cursori e al white balance. Niente male, non mi sono mai dovuto lamentare e, in combinazione con Photoshop, mi ha sempre garantito ottimi risultati.
Manca però la possibilità di correggere un colore selezionandolo, intervenendo il meno possibile sui colori adiacenti, e gli strumenti usati ad alte percentuali provocano danni visibili e fastidiosi. Il recupero dei colori “fuori gamma” è difficoltoso e spesso inutile.
VECCHIO AMICO
Voto 7 –
È qui che Capture dà forse il meglio di se, con una serie di strumenti davvero fantastici, anche se un po’ ostici da capire. L’ultimo strumento Bilanciamento Colore, inserito nella versione 8.2, che ho immediatamente ribattezzato le Tre Tette dell’Ammore 🙂 è davvero eccellente, ma in generale Capture vince a mani bassi sul recupero e sulla correzione dei colori.
Nel paesaggio che ho lavorato, che riporto qui sotto, la differenza di prestazioni e di risultati (anche solo sul cielo) è davvero notevole.
Considera che, per ottenere questo risultato, con Lightroom ho dovuto lavorare più tempo (e lo conosco meglio) e usare delle regolazioni locali, che su Capture non ho toccato!
AMORE A PRIMA VISTA
Voto 9


DETTAGLIO
Se hai già seguito qualcuno dei miei corsi, sai che non amo particolarmente la nitidezza di Lightroom, preferisco lavorare senza usarla e poi applicare i miei metodi di contrasto del dettaglio in Photoshop. La nitidezza è migliorata negli anni, ma ancora siamo lontani da quello che vorrei. Ma io, bisogna dirlo, sono un tipo difficile, e parto un po’ prevenuto 🙂
DA INCORAGGIARE
Voto 6,5
Il dettaglio in Capture One da decisamente più soddisfazioni, soprattutto grazie ad un ottimo controllo della nitidezza in diverse situazioni e grazie alla regolazione “struttura” che ho apprezzato davvero molto. Il risultato, sulla stessa immagine qui sopra, è davvero buono. Tende a far danni quando usato a “volume troppo alto“, come tutti 😉
INCORAGGIANTE
Voto 7,5
REGOLAZIONI LOCALI
Lightroom ha strumenti differenziati e in alcuni casi (sfumatura radiale) davvero tanto utili, ma alcuni hanno creato dei mostri (leggi: uso del pennello di regolazione da parte di alcuni fotografi troppo entusiasti).
In generale il parco strumenti è ampio e buono, ma difficile da paragonare alle potenzialità di Photoshop, che rimane insostituibile.
INCOSTANTE MA SI APPLICA
Voto 7
In Capture One manca lo strumento Sfumatura Radiale e questa è quasi una questione personale per me 🙂
L’unico strumento vero è il pennello, usato in modo diverso rispetto a quello di Lightroom.
Ma c’è solo una parola che posso dire: livelli. Livelli, livelli, livelli. In Capture One ci sono i LIVELLI. Ok, non sono certo come quelli di Photoshop, ma ci sono.
LIVELLI LIVELLI LIVELLI
Voto 7+
GIUDIZIO COMPLESSIVO
La somma finale dei voti fa 48,5 a 52,5 con quattro punti di vantaggio per Capture One.
In sintesi, mi pare di poter dire che Lightroom paghi un po’ la scelta di Adobe di virare verso un utenza sempre più consumer e sempre meno pro, risultando meno performante dal punto di vista qualitativo nello sviluppo. Capture One risulta essere più efficace e anche più veloce, cosa che non guasta e già all’importazione si nota un trattamento completamente diverso del RAW.
Voglio essere chiaro: come puoi vedere dalle foto di esempio, la differenza è sensibile, ma la qualità di Lightroom è comunque più che buona. Stiamo parlando (nel caso del paesaggio) di scatti nei quali l’esposizione è stata abbassata di quasi 2 stop! Quindi il recupero delle luci e il lavoro sui mezzitoni è comunque davvero buono. Il lavoro di Capture sulle stesse problematiche è ancora migliore.
Dall’altra parte bisogna dire che l’impostazione di C1 è ben poco amichevole e user friendly, privilegiando un pubblico più esigente ma anche più disposto a “litigare” con un’interfaccia ostica per ottenere risultati. Ci si fa l’abitudine, ma questo non significa che sia una situazione ottimale.
L’ideale sarebbe un mix fra i due: l’usabilità di Lightroom sommata alle performance di Capture One, ma evidentemente non è possibile.
Quindi mi sento di consigliare Lightroom a te che lo hai usato fino ad ora e ne sei soddisfatto, a te che regoli solo alcuni cursori senza scendere troppo in profondità, a te che lavori tantissime immagini senza modificarle troppo. Siamo seri: se non devi stampare le tue foto ma le pubblichi solo su web, la potenza di sviluppo di Lightroom basta e avanza 😉
Se invece vuoi uno sviluppo davvero curato nei minimi dettagli e sei disposto/a a studiare e a “scornarti” per averlo, se scatti in studio, in tethering e vuoi una qualità professionale, se sviluppi scatti problematici dai quali pretendi una qualità eccelsa, forse puoi provare Capture e scoprire se fa al caso tuo. Se da anni sviluppi con Lightroom e non sei felice del risultato, forse C1 ti soddisferà maggiormente.
Mi sento di sconsigliare Capture One a chi non sia già un minimo avvezzo al lavoro in post, perchè è meno intuitivo e meno docile. A quel punto meglio iniziare con Lightroom e poi passare a C1 fra qualche tempo. Per fare un esempio uso una metafora motociclistica: Lightroom è la prima moto, un 600cc che regala soddisfazioni e qualche piega mica male, eccellente per chi è alle prime armi o per chi ama i giretti in collina con la morosa. Capture è una Yamaha R1 da 200cv, perfetta se vi piace andare in pista e consumare le saponette della tuta, ma se non avete il manico giusto risulta inutilizzabile e dopo 100km di strada dritta avrete la schiena a pezzi.
Continuerò a fare corsi su Lightroom, perché credo che la trasversalità e l’usabilità siano valori fondamentali per un software di uso quotidiano, ma avendo come obiettivo anche quello di portare più persone possibile verso un uso professionale della post-produzione, da oggi quei corsi saranno affiancati da quelli di Capture One.
Proprio in quest’ottica i corsi della nostra Accademia di PostProduzione, che inizia a Maggio, prevedono anche un corposo capitolo su Capture One, ovviamente affiancato a Lightroom.
Spero che questa mia piccola comparazione fra i due sviluppatori RAW ti sia stata utile, se hai domande, dubbi o curiosità (oppure se proprio non sei d’accordo con me 😉 ) scrivi pure un commento all’articolo e ti risponderò quanto prima.
Non mi resta che darti appuntamento al prossimo corso e al prossimo articolo,
grazie per l’attenzione e buon lavoro.
Simone Poletti