
Un mese in Accademia di PostProduzione: le balene sono in viaggio
Quando affronto un viaggio lo posso fare in tanti modi diversi ma, almeno quando sono in vacanza, cerco di essere piuttosto libero: prenoto il volo di andata e ritorno, il B&B per la prima notte (solo se il volo atterra dopo le 12:00) e un’auto per muovermi.
Ovviamente studio anche il posto che andrò a visitare, cerco di capire se ci sono delle tappe irrinuciabili e qualcosa da vedere invece “solo se resta tempo”.
Il resto lo scopro durante il viaggio, lasciando che ciò che trovo in ogni luogo definisca il tempo di permanenza e, magari, anche le tappe successive.
Ho scelto di viaggiare in questo modo perché non amo le visite guidate e mi piace prendermi i miei tempi e dedicare attenzione anche a ciò che non avevo programmato, se merita. Non esiste, per me, il rinunciare a vedere ciò che mi interessa perché “alle tre dobbiamo essere a…”
Quando ho progettato, insieme al mio team, il viaggio che abbiamo chiamato Accademia di PostProduzione, ho applicato un approccio un po’ diverso: ho definito con molta cura sia il punto di partenza che quello di arrivo e ho stabilito delle tappe precise da rispettare, anche nella scansione temporale.
Questo perché il mio ruolo non è semplicemente quello del viaggiatore, ma anche e soprattutto quello della guida che deve permettere ad ogni viaggiatore di cogliere il meglio ed il massimo ad ogni tappa, pronto a dare le risposte giuste quando arriva una domanda 😉

Però, nonostante il viaggio sia guidato e nonostante le tappe siano definite, abbiamo scelto di lasciare ad ogni allievo la possibilità di viverlo a suo modo e di essere singolarmente determinante nella definizione dei dettagli. Questo perché volevamo e vogliamo tuttora che l’Accademia sia, nei limiti del possibile, un viaggio personale e personalizzato.
Come saprai gli allievi dell’Accademia sono ormai ufficialmente chiamati “le balene” a causa di un video e di un’analogia che ho spesso sfruttato per parlare di cambiamento e che spiego in questo articolo.
E sono fighissimi perché l’hanno preso come un “titolo di merito” e se ne vantano. Giustamente.
Come un vero branco di balene hanno iniziato il loro viaggio alla ricerca di oceani più blu e acque più pescose, sfruttando la PostProduzione come strumento per la pesca… ecco, io posso essere considerato il capobranco: definisco la rotta e guido le sessioni di pesca, ma ogni balena è libera di nuotare come vuole, alla velocità che vuole e con il suo stile personale ed unico.
Qualcuno ha già un suo modo definito e particolare di muovere le pinne e ritoccare le immagini, qualcuno lo sta trovando piano piano, con altri stiamo lavorando per trovare la giusta coordinazione e poi andare alla ricerca di uno stile davvero unico e il più possibile redditizio.

Il viaggio del nostro branco di balene è iniziato ormai un mese fa: è uno di quei casi strani nei quali sembra passato tantissimo tempo eppure… è volata! 🙂
Dopo un mese, oggi, ho sentito il bisogno di fare un bilancio. Forse non dovrei essere io a farlo e per questo invito tutti gli allievi dell’Accademia a commentare questo post e a dire la loro, perchè sono loro i veri protagonisti e i primi a poter dire come sta procedendo il nostro viaggio.
Il mio bilancio in realtà è molto semplice e sintetico: che figata!!!
Ho conosciuto 21 persone singolarmente fantastiche e che costituiscono un gruppo davvero eccezionale. Ho conosciuto 21 pazzi che hanno messo il loro percorso e i loro obiettivi davanti a tutto (o quasi, ovviamente), dimostrando una dedizione, un impegno e una passione che a volte mi lascia semplicemente muto ed ammirato.
Mentre scrivo ho davanti le facce di Mauro, Franco, Alberto, Nicola, Danilo, Giovanni, Laura, Filippo, Daniel, Francesca, Pier e di tutti gli altri.
Li posso nominare tutti? Si, lo decido io.
Alberto, Daniel, Danilo, Diego, Gianni, Giovanni G e Giovanni M, Fabio, Filippo, Francesca, Franco, Laura, Luca, Marco, Max, Mauro, Nicola, Paolo, Pier, Pietro, Stefano.
Sono le mie balene.
Sono 21 persone che si sono assunte una grande responsabilità: hanno deciso di prendere in mano le cose e di investire, il loro denaro certo, ma soprattutto le loro energie e il loro tempo per trasformare i sogni in fatti, gli obiettivi in storie da vivere e raccontare.
Non è una cosa da poco e non è una cosa da tutti.
Quanti sento lamentarsi delle cose che non vanno come dovrebbero, senza fare nulla per cambiarle?
Ecco: a tutti loro vorrei offrire un giorno in Accademia, perché vedano come viaggia il nostro branco e come piccoli e timidi pesciolini si stiano trasformando, giorno per giorno in grandi navigatori. Migliorando piano piano, scornandosi con le loro lacune e con mille difficoltà, studiando, facendo le esercitazioni, sbattendosi e ottenendo dei risultati.

Ti faccio solo un esempio che credo valga per tutti.
Una delle cose più impegnative e importanti dell’Accademia sono lelezioni in streaming: si svolgono ogni giovedì sera dalle 18:00 alle 21:00 nella nostra Aula Virtuale.
Sono tre ore di lezione settimanali davvero impegnative. Ogni giovedì c’è lezione e pochi giorni dopo mettiamo a disposizione degli allievi la lezione registrata, così che la possano rivedere o vederla per la prima volta se non sono riusciti ad essere presenti.
Dico la verità: quando abbiamo programmato le lezioni sapevo che non tutti avrebbero potuto essere presenti sempre e mi aspettavo che, dopo l’entusiasmo iniziale, la presenza si assottigliasse e in pochi seguissero la lezione live, scaricandola poi nei giorni successivi.
Bene, la presenza media alle lezioni del giovedì è… 21.
Un paio di allievi hanno dovuto saltare una lezione per impegni di lavoro improrogabili. A parte questo ci sono tutti, sempre.
Grazie.

Queste sono le mie balene e stanno ottenendo dei risultati che non vedo l’ora di mostrare a tutti.
Lo so, forse non sono particolarmente obbiettivo e mi faccio trascinare dall’emotività. Può darsi.
Ma basterebbe respirare per un poco l’atmosfera che si vive in una giornata di Accademia per esserne coinvolti e credo fermamente che l’emotività e il coinvolgimento siano una parte fondamentale nella riuscita di un lavoro o di un progetto.
Non basta cambiare, secondo me è necessario vivere il cambiamento con entusiasmo e con trasporto, per trarne il meglio possibile e sfruttarne tutte le immense opportunità.
Oggi siamo al primo mese del primo corso dell’Accademia di PostProduzione e già aspetto con ansia il prossimo workshop dal vivo. E non vedo l’ora che sia settembre per fare l’esame e promuovere, spero tutti, gli allievi. Non sarà facile, ci sarà da lavorare e da mettere tutto l’impegno possibile ma, se il buon giorno si vede dal mattino, i presupposti sono davvero eccellenti.
Siamo al primo mese del primo corso dell’Accademia di PostProduzione, le iscrizioni alla seconda edizione sono chiuse, eppure abbiamo già quattro iscritti anche per quel corso, che inizierà ad ottobre.
(Ti interessa? Scrivici o visita la pagina dell’Accademia per lasciare i tuoi dati. Ti contatteremo noi ;))
Ma cosa abbiamo fatto in questo mese? In tanti me lo hanno chiesto: cosa fate in Accademia?
Beh, abbiamo inziato ponendo le basi, con una giornata tutta dedicata alle fondamenta della Post, dal capire come è fatto un file digitale alle regole che dominano la percezione dell’immagine da parte del nostro occhio. Abbiamo parlato di pixel, di colore, di profili e canali, di calibrazione e impostazione del lavoro.
Quindi ci siamo concentrati sullo sviluppo del RAW con Lightroom e con Capture One, dedicando a Capture anche un workshop che, almeno per il momento, è un’esclusiva solo per gli allievi dell’Accademia. Durante lo stesso weekend abbiamo fatto una lezione fantastica sul ruolo di assistente digitale, scattando con un bel dorso digitale Credo e con luci da studio ProFoto. Ogni allievo ha svolto una sessione prima come fotografo e poi come assistente digitale, sfruttando le potenzialità di Capture One per lo scatto in tethering.
Al termine del modulo sullo sviluppo del RAW ogni allievo ha scelto se sviluppare con Lightroom, Capture One o continuare il suo percorso con entrambi.
Da tre settimane stiamo ora lavorando su Photoshop, con lezioni cadenzate ed esercitazioni settimanali che vengono poi corrette e condivise, per migliorare tutti insieme. Abbiamo scoperto tutti i segreti di livelli e maschere, selezioni e tracciati, metodi di fusione ecc…
Ora siamo pronti per passare al prossimo modulo: Photoshop Avanzato! Tecniche, tecniche, tecniche di Photoshop per la post e poi, fra due settimane, inizieremo ad entrare nel mondo del colore.

E poi via, con moduli verticali dedicati alla post per la Moda e il Ritratto, per lo Still Life, per l’Advertising (la foto pubblicitaria), per la foto di Eventi e Matrimonio. E poi all’impaginazione e alla gestione e promozione del proprio business.
Ogni settimana un argomento da studiare, ogni giovedì una lezione in streaming, ogni settimana un “compito” da svolgere e poi, a completamento, i workshop dal vivo.
È un percorso davvero impegnativo, non è roba per chi vuole la pappa pronta senza faticare.
Ma è un percorso progressivo che stanno affrontando con grandi risultati anche gli allievi che partivano praticamente da zero.
Sarà perché sono balene? Certo.
E allora, cosa aspetti a diventare una balena anche tu? 😉
Tornerò a raccontarti cosa succede in Accademia fra qualche settimana.
Vado a nuotare.
Buon lavoro e a presto
Simone Poletti